Ma voi ci fate caso, quando fate un acquisto, alla provenienza dell'oggetto che state comprando? Io sì, sono abbastanza fissata. Prima cosa per le cose che mangiamo. Perché se ho voglia di ciliegie a settembre mi mangio comunque un grappolo d'uva e non compro quelle che vengono dalla Turchia, che costano come i diamanti (o peggio, come le caldarroste) e sono piene di cera per farle durare più a lungo. E non protesto per il prezzo perché non sono un coglione che non ha ancora capito che le ciliegie ci sono a maggio. [Ho lavorato ad un Frutta e Verdura e so di cosa parlo]. E poi in generale cerco il bollino, rarissimo, "Made in Italy". Se lo trovo, magari l'oggetto in questione nemmeno mi serve, ma tanto è l'entusiasmo che non riesco a lasciare lì qualcosa che alimenterà una fabbrica del nostro paese. Il "Made in China", mascherato abbastanza recentemente con il "Made in PRC", la fa comunque da padrone, anche nelle grandi marche. Ma ...
... Nata sotto il segno del piccione.