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La mia maglia rosa


Ieri è stata senz'altro una giornata impegnativa. Oltre ad avere il compito per l'ultimo laboratorio e il fatto di dover realizzare che ormai siamo alla fine di tante, troppe, cose, ho avuto il colloquio con la professoressa alla quale da tempo volevo chiedere la tesi. Avevo una fifa blu: paura di un rifiuto, paura di sentirmi dire che era un'idea del cavolo, paura che mi proponesse altro che non mi piaceva e non saper rifiutare... E poi lei è un pezzo grosso di facoltà, è una donna molto autorevole,oltre che molto in gamba, e mi mette un (bel) pò in soggezione. Ma nonostante questo ho prima affrontato un orale facoltativo con lei e ora questo passo enorme. E ne è valsa la pena. Perchè l'idea è stata ben accetta e lei molto disponibile e carina. Ora ho l'estate per vedere fino a che punto posso realizzarla e soprattutto per mobilitare le mie (scarse) risorse. Avrò bisogno di molto aiuto (Luce anche e soprattutto del tuo!) e sarà durissima. Perchè purtroppo conosco i miei polli, ma alla fine sono fiduciosa. Ho un pessimo ricordo della mia prima laurea (la triennale) e voglio scacciarla facendo un bel lavoro con questa, quella vera, quella seria. Mi sento piena di energie. Nonostante il periodo non proprio facile, non proprio tranquillo, almeno in quel campo le cose sembrano andare meglio.A fine lezione (per la verità sono scappata prima, ma oh, non potevo di nuovo perdermi l'evento!) mi sono precipitata a vedere l'arrivo del Giro d'Italia. Mi sono fermata a due passi dall'arrivo (e anche a voler andare a casa era impossibile, visto che era tutto bloccato dalla gente e dalle sbarre). Si vedeva poco, solo le teste che passavano veloci lì davanti. Sono rimasta un pò con il boccone amaro perchè avrei voluto vedere dal vivo Paolo Bettini, giusto perchè è delle mie parti, non perchè sia una sua tifosa sfegatata. Ma vabbè. So solo che è stato molto corretto perchè ha perso un pò lui per aiutare Visconti dopo la caduta per non fargli perdere la maglia rosa. E in effetti questo Visconti era messo malino; l'ho visto da molto vicino perchè senza saperlo io e la mia amica ci siamo messe accanto all'area interviste e sono venuti prima il vincitore della tappa (che non ricordo più come si chiama!) e poi Visconti, zoppicante, con diverse ferite, e un braccio mezzo bloccato. Mentre cercavo di non farmi schiacciare da un vecchio con tanto di impermiabile da maniaco, che s'era appoggiato pancia e tutto (e con tutto leggi pisello) addosso a me, mi sono messa a pensare che la vita è un pò come il Giro. Ci sono diverse tappe comuni a tutti, ma ognuno le affronta in modo diverso, ci sono i velocisti, gli scalatori, ognuno è portato per un certo tipo di percorso, ognuno è soggetto alle intemperie o alla sfiga, quando magari fori una ruota o cadi. Allora c'è chi si scoraggia, chi stinge i denti e spera, chi bara e chi molla perchè per un motivo o per un'altro non ce la fa. Ieri vedendo Visconti tutto sbucciato e dolorante mi sono un pò immedesimata. Ho avuto piccole grandi difficoltà in questi ultimi anni, a volte ho avuto un Bettini che mi aiutava ma spesso mi sono dovuta arrangiare da sola. E tappa dopo tappa sto mantendendo la mia maglia rosa, anche se con fatica.
PS: non ho capito perchè la danno, ma a me piace più quella ciclamino. Se dovessi sceglierei la preferirei, mica per altro, vale di sicuro meno, ma a me il rosino, se non sono abbronzata, sbatte.

Commenti

  1. Ma dai, pure CON TUTTO IL RESTO?
    :-D

    Il ciclismo non mi é mai piaciuto e ho idea che in quello moderno, come nel calcio, i dopati siano la maggioranza se non la totalitá.

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  2. sè... con tutto il resto! imbarazzantissimo guarda!
    per i dopati concordo, ma in certi momenti cerco di non pensarci, perchè lo sport, quello pulito sarebbe una gran cosa, anche solo per le emozioni che regala.

    RispondiElimina
  3. Visconti è un campione che milita nella squadra del campione del mondo.... un certo Paolo Bettini.... probabilmente sabato la perdederà la maglia... ma intanto ha dimostrato di essere un campione. Maria

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  4. viva la tua maglia rosa! che bello il momento in cui si chiede la tesi e quante emozioni e aspettative nasconde dietro... è un traguarod che si avvicina sempre di più!!!

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  5. in bocca al lupo per la relatrice, sceglila bene, mi raccomando! ;-)

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  6. In bocca al lupo per la preparazione della tesi!!!

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