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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Giornate tipo

La sensazione che le giornate siano tutte uguali. Il rimanere in pigiama tutto il giorno. O, quando è grassa, togliere il pigiama per mettere la tuta. Uscire solo per fare la spesa. E anche per quella, con moderazione. Scombinare tutti i ritmi sonno veglia, anche se ti sei imposto di svegliarti presto e fare una vita regolare. Poi però ti prende l'inedia e vai a letto tardi, magari dormi male, con mille pensieri. Controllare via via il telefono, o la mail, in attesa di una bella notizia. Ma niente. Ridurre la vita sociale perché non si può uscire ogni sera per locali a farsi l'aperitivo. Mandare a fanculo col pensiero tutti quei post sul mantenere la positività, l'ottimismo e la speranza. Perché all'inizio sì, ma dopo tanto tempo uno cede... No, non sto descrivendo la quarantena. Questo è un normale stralcio di vita di un disoccupato.

Pop corn

Oggi a merenda ho fatto i pop corn. Quelli veri, che si scoppiano nella pentola. E non perché ho le fregole da quarantena ma perché ogni tanto mi piace fare i pop corn. E allora ho pensato a una delle mie bimbe che veniva a chiedermi il disinfettante perché si era bruciata un dito facendo i pop corn da sola a casa con la sorella. Che poi era anche un po' una scusa per uscire dalla classe e venire a fare due chiacchiere con noi. E poi una volta avevamo scherzato perché il mio collega diceva che dovevo tagliarmi un dito io per regalarlo alla bimba, per farla ridere. E l'ho fatta ridere pure io perché qualche giorno dopo me lo sono tagliato davvero un dito. Sono andata a lavoro con una grossa fasciatura e ho detto alla bimba "guarda, collega ci ha provato davvero a tagliarmi un dito per regalarlo a te!". C'era anche la sorella che rideva, anche se non sapeva tutta la storia. La sorella è una delle mie preferite, perché mi racconta tutti i gossip della sua class

Andrà tutto bene (?)

Non è tanto la quarantena che mi ha spinto a scrivere. Per ora non l'ho patita granché. Per il tempo da impegnare dico. Soffro invece perché ho una situazione complicata in famiglia in questo momento e la mia vicinanza sarebbe un grande aiuto e invece no. Non si può. Dannato virus. Spero che si accontenti di questo. Di rendere ancora più difficile quello che già sarebbe stato critico. lo spero, lo spero davvero tanto... Mi sembra già sufficiente così. È che forse questo spazio inizia a mancarmi ma la mancanza mi resta ogni volta soffocata da un pensiero più grande, più scuro, più negativo. Ci riprovo. Provo a tornare. Avevo già iniziato, qualche giorno fa, prima che tutto precipitasse, a scrivere un post. Era un po' acido, era un po' antipatico. Ora non è il momento. È il momento di sperare. Voi tutti invece come state?