Passa ai contenuti principali

Ciao JD

Ecco un’altra cosa di cui non voglio parlare, perché più ne parlo, più sembra reale. Ebbene, quasi due mesi fa è andata in onda l’ultima puntata di Scrubs. Sì, è vero che in realtà ci sarà un’altra serie, ma JD sarà presente solo in una manciata di puntate, quindi sarà tutto un altro Scrubs. Anzi, non sarà Scrubs, perché Scrubs è JD, sono i suoi pensieri assurdi e i suoi voli pindarici.
Così il 24 dicembre mentre in molte case ci si era già lanciati nelle mangiate natalizie e molte altre  persone si recavano a Messa, io mi sono rannicchiata sul divano, con la lacrima in canna, pronta a sparare per il finale.
Devo dire che questa ottava serie mi aveva divertito di meno. La settima era stata interrotta bruscamente a causa dello sciopero che in America ha coinvolto diversi telefilm. Per questo è stato scelto di non far essere l’ultima la settima, bensì di farne un’altra per dare alla serie una degna conclusione. Però credo che le energie positive e le idee brillanti (e la voglia forse?) si siano smarrite per strada e davvero, l’ottava serie mi è apparsa priva della solita verve e originalità. Si è però ripresa nelle ultimissime puntate.
Dolcissimo l’evolversi (FINALMENTE!) della storia d’amore tra Jd e Elliot, con la dichiarazione più bella mai sentita: Ti amo più di ogni altra cosa in tutto il mondo. Elliot, io Ti amo più di Turk.

E infine la fine.
JD decide di lasciare il Sacro Cuore per trasferirsi in un altro ospedale, per stare più vicino al figlio avuto con Sam. L’ultima puntata è l’ultima giornata di JD all’ospedale che l’ha visto sbocciare come dottore e come uomo. Le ultime scene una sua fantasia di come sarà il suo futuro, un futuro felice, pieno di gioia e amicizia…
Non so se avrò il coraggio di guardare le altre serie, quelle non-più-Scrubs. Intanto caro JD ti dico grazie di avermi fatto ridere e anche fatto riflettere, a modo tuo, su grandi temi della vita. Addio è una parola bruttissima allora… ARRIVEDERCI JD!

Commenti

  1. #2 Federica


    anche io l'ho visto solo ogni tanto... però quelle poche volte che l'ho visto mi divertiva assai!
    16 febbraio 2010 20:16
    #1 Serena


    Mi piace Scrubs, l'ho visto qualche volta su SKY, ma non l'ho mai seguito assiduamente...quindi non so tutta la storia di JD ed il suo futuro nel telefilm...Dai, almeno non hanno sospeso la serie, come con Coliandro

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Diversamente titolati

Premessa numero 1. Io non ho nessun tipo di pregiudizio legato al titolo di studio: conosco dei laureatissimi e pure masterizzati ignoranti come capre e persone che con un serale hanno fatto una mega carriera nella dirigenza di grosse aziende. Che, fra l'altro, mi hanno raccontato di ingegneri da 110 e lode che non sapevano da che parte rifarsi per svitare un bullone. Ognuno sa fare il suo, lo può avere imparato studiando o lavorando, e ognuno può essere un genio o un caprone, a prescindere. Ma soprattutto (premessa numero 2) io la penso così: Per capirsi, quando ho iniziato a sentirmi stretta nel posto in cui lavoravo, ho preso a cercare QUALSIASI lavoro mi desse la possibilità di non restare a casa disoccupata e mandai CV anche per fare le pulizie. Mi chiamarono con L'UNICA FINALITÀ di chiedermi se ero proprio sicura, perché "hai una laurea". Risposi che certo che ero sicura, che avevo bisogno di lavorare e che NONOSTANTE LA LAUREA ero perfettamente in grado