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Visualizzazione dei post da agosto, 2011

L'importanza di chiamarsi Icaro

Non mi sono mai sentita nominare come nei giorni passati. La mia omonima americana ha fatto parecchio parlare di sè, in effetti. Devo dire che le caratteristiche dell'altra hanno un che... di me! Per prima cosa si è fatta attendere. E qui chiunque sia mai uscito con me sa di che cosa parlo. Ma insomma, io mi impegno ma: o mi inizio a preparare tardi e quindi basta una virgola fuori posto e diventa tardissimo oppure mi preparo troppo presto e quindi faccio troppo lentamente perchè tanto c'è tempo.. e il resto lo potete dedurre. E poi ha fatto meno danni del previsto. E anche io lo ammetto. Quando mi arrabbio brontolo, stepito e minaccio ma poi cerco di essere accomodante e non essere cattiva con nessuno, anche a costo di prenderla in quel posto (vedi le simpatiche esperienze sul posto del mio ex lavoro). Sulle vittime (che purtroppo l'uragano ha fatto, nonostante le precauzioni prese dallo Stato, che tra l'altro sono state criticate perchè troppe... meglio non

Frittello!

Dopo la tartaruga spellata è stata Frittella a preoccuparmi a proposito delle sue tendenze sessuali.  Dovete sapere che Frittella è la più piccoletta, ha 6 anni e ormai inizia ad avvertire i primi pruriti adolescenziali. Fino a pochi giorni fa eravamo convinti che fosse femmina. Ma poi dopo un'altra accurata visita ginecologica, seguita ad un corteggiamento spietato ad una femminona grande 10 volte lui, abbiamo appurato che ha un codino decisamente maschio. Quindi FrittellA in realtà è FrittellO. Con Filomena fu più facile: Filomeno ancora ancora si può anche sentire. Ma FrittellO è un nome tremendo! Non l'ha presa troppo bene neanche lui, qualche giorno fa l'ho beccato mentre tentava il suicidio con una lisca di pesce caduta inavvertitamente in giardino. E comunque, oltre a un'evidente crisi di indentità, la povera bestiola deve avere anche notevoli problemi con il senso della misura... ...Vita da tartaruga!

MEME: Il mio primo post

Confesso di essere impelagata in un'impresa titanica: compattare tutti i blog in questo attuale, compreso quello del tradimento su iobloggo. Lì l'importazione non funziona, quindi a scappatempo, mentre magari sono al telefono o aspetto che mi carichi qualche sito pensate, copio tutti i post con annessi commenti. Diciamo che credevo peggio ma speravo meglio! Sono a buon punto ma non finisco più! Comunque, così facendo, ho colto l'occasione di dare una sleggiucchiata a dei vecchi post. E addirittura sono arrivata al primo . Lo copio qui. evviva! dopo averci pensato un bel pò, mi sono decisa ad aprire anch'io un blog... dopo essermi tecnologizzata (visto che per 23 anni non ho posseduto un pc, apparte il commodore64, ma quello non conta!) non potevo non farmi contagiare da questa mania... approfitto di questo primo post per dare il benvenuto ai miei lettori, che spero, tanti o pochi che siano, leggano questo mio blog con piacere...mi scuso inoltre per l'aspetto scombin

Ci vuole una classifica # 2

Ed eccomi qui che comincio con il mettere giù i ricordi più belli della settimanina di vacanza e che vedono al primo posto assolutamente, inequivocabilmente  e logicamente LUI: (6 agosto, Festambiente, S.c.o.t.c.h. tour) Inutile che mi dilunghi in dettagli, che sarebbero parecchio di parte. Mi limiterò a dire che ho apprezzato molto la proiezione dei filmati durante certe canzoni (molto carino il video di Fifty-Fifty e toccante quello sulla strage in cui ha perso la vita Borsellino, al termine di L’appello) . Mentre credevo che il concerto durasse di più ( l’altra volta a Festambiente era durato 2 ore e 40 !) e neanche stavolta ha fatto Voglia di gridare , che a me piace molto e, coi tempi che corrono, ci sta tutta. Poi, al secondo posto un altro concerto! La Bandabardò ha il pregio di fare una bella musica, con ritmi trascinanti e testi mai banali, ma ha il difetto di portarsi dietro un pubblico assolutamente poco piacevole. Tra spintoni, mezze risse e malori, alla fin

Ci vuole una classifica # 1

E' già passata una lunga settimana dalla fine della "vacanza" e già mi sento tesa e snervata, quasi quella settimana non fosse neanche trascorsa. In realtà non ho scadenze a breve, studio ma senza l'assillo dell'esame alle calcagna (ma tempo che novembre arriverà troppo velocemente quest'anno). Però tra l'ansia da ricerca del lavoro e la motivazione allo studio registrata ai minimi storici... Le giornate scorrono piuttosto pesantemente. Quindi ritorno con piacere alle avventure (e alle disavventure) di quella settimana, ho staccato il cervello dalle pressioni e dalle preoccupazioni. Oggi tocca alle disavventure Al primo posto sicuramente piazzo la fantastica esperienza del buco di siringa sotto il piede in spiaggia. Nel mezzo di un pomeriggio in spiaggia con gli amici ho sentito una fitta sotto il piede, ho controllato e dalla prima paura che fosse un amo sono passata al terrore puro quando ho visto che era un ago di siringa. Per quanto fuori ho c

Contrappasso

Oggi, per la prima volta quest'estate, ho fatto un bagno al mare coi controfiocchi. Temperatura gradevole e acqua pulita. Con tanto di tuffo bis perché era davvero caldo, com'è giusto che sia in agosto. Per un curioso contrappasso al contrario stasera ho dovuto partecipare alla riunione condominiale dove il più intelligente non capisce un cazzo. E mi sono venute pure le mestruazioni.

Anna si è sposata

La "vacanza" è finita e come promesso oggi ero intenzionata a scrivere qualcosa a proposito di questi giorni. Ero anche un pò indecisa: inizio dalle cose belle o da quelle "brutte"? E invece sono incappata in una notizia: la blogger Anna si è sposata. Niente di strano, se non fosse che la notizia non l'ho appresa leggendo il suo blog, bensì sul giornale e poi al tg.  Il suo blog neanche lo conoscevo, tra l'altro. E soprattutto è che il matrimonio è stato un pò speciale, perchè si è svolto nel reparto di cure palliative a Livorno. Il fidanzato di Anna le ha chiesto di sposarlo a San Lorenzo e ieri hanno coronato il loro sogno. Con tanto di abito bianco, torta nuziale e addio al nubilato festeggiato in reparto. Qui l'articolo sul Tirreno e qui il blog . Ho scorso su e giù per i post e sono rimasta senza fiato. Più che altro quando questa ragazza si definisce fortunata. Fortunata perchè ci sono persone che la amano, la coccolano, la viziano. A me, in un ce

Se ci sei, batti un colpo

Ci sono, ci sono. In questo giorni ho un pò trascurato blog e internet in generale, ma è perché sono andata un pò in giro, così posso raccontarvi tante cosine. Per ora mi limito ad augurarvi un buon ferragosto e a dirvi che non vedo l'ora sia il 16 per rispedire i turisti da dove sono venuti, con i loro suv, con i bambini urlanti e la loro infinita maleducazione. Se non mi sentite più neanche nei prossimi giorni vuol dire che non ho resistito e mi hanno arrestato perché ne ho presi un pò ad ombrellonate sulla groppa.

Qualcuno con cui correre

Bernacca, tra i vari lati positivi che ho potuto apprezzare nei mesi di convivenza, mi ha fatto scoprire Grossman e di questo devo solo dirle grazie. Regalandomi A un cerbiatto somiglia il mio amore ha fatto sì che superassi il pregiudizio del libro troppo lungo, così che ho potuto avvicinarmi anche ad un altro romanzo lungotto di Grossman. Qualcuno con cui correre (che nell'edizione economica pare più corto di quel che effettivamente è, mah, misteri della riduzione dei caratteri) racconta di un incontro di anime: Assaf, che incarna il ruolo del tipico sedicenne (brufoli, contrasto con il migliore amico dell'infanzia, rapporto con la famiglia...), e Tahmar, sua coetanea che di comune non ha niente e lotta con un problema più grande di lei: deve riportare a casa il fratello tossicodipendente che non riesce a liberarsi dai suoi aguzzini/spacciatori. Dico: incontro di due anime. Sì perchè Assaf si innamora di Tahmar ancora prima di averla realmente conosciuta, da quando si mette

Parenthood

Nella tristezza dei palinsesti televisivi, aggravata dal vuoto cosmico tipico dell'estate, ho trovato un telefilm che malvagio non è. Si tratta di Parenthood. In realtà non è neanche troppo entusiasmante, non ha niente a che vedere con l'amore sbocciato (e finito troppo presto, ahimè) per Pushing Daisies , ma ci si accontenta. In breve, è la storia della famiglia Braverman. Il capostipite Zeek è quanto di peggio ci si può aspettare da un capo famiglia e non c'è da meravigliarsi se i suoi figli sono tutti intenti a combattere con una qualche nevrosi. Sua moglie è talmente anonima che neanche ricordo il nome e l'unica cosa degna di interesse per ora è che è pure cornuta. Poi ci sono i quattro figli: Adam, il maggiore, con una famiglia apparentemente felice ma con un enorme problema: un figlio con la sindrome di Asperger (un tipo di autismo) che mina l'equilibrio di tutti.; Sarah madre single sentimentalmente incasinata con due figli adolescenti, ancora più incasinati;

Cuori allo specchio

Bene, stavolta Gramellini non mi ha delusa. Il libro è una raccolta delle lettere a cui ha risposto durante gli anni della rubrica Cuori allo specchio , di cui, confesso, ignoravo l'esistenza. Mi è piaciuta molta la suddivisione per tematica, e mi sono piaciute altrettanto le risposte, sempre posate ma dirette e profonde. Ed è vero quanto scrive Gramellini all'inizio: a volte le storie che ci sembrano più distanti dalla nostra possono regalarci dei notevoli momenti di riflessione. Unica pecca: lette tutte di fila sono un pò pesanti, forse si gustano di più leggendole "a spizzichini".

L'eleganza del riccio

Prima perchè non lo trovavo mai in biblioteca, poi perchè mi era passato l'entusiasmo, insomma ho rimandato parecchio la lettura de L'eleganza del riccio . Tutto sommato potevo aspettare ancora.  E devo dire che dovrei leggere con più attenzione ciò che scrive Federica , e soprattutto ricordarmelo. Il suo post mi è infatti tornato in mente solo a lettura iniziata, proprio perchè quello che stavo pensando leggendo mi sapeva di già sentito. La prima parte è tremendamente noiosa, tanto che alcuni passaggi li ho proprio sorvolati. Le protagoniste risultano anche un pò antipatiche: una è una portinaia che ha da pagare lo scotto di essere intelligente e acculturata e manifesta astio verso i ricchi a ogni piè sospinto, l'altra è una ragazzina che sputa fango sui suoi simili (i ricchi, sempre loro) ma è più snob di loro stessi. Poi prevedibilmente le cose cambiano, si svelano, si chiariscono, acquistano un senso. Tutto prende un'altra (prevedibile) forma ma sicuramente miglior

Supersunto

Oh, non si direbbe, ma quando sei disoccupato hai meno tempo di quando lavoravi per cazzeggiare! Faccio un piccolo riassunto di questi giorni passati! * il 23 ho visto (sempre tramite le ampie vie dello scrocco) il nuovo spettacolo di Panariello. Devo dire che è stato parecchio divertente ma credevo di ridere di più. Sicuramente "come" ho visto lo show non ha favorito la possibilità di gustarselo al massimo. Eravamo incastrati tra un tipo un pò obeso che sedeva su metà della mia sedia, una che rideva a mò di ambulanza, uno che ripeteva ogni singola parola sul finale di una battuta e uno spilungone alto 6 metri piazzato dritto dritto ai miei occhi. * il tempo ha fatto sempre schifo (e l'ho già detto, ma lo ripeto!) ma il week-end stavolta è stato clemente * giovedì scorso ho visto questi ragazzi qua . Oh, non credevo ma mi sono piaciuti proprio tanto! Ero scettica perchè i Negramaro sono una band nuova e che mi piace parecchio e Giuliano non ha una voce tanto comu