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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

Storia di R.

Ho conosciuto R. alle superiori: non era il classico studente modello, ma era molto intelligente. Sapete quelli di cui i prof dicono "è bravo ma potrebbe fare di più"?. Ecco, R. era così perché preso da altro. Magari non ti faceva l'analisi del testo della poesia a pagina 46 ma ti leggeva 3 romanzi extra scolastici in una settimana.  Si è diplomato con il massimo dei voti e si è iscritto a una facoltà che ai tempi era emergente e "di moda" con la promessa di un lavoro sicuro dopo la laurea. Ha annusato che non sarebbe stato così molto presto e si è dato da fare perché "se magari si fosse laureato prima degli altri e si fosse specializzato con un master"...  Alla fine da superspecializzato, ingannato da chi lo doveva formare per un futuro radioso, è finito a fare il commesso-magazziniere. Alle (poche)  di classe l'ho visto cambiare tanto. Anche fisicamente, dallo stare sui libri e bersi birrini uno dietro l'altro a spostare chili e chili di merc

Tiktok

 Una cosa che uso dire, fra il serio e il faceto, è che facendo il mio vero lavoro (la psicologa) non avrei mai avuto la possibilità di conoscere così da vicino la psiche umana come mi è capitato lavorando al pubblico e adesso nelle scuole.  Quando lavoravo al villaggio, essendo un posto per famiglie, mi è capitato spesso di osservare abitudini e atteggiamenti di bambini e ragazzini. Ai tempi andava di moda una certa mossa di fortnite . Io non capivo: vedevo questi ragazzetti in gruppo, da soli, in fila per prendere il gelato, a bordo piscina, ovunque insomma, di punto in bianco sculettare e agitare le braccia. La prima volta ho pensato a qualche puntura di insetto. La seconda che fosse uno di quei giorni in cui le mosche sono parecchio appiccicose. Ma poi ho iniziato a farmi delle domande sul perché quei bambini sembrassero tarantolati. Per fortuna i tanti anni di studio hanno fruttato e sono riuscita a comprendere che era solo la moda di questo gioco. Il mio ruolo di osservatrice sil

Il Tuttofare

Qualche giorno fa hanno mandato su RaiUno Il Tuttofare . Sono rimasta incuriosita dal trailer e ho pensato "questo sta benissimo nella mia precarioteca". Poi sbirciando un po' online ho scoperto che il regista è Valerio Attanasio che ha collaborato a soggetto e sceneggiatura di Smetto quando voglio , film/trilogia che io ho letteralmente adorato. Per non parlare dei protagonisti: uno è Sergio Castellitto e non ha bisogno di presentazioni, l'altro lo abbiamo conosciuto  mentre introduceva inconsapevolmente il ricercatore Pietro Zinni al mondo delle smart drugs, proprio in Smetto quando voglio . Confesso che, anche a fronte di critiche positive e premi ricevuti, le aspettative erano altissime. E non è andata come speravo. La trama . Antonio fa il praticantato con la promessa di un regolare contratto presso lo stimato avvocato Bellastella. E con fare il praticantato si intende ovviamente prestarsi (e prostrarsi) in prima persona ai suoi mille vizi, compreso lo sposare l&

Retroroscopo 2020

 Se c'è una cosa del web che salvo di questi mesi di pandemia è la genialità di qualche meme/post che ha saputo ironizzare con intelligenza su questa condizione delirante che stiamo vivendo. Dal lievito introvabile da procurarsi dallo spacciatore all'asocialità forzata, ho letto battute veramente divertenti. Anche quelle sull'emanazione del segnale del 5G da parte dei vaccinati mi hanno fatto tanto ridere. Almeno fino a quando non ho parlato con qualcuno che ci crede veramente, allora mi è venuto un po' da piangere. Comunque, i meme che proprio non ho capito sono stati quelli su Paolo Fox.  Sarà che non seguo gli oroscopi e non so cosa avesse previsto (e toppato alla grande) per questo anno. Di certo per indovinare cosa sarebbe successo ci sarebbero voluti veramente dei poteri sovrannaturali. Tutto questo preambolo per un banale post di resoconto dell'anno appena passato?! Ebbene sì, visto che ho abbandonato per un po' la blogosfera mi sono autosabotata l'id