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Visualizzazione dei post da marzo, 2011

Stereotipi di acciaio

"Finalmente" sono giunta in possesso del libro che da tanto volevo leggere e da tanto inseguivo per le biblioteche: Acciaio di Silvia Avallone. E qui una doverosa premessa. Il libro è ambientato a Piombino, una cittadina a pochi chilometri dal mio paesello. Quella delle acciaierie Lucchini è una realtà che conosco, direi molto indirettamente, ma la conosco. Purtroppo come al solito sono stata lontana da casa anche nel periodo in cui Acciaio è stato pubblicato e non ho potuto seguire bene la polemica sorta nei cittadini piombinesi che si sono ritenuti offesi dal romanzo. Prima ancora di conoscerne almeno un minimo la trama e collegando questo risentimento con il grande successo del libro, ho "dato ragione" a priori alla Avallone. Ho pensato che li avesse colpiti nel vivo, rivelando informazioni socialmente e umanamente toccanti sulla realtà delle acciaierie. Una realtà non semplice, è vero. Soprattutto in questi ultimi anni di crisi in cui si sono avvicendate anche

Il nucleare secondo i Livornesi

  Locandine del Vernacoliere

Ma che cos'è quest'uomo qua!?

E per chi fosse stato troppo giovane per ricordare, come me, Caponnetto è stato, diciamo così, il portavoce del grido di dolore conseguente all'attentato di Borsellino. "E' finito tutto" ha detto.  E il peggio doveva ancora venire.

Mia moglie per finta

Dopo le mezze delusioni di Funny People e Un week end da bamboccioni, aspetto trepidante questo qua : Il trailer è rassicurante: storia d'amore mista a commedia. Staremo a vedere!

La nube radiotattiva sta arrivando in Italia

NO COMMENT.

Genitori e figli. Agitare (i figli) prima dell'uso

Che io non ami i bambini non è più un mistero. Poi, se mai avrò un figlio mio, sarà una cosa bella-meravigliosa-stupenda e per di più sono davvero felice quando qualcuno diventa genitore. E se faccio i complimenti a un bambino sono sinceri. Però li preferisco lontani di me. Non mi piace quando piangono, anzi urlano, e non mi piace sapere che non sono autosufficienti nell'espletare le funzioni corporali. E non mi piace che non li capisca quando parlano. Trovo insopportabile quando gli adulti fanno loro mille inutili moine e insegnino loro delle parole che non esistono, perchè così si allunga il tempo per far parlare l'italiano. Bombo, bumba, titto. Ma che sono??? Vorrei che il mio futurissimo figlio come prime parole non dicesse ma-ma o pa-pa ma affrontasse un discorso sui massimi sistemi. E se proprio vogliamo andare sui non-sense almeno che sia  Prisencolinensinainciusol. Però... però non tollero che non si rispettino, anche nei piccoli gesti. Molte e molte volte

Fratelli d'Italia

Trascrivo alcuni stralci del discorso di Carlo Azeglio Ciampi, che è stato un Signor Presidente, è un Signor Italiano che tiene ben ferme le sue radici nella sua città natale: Livorno. Nelle ricorrenze solenni la famiglia si riunisce; oggi voglio essere con la famiglia livornese e toscana tutta, raccolta attorno a un ideale desco per celebrare il compleanno della nostra amata Italia. Lasciamo agli storici, di ieri e di oggi, il compito di continuare a “indagare” su quelle tante diversità che connotarono il processo unitario. (…)Tutto ciò ci è noto; ciò nondimeno il nostro sentimento, il sentimento della più gran parte di noi avverte oggi, come in passato, la forza unificante di quel desiderio di libertà, di affermazione della nostra dignità di uomini e di cittadini Con un sentimento vivo del nostro passato, delle nostre memorie; con uno sguardo trepido e insieme fiducioso volto al futuro mi accingo a vivere questa giornata. Dei molti e diversi pensieri che affolleranno la

Ci-uf ci-uf

In questo momento sono bloccata in un treno. Con la pipì da fare e il pranzo da comprare. Io che parto sempre con 37 panini da casa. Hanno rubato il rame dal tratto di linea ferroviaria che dobbiamo percorrere. Ecco, diciamo che se avessi davanti un ladro di rame, e in mano una grondaia, saprei esattamente cosa farne.

Per te

Federica + - = Congratulazioni dottoressa!!!

150

Oggi si festeggiano i 150 anni dell'Unità di Italia.  Non credo che esista italiano che non lo sa perchè francamente ci hanno sfrantugiato a sufficienza le palle con 'sta storia "unità sì-unità no". L'Italia ... croce e delizia. L'Italia è uno statarello tanto piccolino in confronto con altre potenze mondiali. Ma non c'è proprio da parlarne: l'Italia ha delle risorse , delle ricchezze, che nessun altro ha. Saremmo una stato coi controfiocchi e i controcoglioni.  MA Sono gli italiani che stanno portando questo Stato alla rovina. O meglio "certi italiani". Italiani che non vogliono esserlo, che mi fanno vergognare di far parte di questa popolazione e che infangano il nome di quelli che questo titolo di Italiano lo portano con onore. Infatti è solo per merito di questi, ormai sparuti, ITALIANI che ogni tanto mi sento fiera di esserlo anche io. In fondo anche io la penso così: Io G. G. sono nato e vivo a Milano Io non mi sento italiano ma per for

Calarsi un acido

Chiunque dica "che schifo" non può realmente comprendere il significato di questa espressione se non ha sperimentato questo: - finire il collotturio proprio nel bel mezzo di una pesante infiammazione gengivale - accorgersene di venerdì sera e di sabato non aver modo di comprarne un altro - farsi convincere dalla mamma che l'aceto fa anche meglio del colluttorio - ... soprattutto senza diluirlo... IL PROSSIMO CHE SENTO SPONSORIZZARE I RIMEDI "DI UNA VOLTA" LO IMPALO!!!

Le cose da vedere nella vita

Tra le varie esperienze della vita che mi mancano da oggi NON potrò più annoverare lo stupro di gruppo tra paperi. Stupro, oltretutto, ehm, vogliamo dire.. .multietnico??? (la foto ahimè non sono riuscita a farla!)

Uno scempio. Anzi, LO scempio

Tutto posso sopportare: il maltempo, la neve a marzo, le minacce dei rumeni e anche il nucleare, toh. Ma non posso sopportare questo: è ricominciato Il commissario Manara e nella prima puntata gli ho sentito pronciare non una, non due, bensì BEN QUATTRO volte la parola "coliandresca" per eccellenza.  MINCHIA Cara Rai, Coliandro è insostituibile. Queste cose non si fanno!

Heidi, Pollon e Chernobyl

Mesi fa fu lanciato su facebook un giochino che consisteva nel cambiare la foto del profilo con l'immagine di un cartone della nostra infanzia. Hanno aderito in tanti, ed è stato un piacevole tuffo nel passato. L'altro giorno ho cambiato l'immagine che avevo con questa: aderendo a un'iniziativa che ho trovato nella pagina di Festambiente. Ebbene, nessuno ha aderito. Non è certo un'immagine del profilo di facebook che cambia le cose però... Forse è il caso di spendere due minuscole paroline in merito. A giugno saremo chiamati di nuovo a votare un referendum. Uno dei quesiti riguarda il nucleare. Sono state scelte delle date "tattiche" in modo tale che non si raggiunga il quorum. Per favore, pensiamo a Heidi, a Pollon e a Qui Quo Qua. Ma pensiamo anche al nostro futuro.

“My blog is carbon neutral”

Il piccione è un ecologista. Sicuramente. Quindi, avendo visto che stavo diventando troppo poltrona e mi spostavo in macchina anche per andare dal bagno alla camera, ha ben pensato di presentarsi travestito da rumeno incazzato, così che mollassi la macchina e ritornassi ai mezzi di trasporto meno inquinanti. La bicicletta e la cosidetta carrozza del Gambini. Adesso scopro che avere un blog causa emissioni di Co2. Prima che il piccione mi fulmini il computer, aderisco a questa iniziativa. Si chiama Mach's Grun , (la u con l'umlaot, che non ho mai capito come si fa!). Praticamente sembra che piantino un albero per ogni blog segnalato, affinchè si annullino le emissioni causate dal blog per i prossimi 50 anni. Non so se è una bufala, spero di no, ma alla fine ho deciso comunque di provarci. Ecco come si fa. 1) si scrive un post per promuovere l'iniziativa 2) si manda una mail a CO2-neutral@kaufda.de con il link del post 3) loro pianteranno un albero in una foresta del Sierra

Vai in culo deh!

Solito giro di telefonate. Frasetta standard: la informo che il giorno X alle ore Y si terrà l'evento Z. Quasi una ventina di chiamate, tutto liscio come l'olio. Mi sono lasciata però per ultima un pezzo grosso. E per esperienza, i pezzi grossi dove lavoro io sono grossi pezzi di merda (gpm per gli amici). Io:Salve signora, la informo che il giorno X alle diciotto si terrà l'evento Z. Gpm: Quandoooo???? Io: il giorno X, alle diciotto. Gpm: sì, ma quando???? Io (ormai alterata): Alle diciotto, il giorno X!!!! Gpm: ma a che ora??? Io (molto più che alterata): alle diciotto signora! Gpm: Di ssschotto??? Io (ormai consapevole che la "signora" voleva farmi pesare la C strascicata della Toscana): Alle diCCCiotto signora. Arrivederci. Brutta troiaccia, t'aspetto a Livorno, poi e ti ' oncio io!!!

Non sto nella pelle

Ho trovato tutti i surrogati possibili e inimmaginabili.  Mi sono perfino (ehm) procurata la discografia completa di Nomadi, Giorgio Gaber e Adriano Celentano. Mi sono rimessa pure ad ascoltare la radio. Ma erano solo diversivi. Danie' aspetto solo te! Muoviti però, che non so più che cosa inventarmi.

Modelli educativi

Per rispondere a Sara che nel post precendete chiede se i ragazzetti in questione fossero più o meno seri, riporto questa notizia presa pari pari da Yahoo. Roma, 1 marzo 2011 - Sangue e liquido seminale: questi gli ingredienti di base del profumo che la popstar statunitense lady gaga lancerà sul mercato il prossimo anno, senza tuttavia che la relativa fragranza ne venga influenzata. Come spiega infatti il quotidiano spagnolo 'El mundo' il sangue è stato donato dalla stessa lady gaga ma il risultato finale, nelle parole della cantante (che non ha fornito nessun dettaglio sulla provenienza altri ingredienti), sarà un profumo dall’olezzo simile “a una prostituta ben cara”. Con simili modelli educativi non vedo in che altri modi potrebbero crescere .

E-mail

Ho appena inviato una mail a Collega, una delle mie più chiare amiche per chiederle di spostarsi dal centro del suo mondo e provare a vedere anche gli altri. Anni fa non l'ho fatto e la nostra amicizia andò sfumando. Vediamo se invece stavolta regge.