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Visualizzazione dei post da dicembre, 2011

Non tutto il male viene per nuocere

Il piccione ha colpito. Il 30 dicembre 2011 la nostra caldaia ha emesso gli ultimi rantoli. Periodo azzeccatissimo oserei dire. Ieri aveva dato i primi cenni di cedimento. Che consistevano nel fatto che appena mi sono infilata nella doccia l'acqua ha iniziato a venire gelata. Quindi il resto della serata è proseguito così: mi sono asciugata alla bell'e meglio e mi sono rivestita, ho preso vestiti, asciugamani, phone e mi sono trasferita a casa nuova per proseguire il lavaggio di me medesima. La casa non è ancora adibita ad una vita "normale" quindi, tra le varie, mancano mobili, oggetti e anche la tenda nella doccia. Il che significa che ho allagato tutta la stanza, che sono uscita tutta infreddolita e che, senza né specchio né spazzola, mi sono asciugata i capelli un pò a casaccio. Che dire. Il mio nuovo taglio ha dato un risultato interessante... Tutto sommato posso affermare che nella remota ipotesi che io partecipi a una festa in maschera per carnevale so gi

Il bambino con il pigiama a righe

Ieri sera, in un raro momento di lucidità dei programmatori televisivi, c'era qualcosa di interessante da vedere. E' infatti andato in onda il film Il bambino con il pigiama a righe . Quest'estate avevo letto il libro e mi era piaciuto davvero tanto. Soprattutto quello stridere tra il candore di Bruno, il piccolo protagonista, e il sapere cosa è successo realmente nei campi di concentramento. Il film mi è piaciuto, forse un pò meno del libro, e non perchè il film è fatto meno bene, ma perchè era realmente difficile rendere in immagini la poesia del libro. Peraltro questo film capita a fagiolo, perchè al SC stiamo facendo una ricerca proprio su questi temi, e sicuramente ve ne parlerò meglio più in là. Anche perchè l'olocausto, e in generale tutto quello che è accaduto durante la seconda guerra mondiale è un argomento che ho sempre avuto a cuore. In ogni caso parlando con gli altri, ho scoperto una cosa AGGHIACCIANTE. Cioè, mi era già venuto il sospetto visionando alcun

Voltando pagina

Non è mia abitudine tirare le somme dell'anno trascorso quando ci si avvicina alla fine. Neanche più di tanto fare buoni propositi per quello venturo. Anche se sembra che non se ne possa fare a meno! L'altro giorno sono stata 10 minuti con la radio accessa, saltando da un canale all'altro, e non c'era posto dove non parlassero di buoni propositi! Ora come ora mi da anche un pò fastidio. Questo 2011 non è stato particolarmente positivo, i cambiamenti sono stati tanti e ancora devo trovare l'equilibrio, che dubito arriverà a breve. Bernacca mi aveva predetto, vedendomi simile a lei, che sarebbe arrivato il giorno in cui non avrei sopportato più niente. Temo di essere arrivata a quel giorno, un giorno in cui confluiscono 8 anni di rinunce, di incomprensioni, di ostacoli esterni, di scelte forzate, di fatica, di lontanza. E poi ci mettiamo 10 anni di impegno costante, di ulteriori rinunce, di ulteriore fatica, che non hanno portato quello che avrebbero dovuto (e siamo i

O cipressetti, cipressetti miei!

A Natale è tradizione rimanere a casa a mangiare, a giocare a tombola, a mangiare, a parlare coi parenti, a mangiare. Natalino, forse perché già notevolmente sazi dal giorno prima, è giornata di avanzi e di "girate". Ci si muove insomma, si passeggia per fare posto al cenone del 31. Ieri siamo stati a Bolgheri , terra amata dal poeta Giosuè Carducci. Passando dal viale di San Guido , conosciuto perché i suoi cipressi sono i protagonisti di una delle sue poesie più famose , ho ricordato alcune delle mie gite scolastiche. La gita al viale e al cimitero della Nonna Lucia era sicuramente un must. Poi non dimentichiamoci che la nostra è la tipica vegetazione di macchia mediterranea. Quindi, armati di pazienza e libri pesanti per raccogliere ed essiccare le foglie di ogni specie: il pino marittimo, il lentisco, il cisto femmina e il cisto villoso. Ma soprattutto la Terra d'Etruria . Penso che abbiamo visitato più volte noi l'acropoli di Populonia che gli etruschi

E vabbè, buon Natale va'!

Lo spirito natalizio l'ho aspettato invano. Ho perfino dimenticato di inviare i miei soliti bigliettini e ho comprato i pochi regali senza voglia. Non mi godrò nemmeno la mangiata perchè anche se non sono celiaca ho diversi problemucci lo stesso, quindi posso mangiare poco e di quel poco non mi ci va niente. A conti fatti... Vi auguro un Natale migliore del mio.

Propositi natalizi

A Natale si è tutti più buoni, o almeno così si dice... Io non voglio essere più buona.  Io voglio essere più stronza. Che dopo anni di bontà francamente MI SONO ROTTA LE BALLE.

Ma allora sei te!

Questo è quello che mi dice la mia amica A. quando le racconto le mie disavventure con le parrucchiere. E non escludo che abbia ragione. Innanzitutto, essendo figlia di un barbiere, non riesco a capire perché per il solito trattamento che faceva il mio babbo debba pagare del doppio. Spesso non ci mettono più di 10 minuti a fare tutto il lavoro e ti partono più di 30 € dalle tasche. Tra l'altro io con quella metà di cui sopra ho fatto una vita più che dignitosa, quindi ecco, mi girano assai. Poi, ho i capelli lisci lisci ma indomiti come il peggiore riccio, e senza il pregio del riccio che se li metti un pò spettinati hanno il suo perchè e si mimetizzano in un taglio trendy. Tutto ciò per dirvi che stamani sono andata a tagliarmi i capelli. La mattinata è partita benissimo perchè credevo di aver preso l'appuntamento nel posto X e invece ho scoperto che nel giro di 5 metri sulla stessa via c'è anche il posto Y e l'appuntamento l'avevo preso lì. Ovviamente avevo scelto

Non vi conviene far arrabbiare il Gatto

In due abbiamo quasi 70 anni ma la verità è che le uniche volte che andiamo al cinema è per vedere un cartone animato. La prossima volta sarà per Madagascar 3, che abbiamo visto il trailer e c'è perfino la torre di Pisa, non possiamo certo perdercelo! Stavolta è toccato al Gatto con gli Stivali, personaggio della saga di Shrek che ha avuto un successo tale per cui è stato creato un film solo per lui. A parte il fatto che la donnina che strappa i biglietti all'ingresso pensava che avessimo sbagliato sala e forse dovremmo affittarci un ragazzetto "da accompagnare"... Il film è davvero molto carino. Ci sono diverse citazioni divertenti e un bel mescolone di fiabe (un'ottima occasione per fare un ripasso!), ci sono i classici valori da cartone disney ma con il pepe della dreamworks. E ci sono gli occhioni del Gatto, che da soli valgono tutti i 10 € del biglietto e il mal di testa del post 3D.

I botti di Natale

Niente, quest'anno il Natale non vuole proprio saperne di fare breccia nel mio cuore inaridito. C'è riuscito, ma un attimo soltanto, quando mi sono ritrovata in Piazza Maggiore a Bologna, davanti a quell'albero addobbato a festa. Ma i pensieri, l'ansia e lo stress hanno cancellato subito tutto. Ieri ho anche fatto l'albero a casa. Mia mamma dopo ha anche fatto il presepe in un angolino, infilandoci tutte le statuine che abbiamo. Una densità di popolazione che nemmeno in Cina. Ma per farvi capire l'antifona, appena accese le lucine, PAM, uno schianto tra le mie mani. L'antinatale sono io!

E vai con la giornata piccionata!

Se per il lavoro del censimento mi avessero dato un euro a madonna* tirata perchè il sito non funziona come si deve avevo i miliardi. (*Tirare madonne non significa necessariamente la bestemmia, è più una macedonia di parolacce, ecco).

Cercasi culo, anche usato ma funzionante

Non l'avevo detto per scaramanzia, ma ho già iniziato le prove dell'esame di stato. La prima l'ho inaspettatamente superata, proprio per il rotto della cuffia. Ma mica perché non mi ero preparata. Ma perché è uscita quella domanda che dicevo "speriamo che non era quell'argomento perché lo so poco e male, troppo specifico e con poco materiale". Però, povera sciocca, ci ero andata anche con ostentato ottimismo "mica posso avere sempre sfiga, potrebbe anche uscire una domanda che so". Infatti. Però ero uscita anche tranquilla perché avevo fatto il massimo che potevo fare e potevo incolpare solo la sfortuna. Oggi ho dato la seconda prova. Si è riproposta la stessa scena: su tante cose che sapevo sviluppare con sicurezza mi sono trovata a dover scegliere su due argomenti che sapevo poco entrambi. Alla fine credo di aver scelto male, e nel male ho gestito male il tempo e le cose da inserire. Risultato: questo post di sfogo. Stavolta posso anche prendermel

Niente nuove, buone nuove

E' passato più di un mese dall'inizio del servizio civile (d'ora in poi SC, che faccio prima!) e non ho praticamente scritto nulla al riguardo. E' che... non c'è nulla da dire! O quanto meno... niente di brutto. Mi trovo bene con i miei colleghi serviziocivilisti e con quelli del servizio a cui sono affidata. "Capo" compreso. Mi piace quello che faccio. Certo, mica è il lavoro e l'ambiente perfetto ma sono contenta. Faccio gli scongiuri, che non fanno mai male, ma potrebbe essere anche una sorta di contrappasso al contrario, dopo i mesi umanamente infernali del mio ex lavoro. Almeno ora, tiro un pò il fiato. E speriamo che possa continuare a non scrivere niente perchè... niente nuove, buone nuove!

E quando...

E quando tua mamma (quinta elementare) ti suggerisce la risposta da studiare per la prova dell'Esame, capisci quanto, per 8 lunghi anni, tu abbia sfrantugiato l'anima a tutti quelli che ti circondano...

Facciamo finta che sia vero

E' vero che non ne ho mai parlato granchè e magari lo ascolto anche poco, ma Adriano Celentano è certamente uno dei miei preferiti. Preferivo il Celentano di qualche anno fa, ma è anche vero che ha più di 70 anni e non poteva restare "il molleggiato" per sempre. Non dimentichiamo comunque che nella mia preadolescenza, nella fase di acquisizione dell'identità e nel desiderio di unicità e di non conformarmi al gruppo (notare come ho imparato bene la lezioncina!), ho ascoltato tantissimo Celentano. Mentre tutti gli altri scoprivano il Tranki Funky (non lo so neanche scrivere) e gli Articolo31, io ascoltavo musica degli anni 60. Adesso è uscito il nuovo disco: Facciamo finta che sia vero , ricco di collaborazioni illustri che rendono l'album una piccola perla. Ieri sera l'ho ascoltato, anzi direi assaggiato, e ho già individuato le migliori, secondo me. Alcune probabilmente hanno bisogno di un maggiore ascolto, e più avanti magari vi saprò dire se ho cambiato ide

Caldo Nataaal

Diciamo che tra lo stress, le cose da fare e il cinismo che si sta insediando nel mio essere, quest'anno sento men che meno il Natale.  E poi, diciamocelo, fa un caldo porco, e l'atmosfera è più da A-A-bbronzatissima piuttosto che da Jingle Bells. Oggi in molte case è tradizione fare l'albero, in casa mia è tradizione pensare di farlo intorno all'8 e poi ridursi a farlo il 20 quando va bene. Dovrei natalizzare il blog, anche se è da poco che ho ritrovato una foto che mi piaceva e sono riuscita a renderla come sfondo. Chissà, non è escluso che lo addobbi un pochetto. Intanto sogno un'altra festa, il mio compleanno, giorno in cui vedrò scadere il contratto per il Censimento e mi toglierò finalmente questo "petardo dal culo". Tanto per parlare per metafore!

Lacrime e sangue

Sarò anche cinica ma secondo me la Fornero in realtà s'era rinchiusa un dito in un cassetto. Non ci credo a questa commozione. Gli unici che dovranno piangere siamo noi.

Dolly

Continuo a chiedermi quando crollerò. E come è possibile che riesca a tenere in piedi così "tante" cose. Mi sembra di essere uno di quei giocolieri che fa roteare per aria le palline, solo che per le mani io ho i piatti del servito buono e ho il terrore di rompere qualcosa. Mi viene da ridere perché non avevo voluto dare l'esame prima perché col lavoro di prima non riuscivo. Sono sempre stata della parrocchia "riesco a fare solo una cosa per volta". Bene, ora ho due lavori e, siccome non c'è due senza tre, si sta aggiungendo l'idea di un'associazione tra i miei colleghi del SC. Tanto perché mi mancano le cose da fare. Per carità, non voglio lamentarmi. Intanto per rispetto di chi non è riuscito a trovare "niente da fare" e, collegato a questo, perché sto decisamente meglio ora di quando non avevo lavoro. Anche se di un vero lavoro non si tratta. Mi ci vorrebbe un clone, ma visto che non posso, cercherò di far quadrare tutto lo stesso!

Un anno e mezzo

Allora è deciso, inutile rimandare l'inevitabile. C'è da decidere solo quando e soprattutto dove. Devo andare dalla parrucchiera.