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Vedo gente, faccio cose.

Ultimamente non ho scritto moltissimo. Devo dire che da fine ottobre ho iniziato a riempire i miei spazi senza lasciarmi andare annoiata accasciata su una sedia. L'ultimo week end di ottobre è v
enuta a trovarmi mia mamma e siamo andate per un giro di sagre romagnole, facendo un tour di force con il treno ma (ri)acquistando una relazione sana che forse mai ci aveva coinvolte. Mi piace portarla a spasso, perchè quando era più giovane non stava praticamente mai bene di salute, e non si è potuta godere per niente la vita. Adesso invece può, e sono contenta di farle provare delle novità e vedere posti mai visitati.
Poi sono scesa a casa io, ho partecipato a quella famosa selezione che ho mollato a metà quando ho visto che si trattava di una buffonata. Saggia dice che forse non ero abbastanza motivata, io penso che la motivazione l'ho persa in mezzo a tutte quelle curve che ho fatto per trovare il posto dove si svolgeva il colloquio. 
E sono tornata a Vecchiolandia con una novità: adesso ho una macchina tutta mia. Oltretutto affettivamente rilevante perchè è stata la macchina della Collega. E supersuper usata ma funziona, ed è quello l'importante. 
Questo mi ha permesso di essere un pò più indipendente come orari, un pò meno stanca e stressata e più libera di impiegare il tempo in modo più proficuo. Ho iniziato un corso sulle dipendenze, che arricchirà me e il curriculum, e ho iniziato ad uscire sempre più frequentemente con Amicollega e Saggia, nonchè mi sono passata un paio di pomeriggi in compagnia delle ragazze che ho conosciuto a TLA. 
Riempo piacevolmente i miei spazi. Così mi accorgo di meno del dolore che provo quando penso alla voglia che ho di tornarmene a casa.

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Almeno un saluto.

Ho lasciato qualche parola distratta sulla pagina Facebook del blog senza neanche passare da qua. Senza nemmeno fare un saluto. È quando meno da maleducati, me ne rendo conto. È che in questo periodo pur avendo le idee su cosa scrivere non ho voglia di farlo. Avete capito bene: voglia. Non me ne manca il tempo, che comunque non è che abbondi. Avrei potuto trovare una scusa ma voglio essere onesta. Mi si è spenta la "passione" in un qual modo e non ho altro di che dire. Però ecco non è certamente un addio. È senz'altro un arrivederci, che tanto sarò diversamente occupata per ancora tanti e tanti anni.

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Le cose da vedere nella vita

Tra le varie esperienze della vita che mi mancano da oggi NON potrò più annoverare lo stupro di gruppo tra paperi. Stupro, oltretutto, ehm, vogliamo dire.. .multietnico??? (la foto ahimè non sono riuscita a farla!)