Chiedo un minuto di silenzio per i genitori di Giulia, 16 anni, che nel censimento hanno scritto che la figlia è un maschio.
C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia
ma come si fa? :P
RispondiEliminabeh, Giulia è strana: dorme con le collant, non si lava la faccia, esce senza chiudere la porta e non prende le chiavi.... Non mi stupisco affatto!
RispondiEliminaOsvaldo for president!!!!!!
RispondiEliminamagari il papà compilando ha scelto M anziché F pensando alle "gesta" della figlia
RispondiEliminalavoro per il censimento e questa è ancora blanda,passiamo da chi "non sa ne leggere ne scrivere ma ha la laurea in economia e commercio" oppure "ma devo inserire anche mio figlio?ha sei mesi è così piccolo!?!"credo che potrei scrivere un libro!!
RispondiEliminaChe svista!
RispondiEliminaBacio
sei proprio antica!!! :)
RispondiEliminasemplicemente MITICI!
RispondiEliminamia cugina mi riferisce che alcune famiglie hanno un appartamento di 50 mq con 4 bagni.....
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