Oggi, giorno della Befana, e festa di tutte le Befane del mondo, voglio farvi un piccolo regalo.
Rivolto soprattutto alle fan di Giampaolo Morelli, ma a tutte le buongustaie, nonchè agli appassionati di thriller/noir in salsa italiana.
Ho scelto Piano 17 come secondo film da vedere nel 2010, un pò per riprendermi da Hachiko, un pò per la presenza del caro Giampaolo ma soprattutto per la presenza quasi integrale del cast della prima serie di Coliandro (Morelli, Giuseppe Soleri, Enrico Silvestrin, nonchè la regia dei Manetti Bros).
Il film è in effetti molto coliandresco, musiche molto simili (azzeccatissime!), ritmo veloce, suspance, personaggi che sembrano usciti da un fumetto. Il fatto è che qui Morelli-Coliandro è il cattivo (un pò buono , dai) e Silvestrin-Trombetti è il cattivissimo stronzissimo.
La trama è agile agile: un gruppo di delinquenti ha fatto una rapina e, ricattati (ma non vi dico da chi!), devono mettere una bomba al 17esimo piano di un palazzo per far sparire certi documenti compromettenti. Il piano appare perfetto: Morelli si travestirà da uomo delle pulizie, salirà in ascensore con la bomba nascosta nel carrello, posizionerà la bomba e avrà tutto il tempo di andarsene, visto che la bomba ha 1 ora e mezzo di tempo prima di esplodere.
Il primo imprevisto è Soleri, che fa il personaggio un pò tonto, alla Gargiulo, che però tira fuori le palle al momento giusto. In effetti ci sono stati momenti, molti momenti, che mi sono chiesta se mai un personaggio (di un thriller, poi!) poteva essere tanto rassomigliante alla me di adesso. Ma tralasciamo.
Insomma, il caro Soleri prende l'ascensore perchè si è dimenticato di recapitare un plico nell'ufficio del direttore, da cui spera di essere notato lavorando sodo e diligentemente, per ottenere una promozione. E casualmente va al piano 17. Dopo poco entra in ascensore anche Viola, la segretaria di cui Soleri è innamorato ma lei se la fa con il pezzo grosso e a Soleri manco lo vede, of course.
Chiaramente i tre restano bloccati in ascensore, mentre il timer della bomba continua a scorrere. Morelli chiede aiuto ai suoi ma il cattivissimissimo Silvestrin ignora la sua richiesta, facendogli credere invece che sta tentando di aiutarlo. Dopo, tutto si trasforma in una lotta contro il tempo e contro il cattivo, con tanto di finale a sorpresa (che però si svela pian piano) e redensione del non-proprio-cattivo Morelli.
Il film praticamente si svolge in tempo reale, lo scorrere del timer corrisponde quasi allo scorrere dei minuti del film. Si conoscono i personaggi grazie a numerosi flashback (e flashback dentro al flashback, però non si trova difficoltà a seguirli) che ripercorrono le loro storie.
Se vi piace il genere è sicuramente un film da vedere.
Io, ve lo dico, farò passare un bel pò di tempo prima prendere un ascensore.
Rivolto soprattutto alle fan di Giampaolo Morelli, ma a tutte le buongustaie, nonchè agli appassionati di thriller/noir in salsa italiana.
Ho scelto Piano 17 come secondo film da vedere nel 2010, un pò per riprendermi da Hachiko, un pò per la presenza del caro Giampaolo ma soprattutto per la presenza quasi integrale del cast della prima serie di Coliandro (Morelli, Giuseppe Soleri, Enrico Silvestrin, nonchè la regia dei Manetti Bros).
Il film è in effetti molto coliandresco, musiche molto simili (azzeccatissime!), ritmo veloce, suspance, personaggi che sembrano usciti da un fumetto. Il fatto è che qui Morelli-Coliandro è il cattivo (un pò buono , dai) e Silvestrin-Trombetti è il cattivissimo stronzissimo.
La trama è agile agile: un gruppo di delinquenti ha fatto una rapina e, ricattati (ma non vi dico da chi!), devono mettere una bomba al 17esimo piano di un palazzo per far sparire certi documenti compromettenti. Il piano appare perfetto: Morelli si travestirà da uomo delle pulizie, salirà in ascensore con la bomba nascosta nel carrello, posizionerà la bomba e avrà tutto il tempo di andarsene, visto che la bomba ha 1 ora e mezzo di tempo prima di esplodere.
Il primo imprevisto è Soleri, che fa il personaggio un pò tonto, alla Gargiulo, che però tira fuori le palle al momento giusto. In effetti ci sono stati momenti, molti momenti, che mi sono chiesta se mai un personaggio (di un thriller, poi!) poteva essere tanto rassomigliante alla me di adesso. Ma tralasciamo.
Insomma, il caro Soleri prende l'ascensore perchè si è dimenticato di recapitare un plico nell'ufficio del direttore, da cui spera di essere notato lavorando sodo e diligentemente, per ottenere una promozione. E casualmente va al piano 17. Dopo poco entra in ascensore anche Viola, la segretaria di cui Soleri è innamorato ma lei se la fa con il pezzo grosso e a Soleri manco lo vede, of course.
Chiaramente i tre restano bloccati in ascensore, mentre il timer della bomba continua a scorrere. Morelli chiede aiuto ai suoi ma il cattivissimissimo Silvestrin ignora la sua richiesta, facendogli credere invece che sta tentando di aiutarlo. Dopo, tutto si trasforma in una lotta contro il tempo e contro il cattivo, con tanto di finale a sorpresa (che però si svela pian piano) e redensione del non-proprio-cattivo Morelli.
Il film praticamente si svolge in tempo reale, lo scorrere del timer corrisponde quasi allo scorrere dei minuti del film. Si conoscono i personaggi grazie a numerosi flashback (e flashback dentro al flashback, però non si trova difficoltà a seguirli) che ripercorrono le loro storie.
Se vi piace il genere è sicuramente un film da vedere.
Io, ve lo dico, farò passare un bel pò di tempo prima prendere un ascensore.
#4 Lunga
RispondiEliminama è già uscito!!! sennò come facevo ad averlo visto! non so di che anno è, mi pare 2005!!! veditelo subito!
07 gennaio 2010 14:39
#3 Serena
AAAAahhhh...ecco perché non capivo quando fosse uscito! Uscirà a marzo!! E chi se lo perde! Dev'essere bello davvero!!
07 gennaio 2010 12:59
#2 Lunga
ti dico cosa ho fatto io una volta, tanto per capirsi..... in gita in 5° superiore dopo averi girato a piedi tutto il santo giorno, esserci persi per milano fino a mezzanotte nella nebbia e nel gelo (ecco perchè odio milano) mi sono fatta 86 gradini per salire nelle camere di "ritrovo" perchè nessuno saliva di sopra e nell'ascensore da sola non ci salgo MAI!
07 gennaio 2010 10:40
#1 federica
direi che è proprio il film adatto a me... che se non è strettamente indispensabile mi faccio anche 5 piani di scale all'università ma in ascnsore non ci vado!
soprattutto per andare in un dipartimento ce n'è uno che è piccolissimo e scuro che sembra di stare in una cassa da morto poi cigola ecc e allora preferisco arrivare a ricevimento sudata fradicia e boccheggiante piuttosto che salirci!