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Visualizzazione dei post da dicembre, 2010

Buon anno!

Quest’anno, sempre per il povero computer rotto, ho saltato anche il classico giro di auguri di Natale. Da alcuni anni infatti, tranne pochi “eletti” che ricevono un biglietto postale e altri pochissimi “retrogradi” che non si sono ancora convertiti all’uso di internet e mi costringono a spendere 12 cent del mio credito telefonico, i miei amici ricevono sempre gli auguri via web. Quest’anno ho abortito il pensiero di fare auguri più personalizzati, ho tentato di taggare su facebook su una foto “d’auguri” tutti quelli che secondo me lo meritavano ma a metà ho rinunciato nell’impresa perché dal cellulare la procedura è davvero pesante. Mi spiace se qualcuno se l’è presa, ma tutto sommato mi sono impegnata a rispondere a chi me li aveva fatti. Ora posso rifarmi, facendo gli auguri a tutti, ma NON proprio a tutti, per un 2011 fortunato e felice, pieno di sogni e desideri realizzati. Per chi dico io invece auguro un 2011 da passare interamente sul cesso, in preda ad attacchi di colite spast

Fate tutti come Erode

Ho appena sentito al tg una notizia che mi ha lasciato di sasso. Diciamo meglio. Di merda. Riporto il fatto: in un ospedale di Milano hanno deciso di premiare con 3000 € in più all’anno i 70 infermi che si lavano meglio le mani, puntando l’attenzione maggiormente sulla terapia intensiva neonatale. Ecco una delle tante risposte alla domanda “Perché in Italia vanno male le cose?”. Perché si ragiona all’incontrario, ecco perché. Premetto che la mia rabbia e il mio pensiero scaturiscono anche dal fatto che io son quasi 28 anni che caco in continuazione per colpa di una qualche troia di infermiera che non si lavava le mani. Quindi ecco, diciamo che porto un pelino di rancore verso la categoria. Comunque… ma che discorso è??? Cioè: tu premi delle persone, buttando nel cesso 3000€*70=210.000€, che vengono già pagate per fare un certo lavoro affinché lo facciano come in realtà dovrebbero fare di norma. Non mi torna. Siamo con l’acqua alla gola nella sanità e butti 210.000 € così. Diciamo megli

L'ultimo meme dell'anno

A 13 anni cosa volevi fare?   La guida turistica o qualcosa del genere, per viaggiare. Poi ho scelto di fare la psicologa e ho viaggiato anche di più. Ma in posti più brutti. Nel migliore dei mondi possibili dovrebbe essere abolita la parola..? Il contrario di rispetto. Il rispetto dovrebbe essere alla base di tutto. Se la tua vita fosse un film quale sarebbe il tuo regista? Sono un po’ ignorante in materia di registi, diciamo i Manetti Bros. Mi piace il loro stile tragicomico e caricaturale. Credo sarebbe adatto alla mia vita. All'inferno ti obbligano a  leggere sempre un libro: quale? Presumo uno dei tanti letti al liceo, uno qualsiasi. Il genere era “Fontamara”, “Cristo si è fermato a Eboli”, & co. Hai il potere assoluto per un giorno: la prima cosa che fai? Faccio sparire TUTTA  la classe politica italiana e quella sponda di elettori. Una cosa che non hai mai capito della gente?  La volontà di fare del male gratuitamente. Come ti immagini il paradiso? Un posto senza ro

Sto tornando (forse) (speriamo)

Sembra un luogo comune ma è proprio vero che si apprezza veramente il valore delle cose, o delle persone, quando esse vengono a mancare. Nella mia immensa consapevolezza che una grande fetta della mia vita è legata indissolubilmente al mio portatile (e alla possibilità di collegarlo a internet) non avevo mai fatto realmente i conti con cosa poteva succedere se si fosse messo a scioperare. E no, non fate quelle facce. Volenti o nolenti la tecnologia fa ormai parte delle nostre vite, più di quanto forse si riesce a immaginare. A me è venuta a mancare proprio nel momento in cui mi ero decisa, dopo oltre un anno, a usarla in maniera utile, tra ricerca di un nuovo lavoro e preparazione dell’esame di stato. Quindi mi sono girate doppiamente le balle. E poi, vabbè, c’è il cazzeggio. Innanzitutto meno male, MENO MALE, che ho il cellulare che alla meno peggio mi consente di navigare su internet anche senza computer. Altrimenti sarebbe stata veramente dura. Ormai, almeno per me, internet è diven

meme e cinema

Questo meme è girato su blog e facebook qualche giorno fà, proprio quando sono rimasta senza pc. Bene, così con la scusa di scriverne un pezzettino al giorno, ho avuto più tempo per pensarci! Perché... Non è un'impresa da poco trovare i 15 film più significativi. Ci ho provato ed ecco cosa ne esce: 1-IL PICCOLO DIAVOLO. Questo vale per tre. Infatti, insieme a Non ci resta che piangere e Il mostro, è il film che ho rivisto veramente fino a consumare la videocassetta. Ognuno avrebbe il suo motivo per essere il portabandiera di questo terzetto. Il piccolo diavolo l'ho scelto per l'insuperabile mimica di Walter Mattau. 2-L'UOMO CHE SUSSURRAVA AI CAVALLI. Ho letto varie recenzioni che lo definivano "un polpettone per signore". Io sarà che avevo più o meno l'età della protagonista, ma sono rimasta colpita dall'intensità della storia e di quella pet-therapy sui generis. 3-LA SPADA NELLA ROCCIA. Al contrario della maggioranza delle mie coetanee non ho una gran

Regalo

Bene. Benissimo. Aspettavo con ansia domani per collegarmi dal computer, scrivere un post lunghissimo, chiedere scusa per non aver fatto il consueto post di auguri natalizi con tanto di menu, finire il meme dei film e farne altri mille e recuperare il tempo perduto a inebetirmi su facebook. Niente. Il mio computer ha detto no. Che bel regalo di Natale il computer da buttare!

Quasi quasi mi faccio uno shampoo

Riprendo un verso di una canzone di Giorgio Gaber per descrivere il mio inizio giornata. Mi alzo dal letto infreddolita, mi infilo il mio vestaglione di pile, ciabatto fino alla cucina, faccio paura a Bernacca (lei che è una persona tanto sensibile ha motivato il suo urlo dicendo che non mi aveva sentita entrare, io so che è stata la mia faccia a inorridirla) e inizio a preparare la colazione. Metto il latte sul fuoco, carico la caffettiera, metto un bel cucchiaio di miele nella tazza. Il tutto intrattenendo un'amabile conversazione con Bernacca. Poi, presa da un momento di ilarità incontenibile, inizio a stropicciarmi e "splat", mi accorgo di aver spalmato del miele sui capelli. Continuo a ridere come un'idiota, mi sciacquo la ciocca incriminata e proseguo con le mie attività giornaliere. Solo dopo ore mi sono pettinata. Tanto rimanevo in casa a studiare... Ebbene, ora so c'è di peggio della cacca di piccione. E anche più appiccicoso dell'attack! (ahio)

Tutti titolano neve, io titolo merda.

Ufficializzo la notizia. Io odio la neve. Se in passato la trovavo perfino poetica, anzi, magica, oggi la trovo più malevola di uno stormo di piccioni con la dissenteria. Credevo che il peggio della giornata (venerdì 17, nota bene) fosse stato il viaggio dall'ufficio a casa con la strada bianca bianca e i fiocchi grandi come albicocche. Credo che per chi è abituato non fosse niente di che, ma io sono una donna di mare, nel mio sangue scorre salmastro non ghiaccio! E fondamentalmente era la prima volta che guidavo sulla neve. Ma non è niente al confronto di quello che sta succedendo a mia mamma. Mia mamma è salita sul treno alle 14 e al momento è ancora a pisa in attesa di sapere se riparte o no. É senza mangiare e senza bere, non è vero niente che passano con coperte e cose calde, ha scarpinato da Campo di Marte e Santa Maria Novella perché non c'erano treni, bus o taxi che viaggiassero. Inutile dire l'ansia che ho addosso. Bel mi' luglio!

Regali di natale in anticipo

Dopo aver passato alcuni giorni abbacchiata perché quasi tutti gli amici blogger avevano "natalizzato" il template e io non potevo farlo per via del problema al computer, posso annunciare che anche io ho addobbato a festa le mie casucce. "IO" poi è una parola grossa perché il merito va in tutto e per tutto alla meravigliosa Serena (Sere palesati che non posso mettere il link!). La grafica è tutta farina del suo sacco e non ho parole per descrivere il piccolo piccione con il cappello da babbo natale! Poi, per i fortunelli che hanno la possibilità di accedere a L'altra ultima sporca meta e subirsi tutte le mie pippe mentali, ci sono 4 stupendi pinguini di Madagascar ad aspettarvi! Grazie Serena, quest'anno sei stata la prima a farmi un regalo! ^_^

Ora basta!

Sembrava quasi fatta. A fronte di altre 2 persone in aspettativa, mi era stato prospettato un allungamento di contratto (negativo) ma in full time (superpositivo). Ci avevo davvero sperato e creduto. Me lo meritavo, cazzo. Non mi meritavo, non più di altri, di trovare il lavoro appena finito il tirocinio. Ma a questo punto me la meritavo una gratificazione del genere. Una promozione, diciamo. Anche perché col part time da fuori-sede ci vado praticamente pari. E invece no. É andata che l'ultima proposta è solo il prolungamento. Niente soldini in più. Ho un lavoro che mi impegna come un full time, perché sono stata così cogliona da dichiararmi disponibile a qualsiasi orario, purché mi lasciassero il venerdì pomeriggio libero e così il mio orario è un'accozzaglia di ore che non mi permette di prendere nessun altro tipo di impegno. E ovvio, il venerdì lavoro 3 ore. Al pomeriggio. Ma ora basta. Ieri presa in contropiede ho detto che andava bene, anche se ho mostrato il mio scon

C'è da cambiare un tag

Riordinare i tag dei post è un'impresa titanica in cui non riuscirò mai. Vabbè non è la morte di nessuno. Mi dispiace solo per alcuni che poi risultano poco verosimili. Per esempio forse i post sui Cesaroni li avrò messi sotto l'etichetta "telefilm". Invece sarebbe più corretto metterli sotto "pubblicità". Solo stasera ho visto Pamela spiegare passo passo a Matilde come si usano le ecodosi Dash per fare il bucato, Marco sgranocchiare le Pringols e sempre Marco radersi con la schiuma Gilette. E non lo guardavo neanche troppo attentamente. Dire che questa serie mi sta cadendo di grazia è poco. E se tanto mi da tanto presto vedremo usare anche i Durex. Da Mimmo.

COME IN Vieni via con me

Vado via perché mi manca casa. Mi manca la mia stanza, il mio letto. Mi manca affacciarmi e vedere il mare. Resto perché ho già fatto tanti sacrifici. E chi ha fatto 30 non può non fare 31. Vado via perché i miei colleghi sono tremendi. Resto perché dove vai vai non cambia molto. Vado via perché sta per scoppiare una bomba. Resto perché voglio accendere la miccia. Vado via perché ci sono giornate in cui mi sento tanto tanto sola. Resto perché mi piacciono le persone che sto conoscendo qui. E poi devo aspettare che nasca la pupa di Saggia! *_* Vado via perché "mi manchi" "e allora vieni via". Resto perché ne abbiamo passate tante e passeremo anche questa. Siamo forti noi due!

Lucarelli racconta... Lunga trema!

Lucarelli come scrittore mi piace davvero un sacco. E non dimentichiamoci che ha creato Coliandro che, indipendentemente da quel gran pezzo di Coliandro che è Giampaolo Morelli, è un personaggio che trovo irresistibile. Tra l'altro poche settimane fa era a teatro qui a Faenza e ci sarei tanto voluta andare. Alla fine ho rinunciato perché avevo anche il corso, finivo tardi, dovevo fare le corse e addentrarmi da sola di notte in una zona che non conosco. E poi il ritorno sempre da sola... Dopo aver sentito Lucarelli... Non era il massimo del relax, diciamo! Ieri sera è stato il primo lunedì orfana da Vieni Via Con Me. Ma c'era Lucarelli racconta e speravo in un non dico degno sostituto ma insomma qualcosa dei genere. E poi sapevo che l'ospite della serata era Daniele Silvestri... Come potevo non guardarlo?? Il tema era la morte in carcere. Sono molto contraria alla santificazione di Cucchi perché non era un boy scout. Però non si può e non si deve morire così. Ebbene, ieri se

Meme libresco

Credo che di questo meme ne circolino tipo milleseicentotre versioni perchè su facebook, da dove è partito, mi sono venuti fuori dei numeri diversi, che vabbè che sono un pò rinco, ma i libri che leggo me li ricordo! Prendo la lista che ho trovato nel blog di Katiu . Pare infatti che la BBC abbia stilato un elenco di 100 libri che, in teoria, sono tra i più famosi e noti al mondo. Di questi, dice che al massimo ognuno di noi ne ha letti solo 6. In grassetto quelli letti  e in corsivo quelli iniziati e mai finiti (e mai finirò, presumo). 1 Orgoglio e Pregiudizio - Jane Austen 2 Il Signore degli Anelli - JRR Tolkien 3 Il Profeta - Kahlil Gibran 4 Harry Potter - JK Rowling 5 Se questo è un uomo - Primo Levi 6 La Bibbia 7 Cime Tempestose - Emily Bronte 8 1984 - George Orwell 9 I Promessi Sposi - Alessandro Manzoni 10 La Divina Commedia - Dante Alighieri 11 Piccole Donne - Louisa M Alcott 12 Lessico Familiare - Natalia Ginzburg 13 Comma 22 - Joseph Heller 14 L'opera completa di Shakespe

Coccole, piadine e friggi-friggi

In cucina sono una di quelle che tra i banchi di scuola  si definirebbe “è intelligente ma non si applica”. Se mi ci metto so fare piatti un pelo più elaborati dell’aglio oglio e peperoncino e la fettina alla piastra. Però raramente sono invogliata a fare lo “sforzo in più” quando mi metto ai fornelli. Il perché di questo rifiuto lo si può attribuire a tante cose, per prima cosa al fatto che spesso mettersi a cucinare pranzi e cene pantagruelici per una sola persona è un po’ deprimente, o almeno io lo trovo così. Però il vero e unico motivo è il mio trauma infantile, di cui spesso parlo ma che non ho ancora superato. Il FRIGGI FRIGGI.    Quel meraviglioso giocattolo che Babbo Natale non mi ha mai portato in dono. Ultimamente però la troppa mancanza di casa che sento mi spinge a coccolarmi un pochino, nei tempi e negli spazi. E nelle papille gustative. Cucinarmi qualcosa che non sia pasta al burro mi fa sembrare di non lasciarmi andare alla tristezza e all’inedia. Lo

Il piccione ha colpito

Questo post lo sto scrivendo dal cellulare. Avevo promesso al mio povero computer che lo avrei formattato per Natale perché non ne poteva proprio più. Oggi mi ha chiaramente fatto capire che ho aspettato decisamente troppo. :-(

Studenti picchiati

I mmagini già viste, ma rivisitate in chiave moderna. Ecco che cosa sono queste scene di studenti presi a manganellate.  Mia mamma "è come il 68". Io "mamma, questo non è il 68, fidati".  Mi viene solo da pensare IN CHE CONDIZIONI SIAM MESSI IN ITALIA PER RIDURCI COSì? Però.... Da quando ho saputo che un mio bisnonno è stato fascista mi spiego alcuni dei miei pensieri.  Per esempio, io quando vedo quelle piazze gremite di gente che "manifesta" mi incazzo. Ma mica solo gli studenti, anche i lavoratori. Li andrei a picchiare anche io. Sì, perchè io sono supersupersuper convinta che lì in mezzo ci sia qualcuno (anche più di qualcuno, direi) che ha fatto sì che si arrivasse a tutto questo . E con tutto questo intendo l'Italia di adesso. Oh, che sennò, quando senti parlare la gente, gira e rigira il voto al Silvio gliel'han dato in 20.  Ennò miei cari, o si inizia a credere alla teoria delle schede elettorali truccate oppure qui i conti non tornano, tra

Un altro motivo per amare Stefano Benni

Il mio amore per Benni cresce a ogni libro che leggo, Stranalandia a parte. Ho già divorato: Saltatempo, Barsport, Barsport duemila e Pane  e Tempesta. E l'ultimo: L'ultima lacrima. Questo è una raccolta di racconti che svelano i mostri sempre attuali della nostra società. I miei preferiti: - Papà va in tv, quanto mai realistico, basti pensari alla cornica mediatica che ha circondato il caso di Sara Scazzi - Fratello Bancomat, surreale e tenero - Un cattivo scolaro, anche qui ci sarebbe da ragionare, almeno su quanto la tv influisca sulla nostra istruzione - Lombricoitticoetica, semplicemente la verità sulla vita - L'inferno, in cui mi sono rispecchiata perchè fa un ritratto della società a partire dalla descrizione dei viaggiatori di un treno (quante volte l'ho fatto anche io!) - Il palazzo delle 9 meraviglie, che strappa un dolce sorriso dopo averti iniettato della curiosità morbosa - Caccia al fagiano, dove il fagiano cacciato è un extracomunitario, un vucumprà. Quan