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Visualizzazione dei post da settembre, 2019

Saturday for future

Visualizza questo post su Instagram A #scuola luci spente per il #fridayforfuture #climatechange #climatestrike #miilluminodimeno #lucispente #27settembre #globalstrikeforfuture Un post condiviso da Icaro - Diversamente Occupata (@diversamenteoccupata.blog) in data: 27 Set 2019 alle ore 12:47 PDT Delle poche cose che riesco ad apprezzare dell'essere diversamente occupata quella migliore è il riuscire a vedere il mondo da punti di vista sempre nuovi. Di brutto c'è che il più delle volte quel che vedo non mi piace. Senza entrare nel perché e del percome adesso non lavori più al villaggio (poi vi racconterò) e sul cosa pensi io della faccenda Greta Thunberg vi posso dire che ieri a scuola è stato osservato un rigoroso risparmio energetico. Che, fra l'altro, mi ha favorito una sonnolenza inaffrontabile, con quella penombra. Tutto sentito, viva l'ambiente, abbasso il riscaldamento globale. Bene. Poi arrivo a s

Dal letame nascono i fior!

Fonte: linofusco.com "Sei stata una dei personaggi fondamentali di questa permanenza". "Anche te per me". E ci siamo abbracciati. Io che non sono una grande fan del contatto fisico l'ho abbracciato forte. È partito il ragazzo con cui ho più legato questa estate. Eppure non abbiamo passato ore e ore insieme, il mio lavoro non me lo consente. Sono bastati pochi minuti al giorno e forse queste "famigerate" affinità elettive che fanno incontrare da vicino le persone. Incontrare le anime intendo. Non so come lo abbia capito ma mi ha regalato un portafortuna, ora che ne ho veramente tanto bisogno. E mi ha regalato sempre un sorriso, anche da lontano. E di quello sì che ne ho avuto bisogno. Due settimane fa invece avevo salutato il mio collega preferito. Un ragazzino che mi ricordava i cuccioli di cane, quelli grandi che giocano scomposti. A lavorare non era granché ma umanamente un tesoro. Non ha mai mancato di affacciarsi alla mia postazione, per un s

Le faremo sapere

Qualche giorno fa scherzavamo con degli amici e, tra una battuta e l'altra, è uscito un "le faremo sapere", ormai universalmente riconosciuta come tipica frase di rifiuto. In un mondo in cui siamo sempre di più a cercare lavoro e le aziende ricevono tantissimi curriculum e fanno diverse selezioni, sembra però essere diventata la prassi il non fare sapere e il dover dedurre la risposta dal silenzio. Personalmente non ci ero mai passata e, anzi, in uno dei miei tanti lavori sono stata io l'addetta alla scrittura della mail di rito: bel curriculum, le faremo sapere se servirà. Ci tenevano, per educazione e per rispetto della persona che cercava lavoro. Non so se sia stato il karma a questo punto. Ma ho passato delle giornate intere con gli occhi appiccicati al telefono nella speranza di una telefonata o quando meno di una mail. E se i primi giorni nutrivo speranza di aver ottenuto il lavoro, man mano la speranza si è affievolita. Lasciando il posto al desiderio di u