Sfortuna NON è quando mentre torni a casa da uno stessante (strano no?) pomeriggio lavorativo rischi di essere investita da un “oooooooooooooooohtestadicazzosiguardaimbecillemavaffanculovaistronzo” che entra in strada senza guardare. No, non è sfortuna, perché i freni di Cocìs, la mia acciaccata ma fedele mountain bike , hanno funzionato e io e Cocìs ci siamo fermati a un centimetro dallo sbattere prima sulla macchina del testa di cazzo e dopo di rimpallo su quella parcheggiata a fianco (notare che mentre frenavo e urlavo tutto quel bell’appellativo all’indirizzo del tizio mi sono anche prospettata tutta la dinamica dell’incidente con tanto di fratture esposte e trauma cranico). E quando dico un centimetro non esagero giuro. Sfortuna è quando dopo la seconda camomilla ancora tremi e allora decidi di distrarti con la musica e con la riproduzione casuale la prima canzone che ti parte è questa.
... Nata sotto il segno del piccione.