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Università o manicomio?--parte prima

Ormai è giunto il momento di raccontare cosa mi è successo a Firenze in quei 4 anni universitari, anche per non far preoccupare inutilmente Lagina!
Però è giusto contestualizzare il tutto facendo una premessa su di me. Mi sono sempre impegnata tantissimo nello studio, l'ho sempre considerato come un lavoro, in cui mettere il massimo di me, anche perchè non sono mai riuscita a prendere gli impegni (nessun tipo di impegno) in coglionella, figuriamoci l'impegno più importante che avevo. Ho studiato tanto e ho avuto buoni risultati. E sono sempre stata quadrata, avevo progetti ben precisi, che sapevo di riuscire a realizzare con tanto impegno. Ma non avevo calcolato il piccione.
Ho iniziato l'università con tanto entusiasmo, finalmente andavo a studiare qualcosa che mi piaceva e meno campato in aria delle equazioni o dei pensieri dei filosofi. Da quel momento quello che studiavo diventava parte del mio futuro.
O almeno quelle erano le mie aspettative. I primi due esami un buon risultato, già dal terzo ho iniziato a vacillare. Le domande a crocette non si capivano, e a quella aperta avevo risposto per filo e per segno quello che c'era sul libro, però la prof mi aveva tolto 3 punti... Ma come!? Dice che il libro è sbagliato (??) ma lei ha lezione non l'ha spiegate quelle cose. E quindi?! Gli esami successivi sono stati un crescendo di ansia e un crollando di certezze. Più studiavo e più gli esami andavano non male perchè li superavo ma i voti erano bassi. Alla fine non capivo più quando ero preparata o no, e continuavo a studiare in modo quasi compulsivo per saperne di più. Ma tanto quelle domande (quasi tutti gli esami erano a crocetta, infatti negli altri ho dei voti buoni!) erano incomprensibili e le cose chieste completamente inutili. Non chiedevano i concetti fondamentali, bensì piccolezze insignificanti. Quindi o avevi culo (e ovviamente io non appartengo a questa categoria) o era grassa se superavi la prova. Poi c'è da dire che io sono decisamente negata con le crocette, ma ne ho fatte di altre di prove a crocette, eppure le capivo, le facevo, e neanche malvagiamente! E badate, non ne faccio una questione di voto, ma alla fine quello è l'unico mezzo che hai per un riscontro e non è tanto gratificante e incoraggiante farsi un mezzo così per un 21!
E poi non è che impari granchè, insomma, i professori non sono molto competenti, o se lo sono si divertono per qualche assurdo motivo a tenerlo nascosto. Per dire, io non ho ancora capito qual'è l'insonnia tardiva e quella precoce, visto che in 2 prof ci hanno detto l'esatto contrario. Alimentando nella mia testolina una confusione a dir poco imbarazzante. Come il fatto che ci hanno fatto fare 4 esami 4 di statistica senza nemmeno accennarci al fatto che tutto ciò era inutile visto che c'è un programmuccio sul pc che fa tutto lui. Però, per sentito dire, so che dopo alla tesi pretendoni che uno lo sappia usare.
E' una situazione vissuta male un pò da tutti, non ho ancora trovato qualcuno che dicesse bene di psicologia a Firenze, tant'è che molti scappano a gambe levate. Pure io sono scappata... o meglio... mi hanno fatto scappare...
Alla prossima puntata!

Commenti

  1. parlare di università è come parlare di manicomio... hai ragione...
    ricordo con rammarico ed aggrovigliamenti di stomaco quel periodo...
    l'unica cosa di buono che c'era era un ragazzo fuori corso...
    una bella amicizia!!
    ciao e buona giornata (universitaria...ihihihih!!!)
    ^__________^

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  2. poi ci racconti in che senso ti hanno bocciata alla tesi?
    meno male che mi son già laureata e mi ero autoconvinta che fosse impossibile...se no ora sarei in preda all'isteria!

    in quanto a corsi inutili e esami incomprensibili io più di tanto non posso lamentarmi, ma è vero che è frustante non capire più da che parte dover guardare.
    ricordo con erroe un esame di geografia in cui la pazza invece di chiedere grandi concetti pretendeva di sapere tutti i tipi di capanna di ogni tribù che evniva citata sul manuale. cosa che si dimentica nel giro di 5 minuti... a volte negli esami si perde di vista cos'è importante sapere e cosa invece sono curiosità o spunti per approfondire!

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  3. @pupottina: QUELL'università è un manicomio.. dipende da dove capiti: qui a cesena è proprio tutto un altro mondo!
    @federica:certo lo farò, alla prossima puntata...tranquilla cmq, solo lì può succedere!

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  4. i voti bassi a firenze sono una maledizione...dannati!

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  5. Questa è la scuola italiana, insignificante. Non si può valutare una preparazione di uno studente tramite il test a crociette. Può superarlo anche un impreparato se ha culo. E la laurea non può essere data a culo. Ci vuole preparazione oltre a tanta pratica! Hai fatto bene ad andartene da quell'Università.

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  6. @caterina:ma anche a medicina? speravo che almeno lì fossero più seri..spero che almeno vi insegnino cose sensate, non ci si scherza su certe cose!
    @francesco:per fortuna non tutte le università sono così. qui danno un'ottima preparazione

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  7. i voti di medicina a firenze sono bassissimi i primi due o tre anni. studi studi studi e hai comunque una media orribile. poi quando cominci ad avere a che fare con veri dottori le cose migliorano, ma fino a che devi sorbirti i bastardissimi topi di laboratorio son guai.

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  8. IO sono sopravvissuta 5 anni a Firenze vedendo premiare le più grosse leccate di culo, non frequentando ero sempre in svantaggio e la mia media lo dimostra comunque la tesi a me è andata benissimo sarà stata l'insegnante, la commissione o l'argomento, comunque per fortuna è finita.

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