Temo che mi ricorderò la giornata di ieri anche quando l'Alzheimer avrà deterioriato tutti i miei poveri neuroni.
Anzi, direi con più correttezza: la giornata di ieri inserita in questo bel periodo che sto attraversando io con la mia famiglia. Pochi giorni fa si è rotta mia nonna: costola fratturata. Non ci fai niente e quindi c'è mia mamma ad assisterla nella speranza che si rimetta il più velocemente possibile.
In questo caso si è concretizzata la mia ansia sull'essere lontano dai miei cari, che possa succedere loro qualcosa e che io da quassù mi senta, a ragione, impotente e inutile.
Ieri, una mattinata che doveva essere un mix tra relax e studio per l'esame di stato, si è trasformato in un incubo.
Da novembre ho un'auto, tutta mia. Non la volevo, i miei spingevano da mesi affinchè mi prendessi una macchina perchè non era una vita da fare troppo a lungo quella che stavo facendo da pendolare. Dopo 2 settimane di lavoro mi sono convinta che non era cosa, perchè gli orari non mi combaciavano più con quelli dei treni ed era devastante o correre come una pazza o aspettare delle ore in stazione. Complice la Collega, che mi ha venduto la sua.
Se vi state chiedendo perchè mi opponevo tanto al prendere una macchina, la risposta è questa: ho paura. La seconda notte che ho dormito a Faenza alla terza ragazza che viveva con me e Bernacca hanno rubato una macchina, messa anche peggio della mia. In quell'occasione Bernacca mi raccontò che la prima notte che aveva dormito in quella casa le avevano rotto tutti i vetri della macchina a sprangare. A lei e a tutti gli altri parcheggiati nei dintorni. Mi sono chiesta se ero capitata in una tranquilla cittadina romagnola o nel Bronx. Insomma, alla fine mi sono convinta ma devo dire che si è istaurato in me un certo senso di ansia di poterla trovare rovinata o, peggio ancora, non trovarla affatto. Mi autoconvincevo che la zona dove avevo abitato prima era più malfamata di dove sto ora, insomma, son tutti vecchi e famiglie, chi ci doveva passare???
Mi sono sentita dare della paranoica ("ma cosa vuoi che ti facciano? ma figurati se vengono a toccare proprio la tua") e mi sono girate altamente le palle perchè alla fine mi ci convincono davvero che sono io la paranoica, eccessivamente preoccupata di cose che non stanno nè in cielo nè in terra. E poi, come quasi ogni volta quando grido al lupo al lupo, il lupo arriva. E mi tocca avere ragione anche se non la voglio.
Ieri, infatti, mi sono alzata in tutta comodità e,come ogni mattina, la prima cosa che ho fatto è stata affacciarmi e controllare se la bambina stava bene. Ho notato qualcosa che non andava. "Bernacca, vieni un attimo, sbaglio o il vetro della mia macchina è rotto?" Lei mi ha fornito una risposta che, a mente più fredda, mi fa anche sorridere, a fronte di tutta questa cosa del blog: "Mannò, ti c'avrà cacato un piccione". "Sarà, ora scendo a controllare".
Ebbene, se si è trattato di un piccione, ha cacato una spranga. Quando ho visto il parabrezza con quel bozzo e tutto il vetro distutto intorno mi si è gelato il sangue, ma l'ho anche presa con filosofia, nell'incoscienza del momento di tragedia che stava per arrivare. "Sarà scappato un sasso da qualche camion, poi erano venuti gli spurghi, magari è successo qualcosa del genere." Bernacca mi sorrideva dal terrazzo, inconsapevole di cosa stava per capitare. Mentre le davo la cattiva notizia si è affacciata e ha guardato la sua, parcheggiata un pò più indietro: anche quella aveva la stessa "cacata di piccione". Io non potevo crederci che erano solo le nostre, sono scesa di nuovo e ho visto che questi vandali di merda sono stati anche artistici: hanno alternato i vetri rotti rompendo uno davanti, uno dietro, uno davanti, uno dietro. Totale: 4 auto distrutte (in serata abbiamo saputo che anche un'altra via vicina era stata coivolta). A me questa cosa mi ha mandato fuori di testa: non solo sei un bastardo che ti diverti a distruggere le macchina altrui senza nessun motivo, ma lo fai anche con consapevolezza, cosciente di che cosa stai facendo. Premeditando di fare una scacchiera di vetri rotti. In più, mi ha attanagliato il pensiero (che non sono riuscita a scacciare, nè mai scaccerò fintanto sono qui) che se il fatto di trovare la macchina distrutta non era una paranoia, bensì una paura quanto mai fondata, può esserlo anche alzarsi una mattina e non trovarla più. Francamente non so se la reggo questa cosa. Perchè è vero che è "solo" un auto, per carità, meglio quello di una malattia. Però è anche vero che non mi sembra di dovermi meritare anche questa, purtroppo (magari un giorno vi scriverò tutto) anni fà si è istaurato in me un pensiero brutto, come se non riuscissi ad avere una cosa bella se non ne succede un'altra ancora più brutta, come se la dovessi scontare la positività che arriva nella mia vita. Purtroppo spesso il destino me l'ha confermato e io non riesco a uscire da questo circolo vizioso. Anche questa volta l'ennesima conferma, dopo aver ricevuto una piccola buona notizia sul lavoro.
Anzi, direi con più correttezza: la giornata di ieri inserita in questo bel periodo che sto attraversando io con la mia famiglia. Pochi giorni fa si è rotta mia nonna: costola fratturata. Non ci fai niente e quindi c'è mia mamma ad assisterla nella speranza che si rimetta il più velocemente possibile.
In questo caso si è concretizzata la mia ansia sull'essere lontano dai miei cari, che possa succedere loro qualcosa e che io da quassù mi senta, a ragione, impotente e inutile.
Ieri, una mattinata che doveva essere un mix tra relax e studio per l'esame di stato, si è trasformato in un incubo.
Da novembre ho un'auto, tutta mia. Non la volevo, i miei spingevano da mesi affinchè mi prendessi una macchina perchè non era una vita da fare troppo a lungo quella che stavo facendo da pendolare. Dopo 2 settimane di lavoro mi sono convinta che non era cosa, perchè gli orari non mi combaciavano più con quelli dei treni ed era devastante o correre come una pazza o aspettare delle ore in stazione. Complice la Collega, che mi ha venduto la sua.
Se vi state chiedendo perchè mi opponevo tanto al prendere una macchina, la risposta è questa: ho paura. La seconda notte che ho dormito a Faenza alla terza ragazza che viveva con me e Bernacca hanno rubato una macchina, messa anche peggio della mia. In quell'occasione Bernacca mi raccontò che la prima notte che aveva dormito in quella casa le avevano rotto tutti i vetri della macchina a sprangare. A lei e a tutti gli altri parcheggiati nei dintorni. Mi sono chiesta se ero capitata in una tranquilla cittadina romagnola o nel Bronx. Insomma, alla fine mi sono convinta ma devo dire che si è istaurato in me un certo senso di ansia di poterla trovare rovinata o, peggio ancora, non trovarla affatto. Mi autoconvincevo che la zona dove avevo abitato prima era più malfamata di dove sto ora, insomma, son tutti vecchi e famiglie, chi ci doveva passare???
Mi sono sentita dare della paranoica ("ma cosa vuoi che ti facciano? ma figurati se vengono a toccare proprio la tua") e mi sono girate altamente le palle perchè alla fine mi ci convincono davvero che sono io la paranoica, eccessivamente preoccupata di cose che non stanno nè in cielo nè in terra. E poi, come quasi ogni volta quando grido al lupo al lupo, il lupo arriva. E mi tocca avere ragione anche se non la voglio.
Ieri, infatti, mi sono alzata in tutta comodità e,come ogni mattina, la prima cosa che ho fatto è stata affacciarmi e controllare se la bambina stava bene. Ho notato qualcosa che non andava. "Bernacca, vieni un attimo, sbaglio o il vetro della mia macchina è rotto?" Lei mi ha fornito una risposta che, a mente più fredda, mi fa anche sorridere, a fronte di tutta questa cosa del blog: "Mannò, ti c'avrà cacato un piccione". "Sarà, ora scendo a controllare".
Ebbene, se si è trattato di un piccione, ha cacato una spranga. Quando ho visto il parabrezza con quel bozzo e tutto il vetro distutto intorno mi si è gelato il sangue, ma l'ho anche presa con filosofia, nell'incoscienza del momento di tragedia che stava per arrivare. "Sarà scappato un sasso da qualche camion, poi erano venuti gli spurghi, magari è successo qualcosa del genere." Bernacca mi sorrideva dal terrazzo, inconsapevole di cosa stava per capitare. Mentre le davo la cattiva notizia si è affacciata e ha guardato la sua, parcheggiata un pò più indietro: anche quella aveva la stessa "cacata di piccione". Io non potevo crederci che erano solo le nostre, sono scesa di nuovo e ho visto che questi vandali di merda sono stati anche artistici: hanno alternato i vetri rotti rompendo uno davanti, uno dietro, uno davanti, uno dietro. Totale: 4 auto distrutte (in serata abbiamo saputo che anche un'altra via vicina era stata coivolta). A me questa cosa mi ha mandato fuori di testa: non solo sei un bastardo che ti diverti a distruggere le macchina altrui senza nessun motivo, ma lo fai anche con consapevolezza, cosciente di che cosa stai facendo. Premeditando di fare una scacchiera di vetri rotti. In più, mi ha attanagliato il pensiero (che non sono riuscita a scacciare, nè mai scaccerò fintanto sono qui) che se il fatto di trovare la macchina distrutta non era una paranoia, bensì una paura quanto mai fondata, può esserlo anche alzarsi una mattina e non trovarla più. Francamente non so se la reggo questa cosa. Perchè è vero che è "solo" un auto, per carità, meglio quello di una malattia. Però è anche vero che non mi sembra di dovermi meritare anche questa, purtroppo (magari un giorno vi scriverò tutto) anni fà si è istaurato in me un pensiero brutto, come se non riuscissi ad avere una cosa bella se non ne succede un'altra ancora più brutta, come se la dovessi scontare la positività che arriva nella mia vita. Purtroppo spesso il destino me l'ha confermato e io non riesco a uscire da questo circolo vizioso. Anche questa volta l'ennesima conferma, dopo aver ricevuto una piccola buona notizia sul lavoro.
Ora chiudo questo post, mi sto immalinconendo e non voglio. Un post a parte lo meriteranno i carabinieri e uno i faentini. Ce ne sarà per tutti.
non ho parole: dico solo che al mondo c'è un gran bisogno di psicologi che all'occorrenza tirino fuori una bella spranga per una desensibilizzazione sistematica violenta ma efficace. :(
RispondiEliminaVale
Non ci sono parole...sono allibita! Ma in che mondo viviamo? Ma cosa cavolo passa per la testa a certa gente??? Sono veramente veramente dispiaciuta per la macchina...ma uffa!!
RispondiEliminaio vorrei tanto sapere che cosa passa nella testa a chi combina una bastardata del genere... e poi vorrei fargli vedere cosa passa nella mia quando sento una cosa del genere...
RispondiEliminaMi dispiace davvero tanto! Questa "gente" che sfoga la propria infelicità nel mondo che li circonda non mi va poprio giù!
RispondiEliminaE poi non dev'esere nemmeno bello vivere con la paura che ti possano rubare o dannggiare la macchina!
Un abbraccio e non immalinconirti... che ne sò pensa ai monti!!
Il mondo è pieno di stupidi e idioti. Scusami se mi sono lasciata andare, ma non ho altre parole per definire sta gentaglia di cui ormai ne abbiamo piene le scatole: senza motivo ti distruggono l'auto (anni fa è campitato anche a me), oppure entrano in casa per rubare ledendo la privacy e minando la nostra serenità.
RispondiEliminaNon deve succedere!
Senti facciamo così... mi propongo io per fare il Chuck Norris della situazione, mi piazzo vicino alla tua auto con un fucile carico in braccio e al momento giusto gli sparo alle gambe e alle mani ma alternate (gamba sinistra e mano destra).
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