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Visualizzazione dei post da ottobre, 2009
Aaaaaah! Mi ci voleva una giornata relax, sono davvero stanca. Che poi se uno ci pensa, alla fine il mio "lavoro" è solo per 4 giorni a settimana, 5 ore al giorno. Però forse quello che mi prosciuga di ogni energia è trovarmi ogni giorno di fronte a situazioni nuove e complesse, che io voglio assorbire al 100% per imparare il più possibile da questa esperienza. Come prova della mia stanchezza posso dire che ieri sera durante Don Matteo (una delle poche cose televisive che con gli anni non mi ha ancora annoiato e guardo molto volentieri) ho chiuso un attimino gli occhi, "tanto lo sento"... e mi sono svegliata che avevano già preso l'assassino! Stamattina mi sono svegliata presto, ma rilassata, ho fatto colazione, ho preso Cocìs (la mia bici) e siamo andati in piscina. Cioè, lei mi ha aspettato fuori. Mi sono fatta la mia bella oretta a mollo, sghignazzando per la voce dell'insegnante di acqua gym, palesemente gay, che starnazzava a un gruppo di vegliarde in

Aspettando Halloween

Per Halloween ho un programmino che per scaramanzia non dico, visto che non è certo al 100%. Però... SO PER CERTO CHE STANOTTE ACCADRà QUALCOSA DI TERRIBILE PER LE VIE FAENTINE. Qualcuno si aggirerà al buoi, con fare circospetto. Lo sguardo sconvolto ,i capelli arruffati. Avrà con sè un sacco enorme e ricolmo , non nero come forse ognuno si aspetta da questa storia macambra, bensì verde (ma che ce voi fà?! Nessuno è perfetto!!!). Lo depositerà accanto ad altri sacchi  facendo attenzione a non essere visto da nessuno e si dileguerà nella notte... ... .... ..... ...... Un omicidio?! Un traffico illegale di organi? Qualcosa di peggio???? Sì. Ebbene, mi devo sbarazzare di un qualche chilo di carta. Qui non ci sono cassonetti per la raccolta carta, per tutto il resto sì, ma quella della carta funziona "porta a porta". e non c'è altro che tu possa fare se non vuoi buttare tutto nell'indifferenziato. E lungi da me!!! Non sono ultrafissata però lo faccio volenti

L'arte di correre sotto la pioggia

Ormai è quasi passato un anno da quando Lucky è morto e onestamente non mi è passata per nulla. Mi sono riadattata ad una vita senza quell’amico peloso. Diciamo che più che abituata alla sua assenza, mi sono abituata a non pensare che non c’è. Il che ad occhio e croce è il mio modo di vivere i lutti. Solo che ogni sera che esco aprire la porta e guardare lì, dove fino allo scorso anno stava il suo lettino e aspettarsi, almeno per un millesimo di secondo, di trovarlo lì che alza la testa scocciato perché l’ho svegliato posso dire che non è tutta questa simpatia. Ricordo che dopo poco la sua morte presi in biblioteca Io e Marley , non immaginando che andava a finire come va a finire. E infatti, sebbene mi piacesse tanto, ai primi segni di scompenso, ho chiuso e riportato in tutta fretta, non sia mai mi fosse venuta di nuovo la tentazione di riprendere la lettura. Poi c’è stato Un amico come Henry , libro davvero bello soprattutto per la storia che c’è dietro, visto che si parla di autism

Paradossi #2 (e anche 3)

A volte mi sembra di essere io pazza , ma certo che se ne vede di roba strana! Per esempio. Io vorrei capire come mai sui treni i controllori multano certi turisti stranieri che mostrano orgogliosi il loro biglietto per poi scoprire che andava timbrato in quelle macchinette yellow sul track.  Ecco no, perchè preciserei inoltre che questi poveri disgraziati commettono un'infrazione senza rendersene conto, in buona fede diciamo, ma soprattutto si beccano una multa senza saperne propriamente il perchè, dato che i controllori nel 90% dei casi parlano un inglese a dir poco imbarazzante. Vorrei sapere questo perchè invece ci sono persone (senza far nomi, i rom) che bazzicano i treni con una frequenza da abbonato senza aver lo straccio di un biglietto e nessuno gli dice nulla, o al massimo vengono gentilmente invitati a scendere alla fermata dopo. Che poi a me me ne fregherebbe il giusto se non che ti infilano le mani in ogni dove (addosso e ma soprattutto sulle borse ) con la scusa di in

UP

Mi ci voleva un fine settimana così. Relax. Fabrizio. LA sagra della polenta. I posti nuovi da scoprire come se fossimo in vacanza. Le cenette. Tutto perfetto. Meravigliosamente perfetto. Se non fosse per un dettagliuccio che mi mandato in bestia. E' che noi "gente di paese" siamo assolutamente abituati male, forse con troppe poche regole. Per dire, Bagnomaria, quello di Panariello, a suo tempo lo vidi comodamente adagiata per le scale. E' che io ci avevo fatto la bocca. Uffa. Poi dice c'è la pirateria, ma per forza ! Per una volta che avevo decido di essere onesta (l'ultimo film di Adam Sandler visto al cinema è stato Big Daddy, più di 10 anni fà). Insomma, io volevo andare a vedere Funny People, lo aspettavo da mesi, e poi ero certa che non sarei riuscita a vederlo perchè tanto nella nostra mega multisala (con ben 2 sale!!!! ) non ci arriva un film decente. E invece botta di culo: viene Fabrizio a trovarmi e guarda caso al multisala di Faenza c'è! Dopo t

Quando il gioco si fa duro...

...i duri tirano fuori le coperte di lana, i maglioni pesanti, il piumino e perfino la mia vestagliona di pile che tanta ilarità ha destato nelle mie ex coinquiline (di tutte le case in cui sono capitata). Mi chiedo solamente: ma era davvero necessario tutto questo freddo? Se chiunque comandi il tempo si era scordato che era ottobre inoltrato e non agosto, non importava mandare il gelo tutto insieme... Ne facevamo volentieri a meno...

Sarà quello della Lola?

La cosa forte di trasferirsi in una nuova città è scoprire gli angoletti più carini, i negozi più particolari, quelli più convenienti (per una tirchia, anzo no, AVVEDUTA, come me ). Nei miei giri faentini ho scoperto proprio vicinissimo a casa mia un distributore di latte. FICHISSIMO!!! Un litro, un euro, più 20 cent di bottiglia.Il che non è così conveniente, perà una volta procurata la bottiglia (che ho fatto praticamente subito!) la cosa si fa risparmiosa e soprattutto gustosa! Il sapore è tutta un'altra cosa, non c'è dubbio. E poi mi fa tornare alla memoria quando ero piccola quando aspettavo il mio babbo che tornava dal lavoro e mi portava insieme a lui dal contadino a prendere il latte. Mi piaceva un sacco. C'erano le mucche, i cani, uno fortissimo che sapeva dare la zampa e fare il morto e anche se era grosso grosso non mi faceva paura. Lo adoravo. Alla fine smettemmo, un pò perchè si perdeva troppo tempo, un pò perchè le leggi si facevano troppo restrittive, per v

Poche parole che cambiano la giornata

Questa volta mi sono fatta pure la domenica a casa, perché c’era lo sciopero dei treni proprio domenica e non potevo salire (ringrazio Trinity per aver condiviso il suo odio per Trenitalia su face book altrimenti non lo avrei saputo!). Ieri sono rientrata al tirocinio nella più completa normalità, sono arrivata(trafelata!), ho smollato la borsa al piano di sotto, sono salita, ho salutato le ragazze, loro hanno salutato me e ho assistito al gruppo. Poi sono scesa, mi sono tramutata in “ombra della mia tutor” e poi ho partecipato come sempre alla riunione di staff. Però è successa una cosa. Premessa: la cosa che più mi sono chiesta in questi giorni è come mi vedono le ragazze. Sono la prima tirocinante che entra in quella struttura, non sono abituate a una presenza così strana . Una che sembra un operatore ma non lo è perché non può farle uscire, non può dare loro le sigarette, o i soldi, e non è nemmeno una psicologa vera, perché con lei non si fanno i colloqui. Però può rimanere lì in

Un motivo in più

Praticamente andò così: appena laureata iniziai a mandare curriculum a destra e a manca per trovare una sede per il tirocinio. Però con le ferie di mezzo non mi rispondeva nessuno e quei pochi che mi rispondevano mi dicevano di ricontattarli quando fosse tornato quello o quell'altro a fine agosto. Ho passato dei brutti quarti d'ora, pechè una cosa che odio è perdere tempo e se non avessi trovato una sede per settembre avrei dovuto perdere un sacco di mesi senza far nulla di utile e aspettare di ricominciare a marzo. Poi a fine luglio una telefonata (alle 18.30) per un colloquio per la mattina dopo in Romagna. Disperata spiego che io ho bisogno di un giorno di viaggio per arrivare là, che abito lontana e se perfavorevipregovisupplico potevano darmi un altro appuntamento. Mi dicono che mi terrano in considerazione eventualmente poi . Il venerdì dopo alle 19.30 altra telefonata. Mi volevano per il lunedì dopo alle 8! Ma il lunedì dopo era niente popò di meno che la mattina dopo il