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Un pò furbega e un pò menega

Alzo bandiera bianca. Non so cosa e soprattutto perché, ma invecchiando si deve essere inceppato qualcosa nel meccanismo che prima mi permetteva di dare un giudizio chiaro, definito e soprattutto AZZECCATO sulle persone. Uno sguardo, una parola e zac! avevo stabilito se una persona poteva essermi simpatica o era una simpatica merda da evitare. Non ho mai fatto grandi errori, la prima impressione non mi ha mai realmente tradita. Mi è capitato di ravvedermi ma rendermi conto che invece no, avevo avuto ragione al primo giudizio.
Emblematico è il caso di una tipa che solo a guardarla mi faceva accapponare la pelle tanto mi stava antipatica. Mi bastava di scambiarci uno ciao e stavo di cattivo umore tutto il giorno. Poi mi sono spinta a doverla conoscere meglio e ho pensato che non era così male, anzi pure un po’ simpatica, anzi facciamola diventare una delle mie amiche più fidate. E poi a quel punto, dopo anni, mi sono accorta che avevo ragione quando mi si accapponava la pelle.
Invece adesso perdo colpi. Cioè, se riguarda gli altri, persone non coinvolte direttamente con la mia vita ho ancora una marcia in più e il Ranocchia ne sa qualcosa perché ho bollato delle persone per una frase soltanto, apparentemente innocua come può esserlo un invito per una birretta e senza mai averle viste e guarda caso avevo ragione io. E a me non piace per niente rinfacciarglielo!
Però quando si tratta di persone che ruotano intorno a me… non ci capisco più una mazza!
Si tratta di Furbega. Credo di averle dato questo nome d’arte troppo presto e che non se lo meriti del tutto. Parlando con lei ho capito che era più vera la prima impressione che avevo avuto di lei, ovvero di una persona realmente simile a me. Le differenze emerse dopo me l’hanno fatta sembrare la solita furbetta ruffiana e subdola che avrebbe potuto essermi solo d’impiccio. Invece quella sicurezza che pareva avere si è rivelata essere una forte impulsività, un “non saper tenere un cecio in bocca”, ma bonaria. Insomma una che prima dice e poi pensa! Io penso e penso e penso e penso… e poi a volte nemmeno apro bocca. E diciamocelo, nessuna delle due cose va bene. Questo l’ha portata a dare una rispostaccia a tono a un’operatrice che l’aveva trattata male (lunga vita alle rispostacce a tono!) e ha confidare alla tutor che per noi le cose non stanno andando affatto bene, perché ci facciamo due gran palle per arrivare a fine orario e, soprattutto io che ho visto l’abissale differenza con quanto avveniva poche settimane fa che avevo stimoli continui, siamo demotivate al massimo. Ed è proprio questo che ci ha unito, ci ha spinto a parlare, a conoscerci  meglio, a coalizzare, a malignare a destra e manca (ooooooh finalmente! L’altro giorno sembrava che avesse scoperchiato il vaso di Pandora, non riuscivo più a contenermi!)… e questo mi ha fatto scoprire che è molto, molto simile a me. Sì, è comunque un po’ furbega, caratteristiche che mi appartiene poco, ma parecchio parecchio menega (leggi= cogliona) e in questo io abbondo!

Commenti

  1. #3 Carlo de Petris


    Io cerco sempre di evitare le prime impressioni, di non basarmi su di esse, ma di concedere un tempo ragionevole affinchè le persone possano aprirsi un minimo per poterle vedere meglio per quello che sono.

    Questo costa tanto, tantissimo tempo e a volte ovviamente capitano cocenti delusioni, ma preferisco far così ^_^''
    09 febbraio 2010 21:21
    #2 Serena

    Anche io, come te, non ho mai sbagliato con la prima impressione... e a tutt'oggi posso vantarmi di non aver mai cambiato idea...Mi fa piacere che con Furbega vi siate coalizzate, lavorare a contatto con qualcuno che non ti sta proprio simpatico non è una cosa molto gradevole, quindi...
    09 febbraio 2010 21:05
    #1 Grissino


    no non sei cogliona, ma troppo buona credo... anche io. No?

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