Stai a vedere che a forza di stare coi matti (e non intendo con i pazienti) sto impazzendo anche io.
Tralasciamo il solito pippone in cui mi chiedo (ormai quotidianamente) cosa possa essere successo in così poco tempo da trasformare la sede da tirocinio perfetta a un posto da cui fuggire il più rapidamente possibile. Non mi do pace, ma conoscendo la mia storia (e il mio piccione scacazzone) non poteva essere tutto così idilliaco e perfetto no?
Comunque, stamani sono passata dalla tranquillità alla rabbia alla risata convulsiva in meno di mezza giornata. Il che non è proprio proprio normale.
All’inizio ero abbastanza tranquilla, avevo in programma di fare delle cosine nuove (ovviamente senza supporto di nessuno!) e mi aspettava una delle mie pazienti preferite. Poi ho chiamato la mia futura tutor, per concordare la solita trafila burocratica dei documenti per iniziare, e mi ha accolto con uno “ciaaaaao” che avrebbe messo di buonumore anche un morto. Poi mi ha rovinato il momento la mia attuale tutor. Non ho voglia di parlarne, però diciamo che, a fronte dei fatti che ci sta trascurando, ha trovato il modo di farci passare dalla parte del torto. Questo sì che è un colpo basso, peggio, molto peggio, di non avermi avvisato dell’arrivo di una nuova tirocinante. Ma non mi faccio abbattere, il tempo è poco e io ho la coscienza a posto. Ed è questo l’importante.
Il tempo di arrivare a casa e…
Dovevamo aspettare il prete per la benedizione, cosa di cui io avrei fatto volentieri a meno, per poi andare a fare spesa. Però Bernacca ci teneva e allora abbiamo fatto l’appostamento insieme. Al primo movimento avvertito nelle scale condominiali siamo schizzate fuori come due invasate, e abbiamo visto un prete che usciva dalla casa della nostra vicina di pianerottolo. Ma un prete-prete, con la tonaca nera e il cappello alla don Peppone. E Bernacca…. “Scusi, lei è il prete???”
E già la figura era fatta, e ci scappava già la risolina. Ma c’ha pensato don Peppone a farci scoppiare in un attacco di risata incontrollabile. Ci risponde: "sì, ma non sono per la benedizione, sono venuto a trovare la signora C. per la benedizione viene un altro, uno più giovane, che è anche meglio. Bene, bene”. Risatina maligna e se ne va.
MA COSA CI DOBBIAMO FARE COL PRETE GIOVANE????
PS: Non vi dico quando è arrivato il pretino giovane… avevamo ancora la risolina, abbiamo tenuto la testa bassa bassa senza guardarci per evitare di ridere a crepapelle e durante il padre nostro ho finto un attacco di tosse perché non ce la potevo fare!!! quando è andato via ho detto a Bernacca "oh, non avevo mai fatto una benedizione così divertente" e lei "perchè non l'avevi mai fatta con me!"... quella donna è un mito!!!
#3 Serena
RispondiEliminaNon ci posso credere!! "Scusi ma lei è il prete?" Troppo forte!! Io non ce l'avrei mica fatta a non ridere in faccia a quello che poi è venuto a benedire! Ancora mi domando cosa intendesse l'altro con "poi arriva quello giovane"...mah! Queste 2 malintenzionate!
11 febbraio 2010 14:11
#2 Federica
però il piccione quando hai trovato la bernacca volava su altri cieli!!! sei proprio stata fortunata a trovare una persona così simpatica e con cui vai d'accordo!!
11 febbraio 2010 06:44
#1 Grissino
Non commento la mossa della tutor perché non conosco i dettagli.
Mah, il pretino poteva pure essere bono ma c'era un'alta probabilitá che fosse pure gay.