Sono molte le volte che ho chiuso un'esperienza lavorativa. A volte era previsto, a volte no, a volte ho scelto io, a volte gli altri. Tutti vissuti differenti. Ma una cosa li ha accomunati ed è stata la sensazione di estraniamento provata alla fine. Una fine che era come improvvisa e destabilizzante. Anche quando mi ripetevo ossessivamente che erano gli ultimi giorni. Anche quando l'avevo deciso io. Forse tutto dipendeva dal fatto che in un modo o nell'altro ero io ad andare via, ma il lavoro che lasciavo non moriva con me. C'era qualcun altro che sarebbe andato al posto mio e tutto fino alla fine scorreva nella piena normalità. Stavolta è impossibile non accorgersi della fine imminente. I turisti se ne sono quasi andati tutti, il lavoro è ridotto della metà della metà e anche molti dello staff se ne sono già andati. Per farla in breve: c'è il deserto. E si capisce che siamo alla fine. Veramente molto sospirata, perché sono stanca. Ma pur sempre una fine è. E ...
... Nata sotto il segno del piccione.