Passa ai contenuti principali

Comunisti 1 - Decoder 0

Ieri è andata in onda l'ultima puntata di Vieni Via Con Me. Ascolti record come sempre.
Ma è poi vero che le coscienze italiane si stanno muovendo o è stato solo una ennesima moda? Che hanno guardato tutto perchè fa tanto intellettuale?
Io vorrei credere che sia vera la prima opzione, ma temo sia più verosimile la seconda.
Io l'ho guardato tutt'e quattro le puntate, interessata anche a conoscere meglio questo Saviano, di cui avevo tanto sentito parlare ma non ho letto Gomorra e non l'avevo molto seguito. Ebbene, questo "misterioso" Roberto Saviano mi ha convinto molto! I suoi monologhi sono stati appassionanti e molti sono stati anche pugni nello stomaco, come quello di ieri sera sul terremoto de L'aquila.
Non è stata tutta rose e fiori, diciamo così, ci sono stati punti della trasmissione che non ho condiviso, ospiti che non mi hanno lasciato granchè e discorsi che mi hanno appesantito.
Però è stata una trasmissione veramente intelligente ed è quindi certo al 100 % che non la rivedremo più. Non sia mai che il popolo pecoro poi si svegli per davvero e si inizi a chiedere se questi tizi che tanto han parlato in tv abbiano ragione.

E ora son tranquilla e chiacchero amabilmente di questa trasmissione televisiva come se niente fosse.
Ma ieri sera ho temuto il peggio e rischiato la crisi di nervi. Perchè?
Perchè???????????
Perchè per un caso furtuito o un complotto (anche qui, propendo per la seconda ipotesi) la Romagna sta passando al digitale proprio in questi giorni e ieri durante tutto il giorno è sparito il segnale di tutti i canali tranne Raiuno e Raidue. E ovviamente non era comparso il corrispettivo sul decoder. Un giramento di spiedi non indifferente, tanto più che in mattinata avevo anche saputo che sarebbe stato nuovamente ospite Daniele Silvestri. Mi ero attrezzata per far registrare tutto a mammà, per poi guardarlo a Natale quando scenderò a casa. Ma non mi riuscivo a dar per vinta, sicchè aggeggia aggeggia ho risintonizzato anche la tv e ho trovato un segnale alternativo di Raitre che mi ha permesso di vedere tutto Vieni via con me.
Gli ultimi rantoli dell'analogio e...della democrazia.

Commenti

  1. Come ho già detto da altre parti, il programma di Fazio-Saviano non l'ho guardato, nemmeno una puntata: che sia una delle poche italiane che l'ha fatto? ;)

    RispondiElimina
  2. fai come mia mamma quando sparisce il segnale: prenditela con gasparri! non risolve la situazione ma scarica il nervoso :)

    RispondiElimina
  3. @katiu: forse sì! :-)
    @federica: ora le cose vanno un pò meglio, ma me la prendo con gasparri lo stesso!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Diversamente titolati

Premessa numero 1. Io non ho nessun tipo di pregiudizio legato al titolo di studio: conosco dei laureatissimi e pure masterizzati ignoranti come capre e persone che con un serale hanno fatto una mega carriera nella dirigenza di grosse aziende. Che, fra l'altro, mi hanno raccontato di ingegneri da 110 e lode che non sapevano da che parte rifarsi per svitare un bullone. Ognuno sa fare il suo, lo può avere imparato studiando o lavorando, e ognuno può essere un genio o un caprone, a prescindere. Ma soprattutto (premessa numero 2) io la penso così: Per capirsi, quando ho iniziato a sentirmi stretta nel posto in cui lavoravo, ho preso a cercare QUALSIASI lavoro mi desse la possibilità di non restare a casa disoccupata e mandai CV anche per fare le pulizie. Mi chiamarono con L'UNICA FINALITÀ di chiedermi se ero proprio sicura, perché "hai una laurea". Risposi che certo che ero sicura, che avevo bisogno di lavorare e che NONOSTANTE LA LAUREA ero perfettamente in grado