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Piccione is back2!

Aver detto che ero stata fortunata (vedi post precedente) ha attratto lo stupido volatile scagazzone di cui mi ero apparentemente libera e soprattutto di cui non sentivo per niente la mancanza.
Ebbene sì, il piccione è tornato. E mi ha scaricato addosso palate di merda. E la cosa “fantastica” è che ha cominciato mercoledì sera, proprio il mercoledì quando avevo scritto che quella sarebbe stata una giornata come le altre. MMH, col cà!
Allora, quel giorno lì la mattina ero a casa perché avevo in programma un attività pomeridiana fuori ufficio (laudata sii, attività fuori dall’ufficio), ma son dovuta passare lo stesso per farmi spiegare il lavoro che avrei dovuto fare nei giorni a venire. La cosa divertente è che così ho dovuto girare mezza Forlì perché la fortuna ha voluto che i due posti fossero piuttosto distanti, solo che “dovevo” perché di solito la persona che mi doveva spiegare ‘ste cose è nell’altra sede. Finita quella cosa lì prendo il mio autobus e mi dirigo  verso il luogo numero 2. Tempo un nano secondo sale il controllore, eravamo 3 persone a bordo e quindi il tempo per cercare il biglietto che avevo distrattamente buttato in borsa era ridotto all’osso. Ora, forse solo le donne mi possono capire, ma ci sono quelle borse mega che inglobano qualsiasi cosa tu ci metta dentro. Ebbene, il biglietto era lì ma non saltava fuori. L’avrò cercato per 30 lunghissimi secondi finchè il controllore non si è spazientito (aveva una pazienza biblica ‘sto stronzo!)  e mi ha chiesto il documento per farmi la multa. Al che io ho insistito che ce l’avevo e ho continuato a cercare e lui sempre più maleducato che mi chiedeva il documento. Tutto questo nei successi 15 secondi. Non voglio dire ma ho quasi 30 anni e li dimostro tutti ed essere trattata come la scolaretta quattordicenne che “ce sta a provà” mi ha dato non poco ai nervi.  Alla fine l’unica soluzione è stata svuotare la borsa e sbattergli il biglietto sulla faccia, e dirgli “gliel’avevo detto!”… Chiaramente ho ricevuto valanghe di scuse per come mi ha trattata.
Insomma poi la giornata è seguita bellina bellina fino a sera quando frugando nella borsa mi sono accorta di aver perso il libretto del tirocinio. Mi sarei volentieri spara anche perché certa di averlo perso sull’autobus e certissima di non ritrovarlo più.Era veramente una tragedia perché si trattava di ricostruire le attività giornaliere di tutti i sei mesi passati e di inventarle non se ne parla, visto che la mia presenza doveva coincidere con i verbali e documentazioni varie. La notte non ho dormito niente e la mattina ( mattina in cui avrei potuto dormire di più) mi sono alzata prestissimo per vedere se l’aveva ritrovato. Niente. Chiamo in ufficio per avvisare  che non sarei andata per recarmi subito alla segreteria e mi rispondono che… IL MIO LIBRETTO ERA Lì! Non credo che amerò mai così tanto quel posto come in quel momento. E, tra parentesi, non chiedetemi come ci sia finito.
Diciamo che il piccione non ha proprio cacato, ma mi ha voluto fare uno scherzo tirandomi solo del gelato ricotta e fichi (quella la capiamo solo io e Arpista). Tanta paura per niente.
Ma mica è finita, e poi ha cacato per davvero. Questo week end me ne sono tornata a casa e la partenza era prevista per oggi, ma oggi c’era un cacchio di sciopero e i treni garantiti erano solo fino alle 9. Il mio treno però partiva prima e quindi almeno a metà strada speravo di arrivarci. Quindi alzati, vestiti, corri in stazione, con una stanchezza indescrivibile sulle spalle, considerata la precedente nottataccia. E le tre settimane passate in completa solitudine, senza mai riuscire realmente a rilassarsi. Arrivò sudata e bagnata (pioveva) e… il treno era soppresso. Avrei soppresso tutta Trenitalia in quel momento. Me ne ritorno mesta a casa e per fortuna ho deciso di riprovare con quello dopo che non doveva partire ed è partito. Mah…. Qui ci vuole Raz Degan, visto che ora andrà per l’Italia a risolver misteri, che gli dicessero di fare una visitina sui treni!
Devo dire che ho rischiato veramente di rimanere davvero a metà strada ma avevo tanta voglia di casa, anzi BISOGNO di casa, per potermi ricaricare un po’.
Perché oltre a questo, ci sono anche le magagne “da ufficio”, che si sommano giorno per giorno e che tento di scrollarmi di dosso non appena arrivano sulle mie spalle.L’ultima è di poche ore fa, e la cosa che mi scoccia è che per la stanchezza ho commesso un errore anche io e non posso dire di avere ragione al 100%. Ma solo al 90%. E a me, per troppo perfezionismo, piace averla al 101%, sennò mi sembra di non averla affatto e la cosa mi da ai nervi. Ma devo imparare a farmi bastare il 90, come in questo caso,  perché ultimamente mi sto rendendo conto che il perfezionismo paga nell’20% (a star larghi) dei casi… ed è un po’ poco per una perfezionista come me!!!!

Commenti

  1. #3 Lunga

    @serena: fai proprio bene, ogni tanto ci vuole!|

    @grissino: anche qui credo si possa avere la possibilità di farsi revocare la multa nel caso di aver dimenticato la tessera... ovviamente il palmare da noi arriverà nel 2100!!!!
    24 aprile 2010 16:21
    #2 Grissino


    Cavolo, quella del controllore é terribile. Certo che se eri un negraccio di due metri di altezza e 30 cm di bicipite, non avrebbe fatto cosí ^_^ E' giusto controllare, é giusto dare la multa ma:

    1) si deve essere gentili

    2) si deve dare la multa a tutti

    Qui una cosa carina: se hai una carta annuale (io ad es.) e la perdi, te la rifanno. Se la lasci a casa e ti controllano, basta che gli dici nome e cognome e gli dai il documento e tramite il palmarino che hanno, controllano e non ti danno la multa. Carino no? :-P
    24 aprile 2010 14:25
    #1 Serena

    Devo ammettere che il piccione ha svolazzato un pò intorno a te in questi giorni Capisco quando scrivi del bisogno di casa, anche io ora per il 1 maggio torno da mamma per il fine settimana, è un periodo durissimo e solo a casa mi riprendo un pò

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