Conoscevo Alda Merini non per le sue poesie bensì per le sue interviste. Più e più volte mi era capitato di vederne degli spezzoni in tv, anche a degli spettacoli di Celentano se non sbaglio.
L'ho sempre trovata una donna molto carismatica, con tutte quelle "stranezze", quella casa sottosopra, quella sigaretta sempre accesa. Poi, un professore (l'unico di Firenze di cui conservo un bel ricordo umano e professionale) l'ultimo giorno delle sue lezioni ci ha proiettato un documentario/intervista in cui la Merini parlava a ruota libera della sua vita. Alla fine del filmato il professore era visibilmente commosso, perchè lui la Merini l'aveva conosciuta. Questo ha fatto sì che volessi conoscerla meglio, ma solo adesso, dopo così tanti anni, in questo particolare periodo della mia vita, mi sono decisa a prendere un libro di questa poetessa, scomparsa poco tempo fà. Tra l'altro l'ho comprato, facendo una piccola eccezione alla mia ricerca fissa del libro in biblioteca! E ne è valsa la pena...
L'ho sempre trovata una donna molto carismatica, con tutte quelle "stranezze", quella casa sottosopra, quella sigaretta sempre accesa. Poi, un professore (l'unico di Firenze di cui conservo un bel ricordo umano e professionale) l'ultimo giorno delle sue lezioni ci ha proiettato un documentario/intervista in cui la Merini parlava a ruota libera della sua vita. Alla fine del filmato il professore era visibilmente commosso, perchè lui la Merini l'aveva conosciuta. Questo ha fatto sì che volessi conoscerla meglio, ma solo adesso, dopo così tanti anni, in questo particolare periodo della mia vita, mi sono decisa a prendere un libro di questa poetessa, scomparsa poco tempo fà. Tra l'altro l'ho comprato, facendo una piccola eccezione alla mia ricerca fissa del libro in biblioteca! E ne è valsa la pena...
E’ un libro che ho amato dalla prima all’ultima riga. Ma è anche un libro che ho chiuso tirando un respiro di sollievo. Pur essendo talmente breve da poter essere letto in mezza giornata, ho dovuto prenderlo a piccole dosi, perché è un libro che trasuda dolore, sofferenza e desiderio infinito d’amore, che secondo la Merini è un elemento costitutivo della malattia. Dalla mia piccola esperienza posso solo darle ragione: chi soffre di problemi psichici ha una voglia incolmabile di essere amato e mai nessuno l’ha fatto nella loro vita travagliata, o quanto meno mai in modo adeguato.
“L’altra verità è una denuncia degli orrori della realtà manicomiale. Da parte di una persona “diversa” qualche era Alda Merini, che li ha vissuti sulla sua pelle per anni. E questo già è lodevole, in quanto la malattia mentale è comunque una presenza scomoda anche tutt’oggi.
Però è anche (e a mio modestissimo parere SOPRATTUTTO) un viaggio nei sentimenti che un “malato di mente” ha non solo dentro al manicomio, bensì dentro la sua testa. Toccante, incredibile.
Da psicologa era quasi un atto dovuto leggere questo libro.
Da persona qualsiasi un modo per arricchirsi l’anima.
#4 Lunga
RispondiEliminavale è già nella mia lista dei desideri!
30 gennaio 2010 22:06
#3 arpista
Libro merviglioso, ti consiglio anche Lettere al Dottor G. !!!
30 gennaio 2010 18:40
#2 Grissino
Solo a leggere due righe di recensione fa venire l'ansia
30 gennaio 2010 17:59
#1 Serena
Anche io conoscevo la Merini solo tramite interviste televisive o qualche rapido servizio sempre in tv... Certo l'ho sempre vista come un personaggio straordinario, esuberante, particolare...interessante dev'essere anche il libro che ci proponi...