Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2019

Il verme solitario del disoccupato

Si chattava giusto qualche giorno fa con Federica . E fra una cosa e l'altra siamo giunte alla conclusione che la disoccupazione fa male alla linea. Cosa peraltro confermabile anche da Lui , che col il nuovo lavoro, dopo dei bei mesi a casa, ha ritrovato una linea asciutta a suo dire mai avuta (difatti non ha mai avuto prima un contratto a tempo indeterminato). Anche io in questi mesi ho messo su dei bei chilozzi, e ne vado proprio fiera. Perché era essere diversamente occupata, con mille lavori e pochi euro in tasca, a farmi male. Mangiavo male, a orari sballati, a volte addentavo qualcosa in macchina mentre mi spostavo da un lavoro all'altro... E la stanchezza e il nervosismo finivano l'opera. Ero parecchio sottopeso. Lo ero talmente tanto che durante la prima stagione al vilalggio, nonostante l'ansia da nuovo lavoro, la fatica, il caldo spaventoso e gli orari strani della mensa aziendale (io non sono sceglina, quindi ci mangiavo senza problemi) sono stata l'u

Colloquium vitae # 5

Se nel caso Herbalife è stato il CpI a trarmi in inganno, ci ho messo del mio a trovarmi un altro colloquio rivelatosi diciamo poco trasparente... Diciamo pure un colloquio-vu-cumprà . Come ho già scritto , Google diventa un grande amico di chi cerca lavoro (o anche chi cerca una diagnosi medica, ma questo è un altro discorso) per conoscere informazioni utili sull'azienda per la quale ci si candida, per fare bella figura alle selezioni o evitare qualche fregatura. Ma a volte nessuna ricerca online può suggerirti l'incredibile sòla che vogliono rifilarti. Offerta di lavoro (incredibilmente) per la mia professione, trovata su un sito abbastanza serio, vicino casa, da un'associazione che a vedere da Google sembra seria e già avviata. La sede davvero carina e si intravedono alcune stanza dove si fanno le attività, interessantissime. Ho iniziato ad incrociare l'incrociabile. Ma dalle prime battute del colloquio ho sentito puzzo di bruciato. Ed è un puzzo che deve me

Pozione ricercata

Nella versione utopistica della realtà, il venerdì è diventato il giorno della rubrica wikiwork, una sorta di guida semi poco seria alla ricerca del lavoro e più che altro alla sopravvivenza al precariato. Ora, so che non è che non ci dormite la notte se salto una settimana, ma mi piace portare avanti questo obiettivo e, soprattutto, mi piacciono i giorni successivi, quando leggo i vostri commenti con aneddoti e incoraggiamenti. Per questa settimana, riprendendo il tema del Colloquium Vitae # 4 con gli inganni celati dagli annunci di lavoro, avevo in mente un episodio di un colloquio molto molto truffaldino. E invece... Sono riuscita a sfatare il mito della noia , del "dopo 15 giorni avrai voglia di tornare al lavoro perché non sai cosa fare". Mah. Io sono sempre indaffarata! Certo, con un ritmo più slow, ma ci sto proprio poco con le chiappe sul divano senza saper che fare. Insomma, non ho preparato il post. Però sfogliando facebook sulle pagine cercalavoro ho trovato u

Livorno da scoprire

Avete presente quei posti che sembrano anonimi, di cui nessuno parla e pertanto non vi verrebbe mai l'idea di visitare e invece hanno in serbo delle chicche che potrebbero stupirvi? Ecco. Secondo me Livorno potrebbe essere una di queste città. Livorno non ha un emblema come la torre pendente della vicina e odiata Pisa. Il monumento più conosciuto è la statua dei Quattro mori, nato per celebrare Ferdinando I di Toscana ma divenuto famoso per i quattro saraceni incatenati ai suoi piedi. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da Livorno 📸 (@livorno0586) in data: Mag 24, 2018 at 8:20 PDT Se durante la visita vi volete dedicare allo shopping, vicina al monumento, potete attraversare via Grande, fatta da due lunghi porticati pedonali su cui affacciano i vari negozi. La via si congiunge poi a Piazza della Repubblica che ha la particolarità di essere costruita sopra un fosso! Lo potete verificare sbi

Scusate se esisto

"Scusate se esisto" è un film in cui mi sono imbattuta per caso pochi giorni fa. Mi ci sono soffermata perché i protagonisti sono Paola Cortellesi e Raul Bova, che tanto mi sono piaciuti in " Nessuno mi può giudicare". Diciamo che se questo post della serie "Colloquium Vitae" lo facessi scrivere alla protagonista del film, vi racconterebbe di quella volta che si è finta la segretaria di un capo immaginario per vincere un concorso (e i pregiudizi sull'essere donna). Serena Bruno, architetto di successo all'estero, all'ennesimo colloquio in cui potrebbe perdere la possibilità di lavorare solo perché donna, decide di fingersi la segretaria di un talentuoso architetto, invertendo il suo nome in Bruno Serena. Il suo progetto, ormai spogliato dal possibile pregiudizio sulla mano femminile che l'ha realizzato, vince il bando e per Serena ha inizio una serie di buffe peripezie per salvaguardare la sua identità in incognito. Finché potrà, farà

Colloquium vitae # 4

Il centro per l'impiego dalle mie parti non ha mai funzionato. Parlandone anche con altri, ne è sempre venuto fuori il classico cliché del "pubblico impiego": un servizio malfunzionante con impiegati lavativi e incompetenti. Per tale motivo tanta gioia scatenò in me la notizia del passaggio del servizio ad enti privati. "Adesso finiscono di stare adagiati a scaldare la sedia!" Ma figuriamoci... Siamo in Italia: si cambia per far restare tutto uguale a prima. Nel caso, eventualmente, si peggiora. E infatti. Mi sono ritrovata più volte di fronte ad annunci fraudolenti pubblicati ufficialmente tramite centro impiego. Una volta mi sono presa pure la briga di "denunciare" scrivendo al CpI e altri enti interessati. Diciamo che non hanno fatto a cazzotti per rispondermi e togliere gli annunci incriminati. ~~~~~ Il colloquio pensavo-fosse-amore-e-invece  ~~~~ La prima volta ci sono cascata pure io con le scarpe e tutto. 'Sti stronzi promettevano