Passa ai contenuti principali

Sesso in chiesa?!

Da giorni rimbalza su giornali e tg una notizia a dir poco sconvolgente: quella di un padre che ha tenuto per anni segregata la figlia, abusando di lei e facendogli fare addirittura dei figli. Sconvolgente, molto più della storia di Natasha Kampush, perché qui si tratta di una famiglia, insomma tua padre e tua madre sono quelli che ti dovrebbero proteggere e invece in quel caso sono quelli che le hanno fatto vivere l’inferno. Perché la madre dice di non essersi accorta di nulla, ma chi ci crede?! Non è umanamente pensabile secondo me. E’ una famiglia (se così si può dire) malata, dove tutti avevano un ruolo in quella tremenda follia.
Una notizia sconcertante certo, ma ieri ne ho letta una che è anche peggio, perché quello è il male che ha colpito una famiglia, mentre il resto è un problema ben più ampio e molto grave. Ero bellina seduta sul divano che sfogliavo il quotidiano e sulla prima pagina leggo: Sesso in chiesa e calci agli anziani. Cerco l’articolo e vedo che è un trafiletto messo in un contesto più ampio sul disagio giovanile che non riesco a leggere perché dovevo fare altre cose.
Ho letto l’articoletto in questione e mi ha scosso più della notizia del padre-mostro. Erano le lamentele di un parroco di Firenze del quartiere di Gavinana, dove ho abitato nei miei 4 anni universitari fiorentini e che è davvero un quartiere tranquillo e ben frequentato. Questo parroco aveva beccato sul fatto per ben due volte degli adolescenti (tra i 14 e i 16 anni) a far sesso sulle panche di chiesa! E la terza volta sono stati sorpresi da alcuni anziani raccolti in preghiera, che li hanno richiamati e per questo sono stati insultati e presi a calci. Ditemi voi se non è sconvolgente! Dei ragazzini di famiglie bene, in un quartiere che non è certo il Bronx… E’ assurdo. Ma io dico, ma non hai altri posti!? Io coi “piani alti” non ho un grande rapporto, non posso dire di crederci ma nemmeno di non crederci, per troppi e troppo personali motivi. Però cacchio, ma non si sentivano un tantino osservati (e non solo dal prete e dai fedeli lì raccolti)? E in ogni caso, credente o non credente, uno un luogo di culto lo dovrebbe comunque rispettare, non per il luogo in sé, ma per il rispetto per le persone che ci credono (rimane comunque un luogo pubblico, fosse stata anche la Coop). Queste persone però non lo sanno cos’è il rispetto. Perché uno che lo sa, oltre a non fare quello che hanno fatto, non avrebbero mai offeso o spintonato dei vecchietti. Guardate, io per esperienza so che i vecchietti fiorentini sono capaci veramente di farti desiderare di poterli lanciare dall’autobus in corsa. Però non li ho mai nemmeno mandati aff… quando ci stava benissimo.
Mentre leggevo speravo che fossero solo le parole di un prete astioso e represso che odia i ragazzini e che cerca notorietà. O almeno che avessero ingrandito le cose. Ma visto come stanno le cose, sicuramente non è così, e non mi stupirei di trovare su Youtube il video della “bravata”.
Ed è una cosa che non posso sentire quando viene detto “Eh… è la società”. La società la fanno le persone, non è un’entità astratta che si impadronisce delle nostre menti e ci fa fare cose stupide così. La società è fatta anche da quei genitori che dovevano insegnare il rispetto e i valori ai loro figli e che evidentemente non l’hanno fatto.
Ma a che punto siamo arrivati?! E soprattutto dove andremo a finire!?

Commenti

  1. uff uff, sempre la stessa risposta: ringrazia, la chiesa, la sinistra (troppo permissivista) e l'italianitá che tende a giustificare tutto.

    RispondiElimina
  2. non ho molto capito il tuo commento... '^^
    sai che politicamente la penso in modo diverso da te, cmq in effetti in certi casi mi verrebbe da ritirare fuori il manganello, ma mica per questi ragazzetti, ma per i genitori. non credo che poi siano problemi solo italiani. e poi non credo c'entri la fazione politica. la destra allora è stata al governo per molto tempo, però non è che in quei 5 anni queste cose non succedevano. boh, devo essere sincera. non vedo soluzioni

    RispondiElimina
  3. Da brividi, davvero. Oramai per questa generazione c'è davvero da chiederersi dove saltano fuori..

    RispondiElimina
  4. oramai siamo al degenero, purtroppo non c'è da stupirsi più di nulla credo.
    Il rispetto ragazzi cosi non lo conoscono e sono senza vergogna! Mi auguro che crescano migliori altrimenti siamo apposto!

    RispondiElimina
  5. Da dove dovremmo cominciare a cambiare, da dove dovrebbe partire l'input, come far capire ai ragazzi cosa è il rispetto, la nostra generazione cosa aveva di diverso dalla loro? Tante domande su cui continuo a riflettere ed a cui non riesco a trovare una risposta univoca tante ipotesi che forse sommate danno la vera risposta: genitori troppo impegnati e presi dal lavoro, ore passate davanti alle immagini crude della tv o davanti videogiochi alienanti, compagni di scuola che ti spronano ad osare altrimenti diventi lo zimbello della classe o vittima del bullismo...

    RispondiElimina
  6. Non so se il commento precedente ti è arrivato quindi mi appresto a riscriverlo.
    Mi domando quali sono le differenze tra la nostra e questa generazione? Rifletto da molto tempo senza trovare una risposta univoca solo molte ipotesi: i genitori meno presenti orientati sulla carriera, gli insegnanti troppo pochi ma al tempo stesso troppi, la tv con i suoi contenuti pericolosi, i videogiochi alienanti, gli amici che se non stai al passo ti schiacciano, il tempo che non basta mai per ascoltare gli altri.
    Una soluzione ci deve essere.

    RispondiElimina
  7. @luce era arrivato... e concordo. deve esserci.. ma sinceramente tutto sembra andare verso il peggio. ho visto un pezzettino di annozero e una madre a cui hanno ucciso il figlio delle teste rasate ha fatto delle osservazioni molto interessanti. e giuste. purtroppo.

    RispondiElimina
  8. Qui la politica non c'entra niente..bisogna fare dei passi indietro..vi rendete conto che a sti ragazzi oggi è consentito tutto? La scuola che dovrebbe formare oggi gli insegnanti hanno le mani legate perchè se solo alzano la voce vengono anche denunciati..quando io andavo a scuola la maestra usava la bacchetta e se non stavi zitto te la spezzava in testa..e credo che noi trentenni siamo venuti su bene..questi ragazzi sono fuori di testa, ragazze che fanno sesso già a 12-13 anni..ma stiamo scherzando? La colpa è tanta anche dei genitori!

    RispondiElimina
  9. ... ho appena sentito il tg che sta volta i tuoi compaesani acquisiti hanno fatto le cose in grande: sta volta nel duomo!

    che vergogna!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia ...

San Remo 2012

Ormai anche io seguo fedelmente San Remo ogni ann o, puntata per puntata. Dopo che per un pò di anni lo avevo evitato accuratamente, se non facendo lo zapping strettamente necessario per beccare quel paio di cantanti che mi interessavano.  E' che seguirlo in compagnia è tuuutta un'altra cosa! Quanto ho riso in questi due anni passati con Bernacca, roba da lacrime agli occhi! Quest'anno avevamo programmato da giorni una chat live su skype perchè lei non frequenta social network. Il piccione non ha perso occasione e ora il suo pc non funziona più. Però ci hanno pensato le mie amiche blogger a tenermi compagnia! E che compagnia!!! Come ho già detto quest'anno il Festival non mi è piaciuto e, in corso d'opera, non ho cambiato idea.  Trovo difficile scrivere delle cose che mi sono piaciute di più. Quest'anno quindi non ci saranno classifiche o votazioni, ma un bell'elenco di promossi e bocciati! Gianni Morandi . Rimandato a settembre : non l...