Questo è il periodo dell'anno in cui si usa fare bilanci e propositi. Bilanci per l'anno che si sta lasciando alle spalle e (buoni) propositi per l'anno che sta iniziando. Io in realtà le mie riflessioni (o seghe mentali, che dir si voglia) le rimando sempre di qualche giorno, per il mio compleanno. Perchè un anno che passa è significativo, ma lo è ancora di più quando te lo senti sul groppone.
Il bilancio è presto fatto: questo anno è stato quello che molti definirebbero l'anno della svolta, definizione che io detesto ma che onestamente rende al meglio l'idea. Tra pochi giorni compirò 27 anni e, per la prima volta dopo tanti anni, non penserò "cazzo, ho 27 anni, quando ero più piccola se mi pensavo a quest'età mi immaginavo totalmente diversa, più grande", un pensiero che sicuramente non mi faceva bene.
Mi sono "liberata" "finalmente" della condizione di studente, che mi teneva più legata alla sensazione di essere piccola. Sto imparando un "mestiere", quello per cui ho faticato tanto, sono apprezzata da chi me lo sta insegnando e questo mi ripaga di tanti sacrifici che ho fatto e sto facendo (e mi fa addolcire la pillola "non troverò mai lavoro"). Ho ritrovato una mia stabilità, sono più tranquilla dentro di me, ho ripreso pure a dormire e devo dire che questo fatto è uno di quelli che ho più apprezzato, perchè quell'insonnia mi aveva fatto entrare in un vortice di malessere che andava mooolto oltre al non dormire.
Come ogni anno il 2009 mi ha dato ma mi ha anche tolto. Un insieme di piccole grandi amarezze che hanno intaccato (o almeno ci hanno provato) i momenti belli che ho avuto.
Ma mai quanto il 2008, che mi ha tolto troppo, a cominciare da Lucky, una delle cose (ma cosa non è assolutamente il termine giusto per definirlo) più care che avevo. Nel 2009 ho provato a vivere senza, perchè lo dovevo fare per forza. E' stato molto duro, ogni cane che incontravo me lo ricordava in qualcosa ed era una fitta al cuore. Ora ci penso ogni giorno ma sto approdando lentamente a quella fase in cui si ricordano solo le cose belle.
E questo è il bilancio (ed è meglio non parlare della bilancia ).
Propositi non ne ho, non ne voglio fare. O meglio ne ho fatto solo uno. Quello di impegnarmi con tutta me stessa ad arrivare a meta, qualsiasi essa sia.
(NB: il 31 ero a Rimini, allo spettacolo che danno su Raiuno, quest'anno condotto da Frizzi. Non vi sto a dire che acquata s'è preso, tanto che alle 11 siamo fuggiti per finire di vederlo seduti sul divano di casa. Posso affermare con certezza che gli Imagine, di cui io ignoravo assolutamente l'esistenza e che nemmeno Carlo Conti aveva osato riesumare, sono stata la causa dell'inizio della pioggia, nonchè si è scatenato il diluvio con Little Tony. E ho detto tutto.)
Il bilancio è presto fatto: questo anno è stato quello che molti definirebbero l'anno della svolta, definizione che io detesto ma che onestamente rende al meglio l'idea. Tra pochi giorni compirò 27 anni e, per la prima volta dopo tanti anni, non penserò "cazzo, ho 27 anni, quando ero più piccola se mi pensavo a quest'età mi immaginavo totalmente diversa, più grande", un pensiero che sicuramente non mi faceva bene.
Mi sono "liberata" "finalmente" della condizione di studente, che mi teneva più legata alla sensazione di essere piccola. Sto imparando un "mestiere", quello per cui ho faticato tanto, sono apprezzata da chi me lo sta insegnando e questo mi ripaga di tanti sacrifici che ho fatto e sto facendo (e mi fa addolcire la pillola "non troverò mai lavoro"). Ho ritrovato una mia stabilità, sono più tranquilla dentro di me, ho ripreso pure a dormire e devo dire che questo fatto è uno di quelli che ho più apprezzato, perchè quell'insonnia mi aveva fatto entrare in un vortice di malessere che andava mooolto oltre al non dormire.
Come ogni anno il 2009 mi ha dato ma mi ha anche tolto. Un insieme di piccole grandi amarezze che hanno intaccato (o almeno ci hanno provato) i momenti belli che ho avuto.
Ma mai quanto il 2008, che mi ha tolto troppo, a cominciare da Lucky, una delle cose (ma cosa non è assolutamente il termine giusto per definirlo) più care che avevo. Nel 2009 ho provato a vivere senza, perchè lo dovevo fare per forza. E' stato molto duro, ogni cane che incontravo me lo ricordava in qualcosa ed era una fitta al cuore. Ora ci penso ogni giorno ma sto approdando lentamente a quella fase in cui si ricordano solo le cose belle.
E questo è il bilancio (ed è meglio non parlare della bilancia ).
Propositi non ne ho, non ne voglio fare. O meglio ne ho fatto solo uno. Quello di impegnarmi con tutta me stessa ad arrivare a meta, qualsiasi essa sia.
(NB: il 31 ero a Rimini, allo spettacolo che danno su Raiuno, quest'anno condotto da Frizzi. Non vi sto a dire che acquata s'è preso, tanto che alle 11 siamo fuggiti per finire di vederlo seduti sul divano di casa. Posso affermare con certezza che gli Imagine, di cui io ignoravo assolutamente l'esistenza e che nemmeno Carlo Conti aveva osato riesumare, sono stata la causa dell'inizio della pioggia, nonchè si è scatenato il diluvio con Little Tony. E ho detto tutto.)
#3 Lunga
RispondiEliminaLunga
@serena: sì c'ero io sotto quella pioggia! in effetti il 2009 per me ha un bilancio positivo... le cose negative sono passate in secondo piano (finalemnte!)
@ste: secondo me, o almeno per me è così, il non fare propositi può voler dire anche che siamo in "ascolto" di tutto quello che verà... buono o cattivo.... e poi starà a noi rispondere al momento giusto!
04 gennaio 2010 14:40
#2 Serena
Serena
Dai Ire che il 2009 per te è stato davvero un buon anno! Ti sei laureata, hai trovato lavoro, ti sei realizzata...sei diventata "grande" se così possiamo dire...Sono sicurissima che il 2010 sarà ancora più bello, puoi scommetterci! Sei una persona fantastica e meriti tutto il bene e il bello del mondo!!
P.S.: come ti ho detto su FB non immaginavo fossi proprio allo spettacolo "di pioggia" che stavo assistendo il tv! Hai fatto bene ad andare a casa!
03 gennaio 2010 15:27
#1 Ste
Ste
Io i buoni propositi non so già da un po' cosa significano e per questo li lascio stare. Fare un resoconto di questo anno sarebbe chiedermi troppo visto che non ho tutta questa voglia di affrontare quello che ancora non ho affrontato. So che rimandare non fa bene, ma bisogna avere almeno quel minimo di forza per rimanere a galla dopo la tempesta. Per il resto ho iniziato il nuovo anno sul mio blog con una citazione che spero di tenere a mente per questi restanti 362 giorni: Even if you're on the right track, you'll get run over if you just sit there. E' la frase che "dedico" un po' a tutti, soprattutto a me stessa, perché forse il trucco è non fermarsi mai, sia quando tutto sembra andare storto che quando si è raggiunta la pace dei sensi. Un po' come diceva Totò: Chi si ferma è perduto
Ste