Ammazza la Lunga...

... ma non con il Frit.
Con l'aria condizionata. Un giorno, se il piccione mi tormenterà talmente tanto da farmi decidere di lasciare questo mondo, so già come farla finita: mi metto in una stanza con il condizionatore al massimo e tempo un'oretta sono già secca e dura, mezza rattrappita sul pavimento. Mi vedo già i titoli dei giornali: "Giovane donna si suicida a colpi di Pinguino DeLonghi- Nella lettera d'addio si parla di un piccione, fose faceva uso di sostanze stupefacenti."
In questi due giorni sono andata a Cesena a verbalizzare il mio terzultimo esame. E ho passato la maggior parte del tempo in treno con l'aria condizionata a palla. Ero partita da casa già poco in forma, con una gamba dolorante senza motivo ma con il sospetto che fosse il nervo sciatico. Mi sono confrontata sui sintomi con il mio babbo, che ne ha sofferto da giovane e ha racconti di quel periodo che sembrano film dell'orrore. Immaginate come son partita contenta. Una Pasqua proprio. Poi entrare in quei treni è stato come entrare in una cella frigorifera. Poi, ai cambi del treno, un caldo bestiale. Caldo-freddo-caldo-freddo. Così la sera mi sono ritrovata che parevo Quasimodo: mezza ringobbita, tutta storta da una parte.
Il giorno dopo, per il ritorno, c'è stato il bis. Ho fatto un pezzo di strada con un mio compagno di corso. E' troppo buffo. Ha una certa età, un pò (tanto) spelacchiato, baffetti, stessi occhio all'ingiù dei basset hound, stessa espressione. Vestito sempre o troppo elegante o troppo giovanile. Ad un certo punto dal niente se n'è uscito con "Ma un pò di calduccino per farci sentire che siamo a luglio e non a gennaio, no?"

Ieri sera, dopo una roba tipo 15 ore di aria condizionata in 2 giorni, urlavo anche "Esmeraldaaaaaaaaaaaaaa".