Diciamo così: che non sono stata decisa da subito sull'argomento della tesi. Perchè all'inizio della specialistica (in realtà era alla fine del primo anno ma per come l'ho vissuta io era praticamente l'inizio!) ho fatto un breve (ma intensivo) corso di recupero delle triennale: 3 giorni da mane a sera, tema lo psicodramma. Un professore fortissimo, di quelli che pensi che ce ne vorrebbero di più per APPASSIONARE le folle di studenti che invece vanno a lezione a scaldare banchi e sedie.
Mi ero letteralmente innamorata di quella "tecnica" (massì chiamiamola così) che non vedevo l'ora di approfondirla con la tesi, magari affiancandomi proprio a quel professore che sicuramente mi avrebbe insegnato tantissimo. E invece mi sono ulteriormente innamorata di quella che sarebbe diventata la mia relatrice e dalla materia da lei insegnata, così il secondo innamoramento ha vino sul primo.
Poi, siccome è una cosa parecchio particolare e non si incontra tutti i giorni, ci avevo pensato sempre meno allo psicodramma. Erano mesi e mesi che non mi barluminava neanche per l'anticamere del cervello.
Stamattina ho assistito ad un colloquio in cui la psicologa ha usato una tecnica che ci rassomigliava parecchio. E naturalmente non ho potuto non far partire i neuroni masturbatori con una tiritera che faceva più o meno così: avrò fatto bene a mollare quell'obiettivo?, sono sempre in tempo a recuperarlo?, e se avessi scelto quello nella tesi?... Finito il colloquio sono uscita dal centro. Ma proprio 10 minuti dopo, a dir tanto.
E faccio 10 passi a dir tanto.
E vedo uscire da un portone una figura familiare ma talmente inaspettata da non collegare subito la figura alla persona... indovinate chi era??? Il professore dello psicodramma!!!
Io ai segni ci credo poco, però un caso così poco casuale è agghiacciante!
(ora scusate ma vado a farmi due paranoie sul mio futuro...)
Mi ero letteralmente innamorata di quella "tecnica" (massì chiamiamola così) che non vedevo l'ora di approfondirla con la tesi, magari affiancandomi proprio a quel professore che sicuramente mi avrebbe insegnato tantissimo. E invece mi sono ulteriormente innamorata di quella che sarebbe diventata la mia relatrice e dalla materia da lei insegnata, così il secondo innamoramento ha vino sul primo.
Poi, siccome è una cosa parecchio particolare e non si incontra tutti i giorni, ci avevo pensato sempre meno allo psicodramma. Erano mesi e mesi che non mi barluminava neanche per l'anticamere del cervello.
Stamattina ho assistito ad un colloquio in cui la psicologa ha usato una tecnica che ci rassomigliava parecchio. E naturalmente non ho potuto non far partire i neuroni masturbatori con una tiritera che faceva più o meno così: avrò fatto bene a mollare quell'obiettivo?, sono sempre in tempo a recuperarlo?, e se avessi scelto quello nella tesi?... Finito il colloquio sono uscita dal centro. Ma proprio 10 minuti dopo, a dir tanto.
E faccio 10 passi a dir tanto.
E vedo uscire da un portone una figura familiare ma talmente inaspettata da non collegare subito la figura alla persona... indovinate chi era??? Il professore dello psicodramma!!!
Io ai segni ci credo poco, però un caso così poco casuale è agghiacciante!
(ora scusate ma vado a farmi due paranoie sul mio futuro...)
#4 la meringa
RispondiEliminaIo mi butterei senza tema sullo psicodramma, che avrebbe interpretato il tuo incontro come un segno...Moreno ti accoglierà a braccia aperte!!!
22 gennaio 2010 17:30
#3 la meringa
io mi butterei senza tema sullo psicodramma. con Moreno vai sicura!
21 gennaio 2010 15:10
#2 Serena
Non è mai troppo tardi per nulla...puoi sempre approfondire anche l'altra "tecnica", no?
21 gennaio 2010 09:59
#1 federica
se ti va male da psicologa puoi sempre riciclarrti da sensitiva ;)