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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

I volontari dell'accoglienza

Come si suol dire, non sta bene parlare di sesso, religione e politica. Quindi lungi da me questa idea, anche se l'apparenza vi potrà dire il contrario.  La verità è mi è venuta voglia di raccontare le mie esperienze nel mirabolante mondo del volontariato leggendo un articolo in cui un nostro attuale ministro (indovina chi!) proponeva di abbassare il contributo dello Stato per i migranti da 35€ a persona a non ricordo quanto. Specificava che così le associazioni di finto volontariato avrebbero smesso di lucrarci. Ho subito detto che non sta bene parlare di politica, quindi non entrerò in dettagli. Dico solo che fa strano trovarsi d'accordo con persone con cui proprio non sembra di aver nulla in comune. Ecco sì, mettiamola così. Essendo stata un po' nell'ambiente della così detta accoglienza non ho vissuto solo le mie di esperienze, ma ho conosciuto, parlato, scambiato opinioni e racconti. Ricordo che nell'articolo si parlava di tagliare i corsi di italiano.

Il sociale

Prima di raccontare delle occupazioni molto diverse che mi sono ritrovata a fare, occorre una doverosa premessa. Verso la fine dei miei studi ho capito cosa volevo fare da grande  e per troppo tempo ho rincorso questa idea. Io nel valore della progettazione sociale ci credevo. Per un periodo troppo breve ho lavorato anche in un ambiente in cui si poteva usare la L maiuscola per definire il lavoro che si faceva. E non intendo solo come spirito, ma proprio come contratto. Poi il baratro . Il fatto è che il problema GIGANTE è a monte. Il sociale è affidato quando va bene a cooperative che fanno dei contratti ridicoli ai propri lavoratori, e quando va male alle associazioni di "volontariato". Ho lavorato a sufficienza per avere dei numeri con valore statistico e lo dico a gran voce. Nel volontariato, il più delle volte, nel migliore dei casi hai a che fare con una serie di dilettanti allo sbaraglio che provano a cimentarsi con attività e servizi che avrebbero bisogno invece

Libri e piccioni

Per i prossimi giorni avevo in mente tante cose, da una serie di post da sgrovigliare dalla mia mente e mettere giù sul blog, a un po' di giretti qua intorno, fino a una bella vacanza mangereccia. Figuriamoci se il piccione non colpiva e mi lasciava fare tutto in santa pace. Nulla di grave, ma i piani si sono fatti un filo più impicciati e casalinghi. Ho cercato quindi di convogliare le energie negative che mi stavano ammorbando nel fare le pulizie di casa. Utili per tenermi impegnata e per debellare un po' di polvere che giace lì probabilmente da prima del mio trasloco. Ad un certo punto, su uno scaffale troppo alto per meritare una più frequente attenzione, mia e del mio spolverino, ho rinvenuto un libricino che lì per lì non capivo nemmeno che cosa fosse. Poi ho sfogliato un po' le pagine e leggiucchiato qualche riga e mi sono ricordata. Me lo avevano regalato durante una visita ad un certo centro di reinserimento sociale, quando ancora lavoricchiavo nel mio campo

Il punto della situazione

Visualizzas questo post su Instagram #bracciarubateallagricoltura parte 2 #vitadablogger #diversamenteoccupata #vitaincampagna #me #myshadow Un post condiviso da Diversamente Occupata (@diversamente.occupata) in data: Ott 20, 2018 at 1:53 PDT Prendo spunto dal post di Moz per ricapitolare un po' la questione a vecchi e nuovi lettori. In fin dei conti sono una blogger da anni ma forse in pochi lo sanno! Quindi facciamo il punto... sperando che non ne esca un gran punto interrogativo! Vita privata Ho avuto un ragazzo, ormai mooolto ex, che si è rivelato un matto assoluto. Ma non per dire... Proprio mattomatto. Posso assicurare che per una che stava studiando per curarli i matti, ritrovarsene uno al fianco per anni non è stato semplice. Per dirne una, ho dovuto chiudere il mio vecchio blog proprio per non avere noie (o per meglio dire stalkeraggi). Per fortuna la vita ogni tanto gira a favore anche per chi nasce sotto i