Fra chi mi legge ci sono almeno un paio di persone che hanno abbandonato il lavoro a tempo indeterminato e, dalle loro parole, ho capito che avevano le loro buonissime ragioni per farlo. Certo è che il famigerato posto fisso è, per chi è da sempre diversamente occupata come me, una chimera, una sorta di sogno proibito e che sentire che qualcuno lo lascia per l'incertezza della disoccupazione o del precariato lascia quanto meno perplessi. Però ricordo anche che, fra i tanti studi citati in psicologia sociale, ce n'erano diversi che dimostravano che la soddisfazione economica viene sempre al secondo posto rispetto alla soddisfazione personale nel valutare un posto di lavoro. Certo, studi ormai vecchi, pensando a quanto il mercato stia velocemente cambiando in peggio. Però è certo che il benessere personale, fisico e mentale, deve venire prima di tutto, anche di uno stramaledetto contratto di lavoro. Tutto questo per dirvi che qualche giorno fa ho letto di una selezione per u...
... Nata sotto il segno del piccione.