Il 25 aprile è passato, e mi è dispiaciuto non fare nessun post a tema, però (e direi per fortuna) il tempo per stare davanti al pc è stato decisamente poco.
Io credo molto in questa festa e in quello che rappresenta ma non voglio infognarmi in un discorso fatto di frasi fatte e elogi a chi la resistenza l'ha fatta. Non perchè li trovo inutili questi discorsi così, ma trovo anche che chi ha la sensibilità di comprenderne a pieno il significato sia già "saturo", mentre chi non ha tale sensibilità non cambierà certo idea leggendo poche pagine in un blog in cui è magari capitato per caso. E, perdonatemi il pessimismo, in ogni caso c'è ben poco da fare per queste persone.
Voglio però consigliarvi un film che ha molto a che fare con queste tematiche e che il caso ha voluto guardassi proprio venerdì scorso. Dico "il caso ha voluto" perchè non sapevo minimamente che il film toccasse questi argomenti così da vicino.
Il film è Baciami piccina.
Scelto perchè uno dei protagonisti è Neri Marcore. L'altro è Vincenzo Salemme. Entrambi conosciuti per essere comici. E perciò mi aspettavo ci fosse da ridere. E ho anche riso in effetti, ma la vera forza di questo film è raccontare una storia tanto semplice, quando profonda.
Umberto (Neri Marcore) è il carabiniere tutto d'un pezzo Umberto a cui viene affidato il compito di portare a Venezia il detenuto NUvolini, proprio alla vigilia dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Con loro parte anche Luisa, la fidanzata di Umberto che, stufa di continua rinunce, spera che quella sia l'occasione di farsi una gita a Venezia. Invece proprio quell'avvenimento storico si mette in mezzo tra i piani di Umberto e Luisa. Portare la divisa da Carabiniere per Umberto è quasi una condanna a morte e non la toglierà mai realmente, troppo preso a obbedire agli ordini, se non quando le persone incontrate sul suo cammino gli faranno capire che "CHI SCEGLIE LA VIA PIù SEMPLICE PERDE SEMPRE, ANCHE QUANDO VINCE".
Io credo molto in questa festa e in quello che rappresenta ma non voglio infognarmi in un discorso fatto di frasi fatte e elogi a chi la resistenza l'ha fatta. Non perchè li trovo inutili questi discorsi così, ma trovo anche che chi ha la sensibilità di comprenderne a pieno il significato sia già "saturo", mentre chi non ha tale sensibilità non cambierà certo idea leggendo poche pagine in un blog in cui è magari capitato per caso. E, perdonatemi il pessimismo, in ogni caso c'è ben poco da fare per queste persone.
Voglio però consigliarvi un film che ha molto a che fare con queste tematiche e che il caso ha voluto guardassi proprio venerdì scorso. Dico "il caso ha voluto" perchè non sapevo minimamente che il film toccasse questi argomenti così da vicino.
Il film è Baciami piccina.
Scelto perchè uno dei protagonisti è Neri Marcore. L'altro è Vincenzo Salemme. Entrambi conosciuti per essere comici. E perciò mi aspettavo ci fosse da ridere. E ho anche riso in effetti, ma la vera forza di questo film è raccontare una storia tanto semplice, quando profonda.
Umberto (Neri Marcore) è il carabiniere tutto d'un pezzo Umberto a cui viene affidato il compito di portare a Venezia il detenuto NUvolini, proprio alla vigilia dell'armistizio dell'8 settembre 1943. Con loro parte anche Luisa, la fidanzata di Umberto che, stufa di continua rinunce, spera che quella sia l'occasione di farsi una gita a Venezia. Invece proprio quell'avvenimento storico si mette in mezzo tra i piani di Umberto e Luisa. Portare la divisa da Carabiniere per Umberto è quasi una condanna a morte e non la toglierà mai realmente, troppo preso a obbedire agli ordini, se non quando le persone incontrate sul suo cammino gli faranno capire che "CHI SCEGLIE LA VIA PIù SEMPLICE PERDE SEMPRE, ANCHE QUANDO VINCE".
#1 Serena
RispondiEliminaNon conoscevo questo film, quando avrò occasione voglio vederlo...molto significativa la frase che citi alla fine del post...