C'è che mi sono rotta i coglioni di essere la solita cogliona di turno (la ripetizione è volontaria e rafforzativa!).
E' stata una telefonata della Collega a risvegliarmi dal torpore in cui sono caduta... per tutti i miei 27 anni!
Lei era imbelvita per una cosa successa al lavoro. Non ho potuto che darle il 200% della ragione perchè semplicemente ce l'ha, e ho tanto empatizzato con il suo sdegno e la sua rabbia perchè non solo siamo molto simili come modo di sentire e reagire alle avversità ma anche perchè la condizione di "cogliona della situazione" mi è ben nota dai tempi dei tempi.
L'ho salutata promettendole di rifomentare la sua rabbia nel qual caso lunedì si fosse sopita, rimpiazzata dal senso di colpa. Si sa, o si è coglione per bene, o niente!
Siccome appunto sono come lei, mi son fatta contagiare dal suo stato d'animo e ho ripensato ad un episodio capitato pochi giorni fa in un momento morto della mattinata del tirocinio. Ho tirato fuori il mio libretto delle presenze e ho iniziato a fare il conto delle ore passate e quelle da passare, perchè vorrei prendermi un giorno per tornare a casa prima, visto che a Piombino a fine febbraio ci sarà lo spettacolo di Marcorè su Giorgio Gaber e vorrei non perdermelo. Tra l'altro, guarda un pò, lo stiamo programmando con la Collega.
Fatto sta che c'era anche Furbega con me, la quale mi ha chiesto che stavo facendo. Io le ho risposto che stavo cercando di capire quanti giorni dovrei recuperare per saltare quel giorno lì e se ne avevo di arretrati. E lei mi ha guardato come se avessi tirato giù una Madonna e per di più mi fossero spuntate 2 antenne verdi sulla testa. "Ma tu calcoli le ore di tirocinio al minuto!??!?". Non so perchè lì per lì non mi abbia scatenato l'ira funesta che mi si è scatenata più tardi, con la telefonata della Collega.
Però poi ho riflettuto: questa si farà almeno almeno un terzo di ore di assenza registrando però le sue ore sul libretto e si farà apprezzare mascherandosi dietro a quel sorrisino ipocrita e al falso interesse (anche se francamente spero che qualcuno si accorga della sua risatina sgallinata quando si sta parlando di dolore e sofferenza grandissimi. Un giorno prima di andarmene bisogna che le chieda cos'è che la fa così spataccare , anche quando si tratta della sua incolumità fisica).
E io COGLIONA ALL'ENNESIMA POTENZA sono arrivata ogni giorno puntuale e sono andata via ogni giorno in ritardo senza mai segnarmi quelle mezzore in più. Sì sono cogliona, dateci pure dentro a dirmelo. Sono mancata solo all'inizio quando mi sono girata la Romagna facendo colloqui per il secondo semestre di tirocinio e a fine novembre, quando mi sono presa la suina, tra l'altro perchè me l'ha attaccata la tutor che per fare l'eroe(ssa) ha appestato mezzo staff. Tutti giorni sapientemente recuperati sacrificando i miei venerdì di relax. Non ho neanche fatto delle cazzo di vacanze di Natale decenti!!!!!!!
La mia tutor mi ha sempre detto che non c'era il problema della mezzora (quelle che ho fatto in più forse! ), ma in realtà ogni volta che le ho detto "vengo a recuperare" non ha mai fiatato, nè specificato che non era necessario. Però sul libretto devono risultare 500 ore e per me era logico e scontato che si dovessere fare 500 ore!
Scema io, no?
Accidenti a me e al mio senso del dovere. Ormai è tardi per il passato ma non lo è per il futuro.
Sono certa che sommando tutte le mezzore e i quarti d'ora in più che mi sono fatta arriverei non a un giorno, bensì a una settimana in più. Quindi ho deciso che acquisterò per alcuni giorni il dono dell'obiquità. Sarò allo spettacolo di Neri, sarò in segreteria e a sbrigare altre commissioni burocratiche per il mio prossimo sospirato semestre, ma magicamente sarò anche presente al tirocinio, così che potrò anche riappropriarmi del relax del venerdì.
E che diamine... anzi, e che cazzo!!!!!
#4 Serena
RispondiEliminaNon mi sembra vero quando ti leggo quanto siamo simili! Quando ho iniziato a lavorare ero lì a rispettare gli orari al secondo, mi prendeva male se arrivavo un minuto dopo l'apertura (e recuperavo all'uscita), non ho MAI preso un giorno libero se non le feste comandate...insomma una cogliona! Poi mi sono guardata intorno ed ho visto che le colleghe facevano un pò come volevano...per non parlare delle ore che segnavano pur essendo assenti! E così mi sono adeguata! Anche io da qualche mese "arrotondo" sulle ore e sulle prestazioni dei citotest che faccio a parte...ne faccio 10? Ne segno 15! Alla faccia dei furbi!
31 gennaio 2010 21:12
#3 silvia
Eh....non poteva certo mancare il commento della....COLLEGA!!!!Collega in tutti i sensi direi,anche nel Coglionaggio!!!Maremma che termini!!!Meno male ogni tanto ci ricordiamo quanto siamo fesse!!!Bisognerebbe un pochino imparare...domattina cmq sarai aggiornata sul colloquio cn il capo!!!!Un bacio e grazie ancora!!!!!!!!!!!!
31 gennaio 2010 19:27
#2 Grissino
Brava, vedo che impari
Comunque bisogna distinguere: nel tuo caso lavori gratis e quindi OK. Se lavorassi a pagamento, credo sia giusto fare le ore che ci sono sul contratto con diligenza. Se te ne chiedono di piú gratis (non mi far parlare) allora scatta il meccanismo "fesso sí, coglione no" e le ore in piú richieste vengono sí fatte ma DI FATTO a scapito di quelle normali.
Se vuoi che te ne racconti una che mi é capitata, te la racconto ma privatamente via e-mail. La mia e-mail é in cima a sinistra del blog sotto i dalmata.
31 gennaio 2010 18:39
#1 Ste
Sotto questo punto di vista non sei l'unica "cog***na", visto che anche io mi faccio mille pippe quando devo mancare per quanto non sono pagata, anzi pago io (e anche profumatamente). Per quanto riguarda la tipa dalla risata simil-gallina, beh io ultimamente ho imparato a rispondere a tono, o meglio ad usare il tono più calmo e naturale del mondo, ma infilandoci le parole più ironiche e sprezzanti. E sono soddisfazioni
Buona settimana
Ste