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Visualizzazione dei post da marzo, 2009

A meme libero

C'ho la mia Conqui che mi chiede quando aggiorno il blog, per farsi due risate. Ultimamente non mi viene granchè da scrivere, soprattutto di divertente. Sono momenti, lo so,ma quando ci stai dentro questi momenti sembrano non passare mai. Questo blog è nato con l'intento di prendere sul ridere le sfighe quotidiane, e se non ne hai la voglia e soprattutto la forza di riderci, allora non ha più senso scrivere. MA|Be però mi ha passato un meme carino su facebook, e ho deciso di scriverlo anche qui, così da non abbandonare totalmente questo mio spazietto, che ho curato con tanto amore tutti questi mesi. La regola è scrivere una nota con 25 cose a casaccio su di voi; fatti, abitudini, obiettivi raggiunti. Venticinque cose, proprio venticinque. soprattutto a casaccio. Iniziamo: 1-sono una che si spezza ma non si piega, e nel senso meno figurato del termine. Ho il fisico di una novantenne, soffro di cervicale, mal di schiena, e di una velata incontinenza ("devo fare pipì" &q

Piero Angela in gonnella

Per la serie "I documentari della Lunga", va ora in onda la puntata dal titolo "la cocorita che stava a zampe larghe". Se ne consiglia la lettura ad un pubblico adulto in quanto si tratteranno argomenti forti quali rapporti sessuali e follia mentale. Quando da oltre 10 anni possiedi un tipo di animale hai anche avuto l'occasione di osservarne usanze, caratteri, pregi e vizi. Io da oltre 10 anni possiedo delle cocorite. Non le stesse, ovviamente. Chi di vecchiaia, chi di malattia, chi perchè ha preferito abbandonare la certezza della gabbietta per esplorare altri mondi (non potete capire quanto sono abili come evasori), in tanti mi hanno abbandonata. In realtà di alcuni me ne sono liberata volontariamente, ma prima di essere tacciata per assassini di volatili esotici è bene spiegare: le cocorite, quando vogliono, si riproducono a ritmi e quantità imbarazzanti e, possendendo solo due misere gabbiette, non potevo metter su un condominio. Ho quindi venduto la prole

Abbaglio

I momenti in cui si senti stressato-demotivato-machiminchiamelohafattofare capitano. Allora è bene prendersi una pausa, anche solo cinque minuti per ricaricarsi e ripartire. L'altro ieri in uno di questi momenti ho deciso di uscire sul terrazzo e fermarmi al tiepido sole quasi-primaverile. Poi mi sono messa a leggere uno dei giornalini che stavano sul terrazzo a prendere aria nello scatolone. "Solo un fumetto e poi torno alla mia tesi". Scelto quello più lungo per ampliare il mio momento di relax, l'ho letto avidamente rivolta verso il sole. Poi, come rigenerata, ho chiuso il giornale, e sono rientrata, certa di poter vedere il mio futuro un pò più roseo. Ma, vuoi per il sole, vuoi perchè non sono destinata ad un futuro roseo, io c'ho visto solo verde. Ma ho pensato comunque "massì ricominciamo pure, verde fa speranza, no?".... e infatti ho ricominciato sbattendo in una porta. Così, oltre che l'abbaglio, ho preso anche una bella tranvata.

Ma quante domande!!!

. Sei stato chiamato così perché qualcun altro si chiamava con questo nome? No, sono stata chiamata così perchè quella merda di mia cugina non si faceva i cazzi suoi e ha proposto questo nome, mentre aveva scelto già Lisa che mi piace tantissimo! 2. Quando è stata l'ultima volta che hai pianto? Ieri l'altro sera in mezzo a un litigio. 3. Ti piace la tua calligrafia? No ma tanto ormai si fa tutto sul computer! Tiè! 4.Qual è il tuo pasto preferito a base di carne? I salumi e trippa e lampredotto tutti ex-equo 5. Hai figli? Fortunatamente no e lo vorrò (uno solo ed è già troppo!) il più tardi possibile. Metà non si può? Cercasi in alternativa qualcuno che venda o presti istinto materno! 6. Se tu fossi un'altra persona, saresti amica di te stessa? Hai voglia! Anche se a volte mi sto un pochino sulle balle anche io... 7. Sei una persona ironica? Abbastanza, per pter sopravvivere in questo mare di malinconia ( e merda di piccione) 8. Hai ancora le tue tonsille? sì 9. Faresti Bung

Un amico

Me lo aveva presentato la maestra Eleonora quando ero in quinta elementare. Ma non perché poi ci passassi tanti anni insieme, me lo presentò perché era fonte di conoscenza, era saggio, ci si potevano imparare tante cose. Invece io me ne innamorai, come ci si innamora a quell’età. Ricordo che in quell’occasione parlava dei paese scandinavi, mi affascinava, perché poi raccontava leggende, storie di fate e di gnomi. Nacque una bellissima amicizia. Durò per anni e anni, mi accompagnava nei luoghi più disparati, mi teneva compagnia, mi insegnava tante cose e mi faceva ridere, ma anche riflettere. Lo aspettavo ogni volta con trepidazione, e mi dispiaceva così tanto quando ritardava. Poi sono cresciuta ed è venuto il momento di dirci addio. Anche se non era proprio un addio, forse più un arrivederci. “Chissà, magari un giorno ci rincontreremo”. E ora che sono ormai in un’età in cui si può dire “più si va avanti più si torna indietro”, come si dive ai vecchi quando rinconglioniscono e tornano

Il giorno più bello

Ultimamente si sposano un pò tutti e, entro l'anno, convoleranno un sacco di persone che conosco più o meno direttamente. Ed è inevitabile che io pensi a come vorrei che fosse il mio matrimonio, anche se è tanto tanto lontano. So che il mio è un sogno irrealizzabile, ma non si sa mai, io mi sono portava avanti con il lavoro con un mero ricatto a Fabrizio. "Vuoi sposarti in chiesa? Bene a tutto il resto ci penso io". Se poi non mi sposo con lui, e se riesco a superare il trauma e trovare un altro aspirante marito beh, un qualcosa per ricattarlo si trova. Io il mio matrimonio lo sogno così. Gli invitati... beh... vorrei che fossero tutte persone gradite, che ci vogliono bene, che hanno voglia di stare insieme e divertirsi, e non che devi invitare solo perchè devi contraccambiare l'invito, o perchè sa brutto non invitarli, o perchè alla tua zia di settimo grado (invitata a forza pure lei) dispiacerebbe che non venisse invitato l'amico del prozio del cugino del fratel

Full Monty e Baywatch

Da brava "secchiona" per tutte le medie e tutto il liceo l'educazione fisica è stato il mio tormento, il mio tallone d'Achille, la materia che mi abbassava la media. Anni e anni di umiliazioni, scelta nei giochi a squadre ultima fra gli ultimi, emarginata dai professori che "voi che non sapete giocare fate due passaggi per conto vostro, gli altri bravi fanno la partita", che magari se ci insegnavano invece di dirci così, maledetti loro, diventavamo bravi anche noi. E invece niente. Sempre e solo pallavolo. Come se fosse scontato che si dovessere saper giocare. E invece a me non era mai piaciuta. Ero passata dalla danza al nuoto e non l'avevo più mollato, ed era, sotto sotto, un motivo di vanto, da piccola anticonformista quale ero, fare uno sport che non faceva nessuno in classe. Al liceo eravamo in due a fare nuoto. E aveva provato a chiedere al professore di portarci, almeno una volta, a far vedere che in fin dei conti bastava cambiar "campo d'

Voglio farvi un regalo

Ma non parlarvi di Tiziano Ferro. Ma farvi gli auguri in ritardo per la festa della donna. E non ho fatto il collegamento a Wikipedia a caso. E' per ricordare che non è nata per andare a vedere omini gnudi e unti fare pietosi streap contornati da assatanate. La festa avrebbe un altro significato. Avrebbe. Ieri l'ho festeggiata per la terza volta nella mia vita, una cena semplicissima, perchè avevo voglia di stare con la Collega e abbiamo colto così l'occasione. Però... però... la festa della donna mi pare che non abbia molto senso. Già. Siamo noi donne per prime a darci la zappa sui piedi, a fare del sessismo. Ed è per questo che voglio raccontarvi questa storia-regalo. Regalo perchè spero che passino di qui le MERDE che osano fare cose del genere e dia loro una piccola scossa alla coscienza. Perchè tanto lo so che ieri queste MERDE erano dagli omini unti con bracciate di mimosa. C'era una volta una ragazza che alle lezioni universitarie sedeva sempre in prima f

Facememe

Giochino preso da Facebook e dal blog di Federica. Apparentemente è facile: bisogna scrivere delle risposte che comincino con la prima lettera del proprio nome. Io con il mio nome vero ho fatto un disastro... Ma con il nick ecco che è uscito! 1. Il tuo nome : Lunga 2. Una parola di quattro lettere: Leva 3. Un nome maschile : Leonardo 4. Un nome femminile : Lisa 5. Una professione : Lustrascarpe (un pò in disuso) 6. Un colore: Lilla 7. Qualcosa da indossare : Laccino (quello dei capelli) 9. Un cibo : Limone 10. Qualcosa che si trova in bagno : Lavandino 11. Un luogo : Livorno 12. Un motivo per essere in ritardo Levataccia 13. Qualcosa che urleresti: Levatidiulo!!!!!! 14. Il titolo di un film : la vita è bella 15. Qualcosa da bere:lemonsoda 16. Un gruppo musicale : Los Locos (uddiu!) 17. Un animale: leone 18. Il nome di una via : Leon Battista 19. Un tipo di macchina : Lancia 20. Una canzone: La vie en rose Anche io lo passo a chiunque voglia passare 5 minuti a strizzarsi le meningi, per

2 X 1

Siccome a gennaio ha piovuto troppo ( mentre a febbraio ha tirato vento come ben sa Federic a) i cervelli hanno preso umidità e non si sono espressi al meglio per le chiavi di ricerca. Unisco gennaio e febbraio perchè in effetti qualche chicca c'è stata. E speriamo che la primavera rimetta in forma i pazzi del web! Iniziamo... ho spruzzato uno spray insetticida al pappagallino e ora ha sonno (io mi farei venire il dubbio che forse non è che ha proprio sonno...) immagini di mamme che si accorgono che il proprio figlio si sia fatto la cacca addosso (che tenero, vuoi fartici la gigantogafia in camera? O in bagno magari, propiziatorio?) nonna che succhia cazzo (solo una cosa: PERCHè?) faccio dei rutti (minchia, anche io!) autore televisivo pubblicita' cacca piccione (uno con delle notevoli turbe mentali AHIBò! ) coliandro lavoro di merda, vita di merda , e minchia mi sono fatto fregare la pistola (UN UOMO UN MITO!) euforia nella demenza senile (e chissà perchè la

Sogni premonitori

A me fondamentalmente San Tommaso fa una pippa. Perchè io sono della corrente di pensiero che "se non vedo non credo", e pure "se vedo" non è che credo più di tanto. Come ci insegna il Kindercereali "c'è sempre qualcosa dietro". E io alla Kinder ci credo, eccome. Però ci sono delle cose che mi sono capitate e ancora mi capitano che mi lasciano un tantino perplessa. La prima eclatante successe quando ancora andavo al liceo. Feci un sogno orribile. Che mentre me ne andavo in macchina sull'Aurelia trovavo un incidente dove c'erano stati due morti, coperti da due lenzuoli verdi. Mi ero svegliata sconvolta perchè il sogno era uno di quelli troppo realistici, di quelli che ti lasciano agghiacciata per tutto il giorno. Non mi dico quanto mi sono agghiacciata prendendo in mano il quotidiano e leggendo l'articolo di un incidente sull'Aurelia dove morirono due ragazzi. E non vi sti neanche a dire che l'articolo era corredato da una foto con