Dunque, eravamo arrivati alla fine del primo giorno. Per chiarezza e per far sembrare che non è che si gira solo per mangiare devo dire che le grotte di Frasassi mi hanno veramente conquistato. Da piccola avevo visitato le grotte del Vento, qui in Toscana, ma ricordo poco e sicuramente non sono così grandi e belle. Pensate che la prima sala in cui si entra potrebbe tranquillamente contenere il Duomo di Milano tanto è grande!
Comunque anche là sotto il mio istinto s'è fatto subito riconoscere. Appena entrati infatti la guida ci ha fatto alzare la testa e ci ha mostrato una concrezione particolare che per forma e colore era stata chiamata dagli scopritori "fetta di pancetta". Andando avanto nel percorso, ad un certo punto ho alzato la testa e "toh, se quella era la fetta di pancetta questa è una bella fetta di lardo... bonooooo!". Chiaramente non ho fatto in tempo a chiuder bocca che la guida ci ha illustrato la concrezione chiamata proprio fetta di lardo. Oh, comunque io sarò golosa eh, ma questi speleologi erano parecchio affamati!!!
Tornando al viaggio, il giorno dopo, il 7 dicembre, è stata la gornata di Gubbio. Tappe obbligate: l'abbazia di Sant'Ubaldo per farmi una foto coi ceri (che l'altra volta era la volta in cui mi si ruppe la macchina fotografica e venivano tutte le foto improponibilmente scure), la piazza davanti al palazzo Ducale e la chiesa di Don Matteo, ora tutta impacchettata per un restauro. E ovviamente L'osteria dei Re!
Quest'osteria l'abbiamo scoperta la prima volta che siamo andati a Gubbio, per caso, e siamo entrati attratti dal prezzo (praticamente 12 € a persona, bevande escluse) e la particolarità del menù offerto. Infatti non ci sono (o comunque ce ne sono pochissimi e molto particolari, come il baccalà dei ceraioli) primi o secondi, bensì un piattone chiamato il "piattone del re", che è nientepopòdimeno che questa meraviglia qui:
(dall'alto in senso orario: Crostini ai funghi, crostini con pancetta, polenta, crescia con insalatina,arista e aceto balsamico, crescia con frittata piccante, patate arrosto, bustrengo- una roba buonissimissima!-, cresciacon prosciutto e un pecorino al tartufo a dir poco divino. Al centro l'arma di distruzione di massa, ovvero cotiche e fagioli).
Tale piatto, passato dalle nostre fauci spietate, in poco tempo si è trasformato nel deserto dei tartari...
Abbiamo poi assistito alla cerimonio d'accensione dell'albero. Un pò più moscia rispetto alla volta scorsa, intanto c'è stato Bertolaso che ha fatto partire due falsi allarmi (io non commento che è quasi Natale e le parolacce non stanno bene sulla bocca di una signorina) che mi hanno fatto mancare l'accensione sul video con la macchina fotografica e poi il collegamento con gli eugubini nel mondo non è stato troppo spassoso. Quest'anno comunque mi son fatta più furba, non sono rimbecillita a cercar di fare foto stabili senza cavalletto, bensì ho rilevato fermi immagine dal video. Che non saranno il massimo ma ne va della salute mentale della sottoscritta!
La cena in un pub davvero davvero carino (ma non mi ricordo il nome ), nella piazza davanti alla statua di San Francesco e il Lupo.
E infine Urbino.
Urbino mi è piaciuta molto. E'è il classico borgo medioevale, con tanto di mura, torri e vicoletti caratteristici. Tutte cose che adoVo. Di negativo potrei dire che scarseggia di negozi di prodotti tipici, che invece in questi borghi abbondano sempre. Alla fine siamo riusciti a portarci via soltanto un pò di Casciotta di Urbino, un formaggio Doc, igp o che ne so io, insomma tipico di lì.
E poi, via di ritorno a casa. Felice per aver passato anche se pochissimissimi giorni in compagnia della mia metà (il mio stomaco) e in posti adorabili. Triste perchè come sempre le cose belle finiscono troppo presto.
Comunque anche là sotto il mio istinto s'è fatto subito riconoscere. Appena entrati infatti la guida ci ha fatto alzare la testa e ci ha mostrato una concrezione particolare che per forma e colore era stata chiamata dagli scopritori "fetta di pancetta". Andando avanto nel percorso, ad un certo punto ho alzato la testa e "toh, se quella era la fetta di pancetta questa è una bella fetta di lardo... bonooooo!". Chiaramente non ho fatto in tempo a chiuder bocca che la guida ci ha illustrato la concrezione chiamata proprio fetta di lardo. Oh, comunque io sarò golosa eh, ma questi speleologi erano parecchio affamati!!!
Tornando al viaggio, il giorno dopo, il 7 dicembre, è stata la gornata di Gubbio. Tappe obbligate: l'abbazia di Sant'Ubaldo per farmi una foto coi ceri (che l'altra volta era la volta in cui mi si ruppe la macchina fotografica e venivano tutte le foto improponibilmente scure), la piazza davanti al palazzo Ducale e la chiesa di Don Matteo, ora tutta impacchettata per un restauro. E ovviamente L'osteria dei Re!
Quest'osteria l'abbiamo scoperta la prima volta che siamo andati a Gubbio, per caso, e siamo entrati attratti dal prezzo (praticamente 12 € a persona, bevande escluse) e la particolarità del menù offerto. Infatti non ci sono (o comunque ce ne sono pochissimi e molto particolari, come il baccalà dei ceraioli) primi o secondi, bensì un piattone chiamato il "piattone del re", che è nientepopòdimeno che questa meraviglia qui:
(dall'alto in senso orario: Crostini ai funghi, crostini con pancetta, polenta, crescia con insalatina,arista e aceto balsamico, crescia con frittata piccante, patate arrosto, bustrengo- una roba buonissimissima!-, cresciacon prosciutto e un pecorino al tartufo a dir poco divino. Al centro l'arma di distruzione di massa, ovvero cotiche e fagioli).
Tale piatto, passato dalle nostre fauci spietate, in poco tempo si è trasformato nel deserto dei tartari...
Abbiamo poi assistito alla cerimonio d'accensione dell'albero. Un pò più moscia rispetto alla volta scorsa, intanto c'è stato Bertolaso che ha fatto partire due falsi allarmi (io non commento che è quasi Natale e le parolacce non stanno bene sulla bocca di una signorina) che mi hanno fatto mancare l'accensione sul video con la macchina fotografica e poi il collegamento con gli eugubini nel mondo non è stato troppo spassoso. Quest'anno comunque mi son fatta più furba, non sono rimbecillita a cercar di fare foto stabili senza cavalletto, bensì ho rilevato fermi immagine dal video. Che non saranno il massimo ma ne va della salute mentale della sottoscritta!
La cena in un pub davvero davvero carino (ma non mi ricordo il nome ), nella piazza davanti alla statua di San Francesco e il Lupo.
E infine Urbino.
Urbino mi è piaciuta molto. E'è il classico borgo medioevale, con tanto di mura, torri e vicoletti caratteristici. Tutte cose che adoVo. Di negativo potrei dire che scarseggia di negozi di prodotti tipici, che invece in questi borghi abbondano sempre. Alla fine siamo riusciti a portarci via soltanto un pò di Casciotta di Urbino, un formaggio Doc, igp o che ne so io, insomma tipico di lì.
E poi, via di ritorno a casa. Felice per aver passato anche se pochissimissimi giorni in compagnia della mia metà (il mio stomaco) e in posti adorabili. Triste perchè come sempre le cose belle finiscono troppo presto.
#4 Lunga
RispondiEliminagrazie suy!
24 dicembre 2009 20:00
#3 Lunga
digitooooooooooooooooooooooooooooo che bello hai commentato nel mio blog!! mi mancavi
24 dicembre 2009 19:25
#2 digito
ho messo su tre chili e otto.c'ho ancora il sapore di lardo in bocca. ti detesto
buon nUtale!
24 dicembre 2009 18:47
#1 suysan
Ciao Ire...Buon Natale!!