Festaestate n°2

Sabato. Concerto di Pierò Pelù. (notare che lo spelacchiato stavolta s'è portato un amico!)
Bello, è stato bello davvero. La giornata era stata tremenda. Io e Fabrizio avevamo litigato tutto il pomeriggio, e non tutto il giorno perchè semplicemente la mattina non c'era. Però appena ho sentito vibrare dentro lo stomaco il suono delle chitarre mi è passato tutto.
Ormai posso essere ufficialmente dichiarata una CONCERTOMANE. Meglio se aggratis, come gli ultimi a cui ho assistito. Che poi ho scoperto che partecipare ad un concerto è meglio che una di quelle sedute fisioterapiche che faccio ogni tanto per rimettere in sesto il mio povero collino. E il costo di un concerto è più o meno come quello di una seduta. Devo proporlo ai miei, di mandarmi una volta al mese a un concerto. Sì, perchè ti allunghi LUNGA LUNGA, con la spina dorsale, per riuscire a vedere qualcosa sopra le teste altrui. Proprio come mi fa fare il fisioterapista.
Tornando a Pelù, devo essere sincera: sebbene conoscessi metà delle canzoni perchè ne ha cantate tantissime dei Litfiba e io a quei tempi ero troppo piccola e troppo poco rock per ascoltarli, e sebbene Pelù non sia il mio cantante preferito (anche se mi piace tanto) è forse forse il concerto che mi ha emozionata di più. Cioè, Renghino è Renghino, però Pelù è "un animale da palcoscenico", fa scena, coinvolge il pubblico, sa muoversi (oh io voglio sapere che usa... a quell'età quasi 2 ore di concerto senza mai fermarsi... io faccio una rampa di scale e già schianto).
Pare la gente sia rimasta scontenta perchè ha preso e se n'è andato senza fare il giochino ormai consueto di far finta di finire e poi "fare il bis" chiamato dal pubblico. Ma in realtà io, che sono una fine pissicologa, che osserva e capta tutto, avevo notato che ha detto " Ora ci salutiamo con questa canzone" e invece ne ha fatte altre 3 dopo quella. Quindi, avevan poco da protestare, e po?! Che rivolevano i soldi del biglietto!?!?
E poi, attraccato davanti al porto c'era uno yatch che i pettegolezzi dicono sia stato di Della Valle. E secondo me Pelù aveva fretta di raggiungerlo per farsi una spaghettata aglio olio e peperoncino!

Domenica. Le Vibrazioni.

Ecco, diciamo che loro mi hanno un pò inquietato. Perchè io me li ricordavo così.
Invece ora sono così.
Un pelino più "dark" di come erano quando sono usciti. E sicuramente più rock. Il che mi ha stupito in positivo. E mia ha fatto meditare sul fatto che ultimamente mi sono lasciata andare, non seguo più la radio e le nuove uscite musicali... va a finire che mi ritrovo con Titti (Tiziano Ferro, per chi non fosse in confidenza come me) con la cresta punk.
Il brutto di questo concerto è stato avere al fianco un tipo fanmegascatenato che urlava più del cantante (che urlava di suo). Quando han cantato "Portami via" io ho espresso il desiderio "PortaLi via" ("ma mi'a morti, solo un pò più là"). E si sono spostati dal lato di Fabrizio. Che alla fine del concerto aveva l'espressione sconvolta di uno a cui hanno appena staccato un timpano. In più gli si era affiancata anche una donnetta, non messa particolarmente bene, che in un momento di lucidità ha detto "Fammi mettere gli occhiali, che non senso niente"...

Ma il momento più toccante della serata è quando il cantante ha tirato fuori una maglietta dai pantaloni e l'ha tirata al pubblico. Meno male, se ne sentiva l'esigenza. Ma che peccato. Non l'ho presa. Però ho cercato di immortalare il momento...