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Tirocinio a puntate

-Premessa importanterrima: in livornese (ma sono quasi certa che anche in altre parti della Toscana si utilizzi questa accezione del termine che ora illustrerò) puntata non si riferisce soltanto ad un episodio televisivo o quant'altro , bensì si tende a sostituire con il termine puntata una serie di vocaboli tra i quali: schiaffo, pugno, manrovescio, cazzotto e manata.-
Indovina indovinello, quale sarà il significato che ho dato nel titolo di questo post????

-Altra premessa: lo so anche io che ultimamente sto scrivendo monotematicamente di tirocinio, ma devo ammettere che l’arrivo della mia nuova “collega” mi ha scombussolato più dell’arrivo in meno di un mese di 4 pazienti, una più grave e incontenibile dell’altra.-
Ultimissima premessa: uno mio difetto bruttissimo è che mi faccio spesso un parere negativo sulle cose/persone/situazioni che incontro sul mio cammino, purtroppo in molti casi prima ancora di conoscere ciò che mi troverò di fronte. Un mio pregio è però che riconosco questo difetto e quindi, una volta costatata la realtà, sono veloce a cambiare idea.
E sono velocissima a darmi dell’idiota perché invece avevo ragione quando avevo pensato male.
Ecco i fatti.
Ho conosciuto la nuova (nome in codice FURBEGA). Ero partita in quinta, “se questa prova ad arruffare le penne la sistemo io”. Ma siccome che per natura cerco di pormi sempre bene di fronte alle persone (anche quando interiormente sgrano rosari di vaffanculo), ho sfoderato un sorriso a 32 dentie l’ho accolta come avrei voluto essere accolta io. Abbiamo amabilmente chiacchierato per un’ora, durante la quale ho messo in azione le mie antenne per inquadrare di che tipo si trattasse. Alla fine ho tirato un sospiro di sollievo: non mi è sembrata affatto male, anzi. In molte cose mi rassomiglia: per esempio mi ha ricoperto di domande, cosa che avrei fatto anche io se ci fosse stata qualcuna avanti a me che potesse passarmi un po’ del suo sapere. Tra l’altro, aprendo una parentesi, ho riflettuto un po’ su questo. A volte è stato il destino, a volte sono stata io, ma facendo due conti raramente mi è capitato di prendere la “via più semplice”. A volte è arrivato un successo, a volte no, ma le gambe ce le ho sempre tirate fuori.  E mai come questa volta sono contenta di non aver avuto un “facilitatore” davanti a me. Sono stata una spugna e tutto ciò che di buono ho tirato fuori posso attribuirlo a me e FINALMENTE  posso dire di essere fiera di me stessa, così come con la tesi, che sono quasi impazzita ma poi… che soddisfazione!
Chiusa parentesi. Insomma mi ha fatto una buona impressione.
La mia certezza sul fatto che non mi avrebbe creato impicci avrebbe dovuto vacillare quando le ho chiesto il motivo di tale scelta, soprattutto quella di rimanere un anno. “Cavolo, sei proprio indirizzata ad imparare in questo ambito eh!” “Sì, no…. Cioè. Ho conosciuto X e Y del centro, mi son sembrate gentili, e poi due semestri diversi… no, io non amo i cambiamenti, avrei dovuto cambiare posto, conoscere persone nuove, affrontare cose nuove…”. Però non è vacillata, in fondo scegliere la via più semplice non è per forza una cosa negativa e, anzi, quando io avevo paura che non mi prendessero nel posto dove invece andrò da marzo e negli altri posti trovavo solo miseria terrore e morte (nonostante non fossero gestiti da comunisti!) mi era preso lo sghiribizzo di chiedere di restare lì un anno. Quindi scelta comprensibilissima.
Ha vacillato (ma ho attribuito il tutto all’ “inesperienza”) qualche ora dopo, quando le ho LETTERALMENTE salvato la faccia.
Io e Furbega sole in ufficio. Entra un’utente con passo deciso, occhietto indemoniato e fumo che esce dal naso. Vede Furbega (che ancora non era stata presentata a nessuno) e chiede “Chi sei?” “Sono Furbega, una tirocinante” “Chiiiii??????” “Furbega”. Sguardo minaccioso da parte dell’utente, le si legge chiaro in faccia che non ha capito chi cazzo sia. Intervengo.  “E’ una tirocinante come me”. L’utente sembra contenta della risposta ma Furbega (non a caso le ho dato questo soprannome) incalza. “Sì, ci siamo conosciute un po’ più di un mese fa, tu eri di sopra ecc…” L’utente sgrana gli occhi, si gonfia come i tori e il fumo inizia ad uscirle anche dalle orecchie. “noi ci siamo già conosciute?????????” “Sì, dai un giorno che tu facevo questo e quello…” Intervengo di nuovo, prima che ci scappi la puntata di cui sopra. “Dai, forse mi siete incrociate nei corridoi e non ti ricordi”. “Ah”. La risposta è piaciuta all’utente che si sgonfia e poi mi snocciola una serie di questioni che l’avevano fatta arrivare incazzosa in quel modo. Furbega in tutto ciò non si è accorta di aver rischiato di esser menata.
Ora, la mia tutor mi ha sottolineato più volte che il mio punto di forza è sapere osservare e vedere i segnali. “puoi essere Dio in terra, ma se non sai osservare questo lavoro non lo fai”.Ma lì si vedeva bene che non era il caso.
Ok l’inesperienza, ma io mai e poi mai mi sarei sognata di mettermi a questionare con una con gli occhi fuori dalle orbite! Massì, sventoliamo un drappo rosso sotto il naso del toro e poi mettiamoci un sorriso beota e chi s’è visto s’è visto.
In realtà è stato il giorno dopo che mi sono resa conto che alcuni piccoli segnali che mi aveva lanciato li avevo troppo benevolmente interpretati.
Furbega, oltre che ad essere astuta come una volpe (morta), manca totalmente di umiltà. Per dirvene una, ha voluto sapere chi degli operatori fosse psicologo e chi no. Non le ho saputo rispondere perché, dopo 4 mesi, non mi sono mai permessa di chiederlo intanto perché indelicato ma soprattutto perché me ne fregava il giusto, in fin dei conti psicologi o no, tutti mi potevano (e infatti è stato così) insegnare qualcosa. Poi grazie a Dio (o chi per esso) sono dotata di raziocinio e cervello proprio e so giudicare un intervento sbagliato, altrimenti detto: cappellata, perché un intervento sbagliato, chiunque lo faccia, si vede. Eccome se si vede. Secondo voi che cos’ha fatto Furbega appena mi sono allontanata dall’ufficio (senza far bene i conti con le mie gambe lunghe, visto che ho trovato il discorso a metà)? Ha chiesto ad un’operatrice chi di loro era psicologo!
Ma il clou è stato questo. Il suo primo compito, così come è stato il mio, era leggersi tutte le cartelle cliniche. Io ci ho impiegato oltre una settimana, mi sono spulciata tutti i fogli presenti e ho letto accuratamente tutto quello che mi sembrava utile sapere. Insomma ad un certo punto iniziavano i colloqui di alcune con la tutor. Poco prima ho incontrato la ragazza di qualche post fà. Non mi voleva mai ai colloqui. Stavolta è stata lei a chiedermi per le scale se andavo con lei. Mi son tremate le gambe  dalla contentezza. Questo sì che è un successo! Entro in ufficio svolazzando di gioia, Furbega mi chiede notizie sul da farsi. Gentilmente le rispondo che IO vado ad un colloquio per il quale ho agognato per 4 mesi. Sembra pretenderlo anche lei. Infatti dopo un po’ eccotela arrivare. La mia tutor le dice che è troppo presto, di continuare a leggere le cartelle. “Ho praticamente finito.” Abbiamo strabuzzato gli occhi tutt’e due. Mah.
Tutto ciò può passare per entusiasmo e voglia di fare. Ma se so veramente osservare e cogliere i segnali, dietro a tutto ciò, che la convinzione di essere  “già imparata”.
Ma sai cosa??! Se dipende da me, la prossima volta, una puntata sul muso, e un gliela leva nessuno!!!

Commenti

  1. #6 Carlo de Petris


    anche io voglio vedere la prossima puntata XD
    18 gennaio 2010 19:47
    #5 Grissino


    Attendo con ansia la prossima puntata!

    Ah, sí sí che gente capita di conoscere...
    18 gennaio 2010 14:35
    #4 federica


    direi che il piccione ti ha fatto un bel regalino!
    17 gennaio 2010 22:15
    #3 suysan


    Ma poi è venuta al colloquio con te o è rimasta a leggere le cartelle?

    Credo che avrai un bel daffare per tenerla al suo posto!



    perchè chiamate i pazienti utenti????


    17 gennaio 2010 12:50
    #2 arpista
    ]

    ire mi hai fatto morire: pensavo che puntata e furbega fossero termini aretini!! ahahahah Cmq che bel personaggino eh... Anche io ne so qualcosa sulle colleghe poco simpatiche, ma per fortuna la mia la incrocio solo qualche volta, altrimenti avrei dato di matto! E' brava e bella solo lei! eccchepppalle!
    16 gennaio 2010 20:44
    #1 Serena


    Ecco...vedi? Che ti dicevo? Stai vivendo la mia stessa situazione...all'inizio sembrano tutte cucciole smarrite, poi tirano fuori le unghie e credono di saperne più di te! Sono 2 anni che mi becco i complimenti di tutti per tutto quello che dò in quel laboratorio, arriva lei e sembra che ne sappia come una che sta per "andare in pensione" con un pacco di esperienza ...ora devo trovare solo il modo di farle togliere il vizio di appollaiarsi ogni 3x2 nel mio armadietto!

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