Povera illusa che ero stata a settembre quando mi ero inventata la storia del PP, del post programmato, credendo che non mi bastassero i mb che ho a disposizione con la mia connessione "portatile".
E invece non mi basta mai il tempo! E dire che è come se lavorassi part time, con il week end libero, e invece sono perennemente alla ricerca di un momento per me, per scrivere quando mi passa per la testa, per fermare momenti importanti, per ripercorrere pensieri ed emozioni e trasformarli in parole degne di senso.
E sì, che ne avrei di roba da dire. Ho ancora la seconda parte della mia vacanzina umbro-marchigiana da raccontare. Ho un fine settimana in compagnia della mamma. Ho un sacco di altre cose qui in mente, che cerco di tenere vivive nella testa.
Ma non ho il tempo fisico per raccontar(ve)le. Quando torno dal tirocinio riesco a malapena a mangiare, sistemare un pò casa, fare spesa ed è già ora di cena. A volte mi metto a cazzeggiarci su internet ma non ho la forza mentale di mettermi a fare un discorso che quadri, se non a logica, almeno in grammatica. Lo so, lo dico sempre, ma lo ripeto. Questo tirocinio mi sta veramente succhiando molte energie, e così tante non credevo. Esco di lì che sono mentalmente stanca, anche se magari ho solo ascoltato un colloquio, ricorso un pò le chiavi dagli operatori e chiaccherato nei corridoi con qualche utente. E' come se ogni situazione pesante che incontro là dentro mi arrivasse sul groppone. Quando esco li scrollo, però comunque le spalle sono indolienzite e stanche.
Che poi è un controsenso, se avessi così tanto tempo, non fossi impegnata e stanca, non avrei nulla di bello da scrivere, ma tant'è.
Detto ciò, prima di staccare vi aggiorno sulla situazione neve. Dopo il momento di euforia (non avevo mai visto una nevicata così, in pianura poi!) sono arrivate le note dolenti.
Quella più dolorosa stamattina quando presa da un guizzo di intelligenza (e di cecità momentanea) ho inforcato la bici per arrivare prima e dopo 10 metri sono volata a terra. Che poi volata è una parola grossissima, più che altro mi sono adagiata mollemente per terra, un pò come quando affettano il prosciutto cotto e lo ripongono nella vaschetta. Ho sfracassato il cestino della bici ma almeno mi sono salvata il culo, non metaforicamente parlando.
Alla prossima scivolata!
E invece non mi basta mai il tempo! E dire che è come se lavorassi part time, con il week end libero, e invece sono perennemente alla ricerca di un momento per me, per scrivere quando mi passa per la testa, per fermare momenti importanti, per ripercorrere pensieri ed emozioni e trasformarli in parole degne di senso.
E sì, che ne avrei di roba da dire. Ho ancora la seconda parte della mia vacanzina umbro-marchigiana da raccontare. Ho un fine settimana in compagnia della mamma. Ho un sacco di altre cose qui in mente, che cerco di tenere vivive nella testa.
Ma non ho il tempo fisico per raccontar(ve)le. Quando torno dal tirocinio riesco a malapena a mangiare, sistemare un pò casa, fare spesa ed è già ora di cena. A volte mi metto a cazzeggiarci su internet ma non ho la forza mentale di mettermi a fare un discorso che quadri, se non a logica, almeno in grammatica. Lo so, lo dico sempre, ma lo ripeto. Questo tirocinio mi sta veramente succhiando molte energie, e così tante non credevo. Esco di lì che sono mentalmente stanca, anche se magari ho solo ascoltato un colloquio, ricorso un pò le chiavi dagli operatori e chiaccherato nei corridoi con qualche utente. E' come se ogni situazione pesante che incontro là dentro mi arrivasse sul groppone. Quando esco li scrollo, però comunque le spalle sono indolienzite e stanche.
Che poi è un controsenso, se avessi così tanto tempo, non fossi impegnata e stanca, non avrei nulla di bello da scrivere, ma tant'è.
Detto ciò, prima di staccare vi aggiorno sulla situazione neve. Dopo il momento di euforia (non avevo mai visto una nevicata così, in pianura poi!) sono arrivate le note dolenti.
Quella più dolorosa stamattina quando presa da un guizzo di intelligenza (e di cecità momentanea) ho inforcato la bici per arrivare prima e dopo 10 metri sono volata a terra. Che poi volata è una parola grossissima, più che altro mi sono adagiata mollemente per terra, un pò come quando affettano il prosciutto cotto e lo ripongono nella vaschetta. Ho sfracassato il cestino della bici ma almeno mi sono salvata il culo, non metaforicamente parlando.
Alla prossima scivolata!
#3 Ste
RispondiEliminaEhi posso capire, io sono in un periodo con particolare voglia di scrivere (sarà che sono particolaremente sclerata ultimamente ), però non è sempre così. Perl la caduta...qualcuno direbbe "Quel che non uccide rafforza", forse è un po' esagerato ma di certo "rende più furbi"
Ste
23 dicembre 2009 08:43
#2 Grissino
Benvenuta nel mondo del lavoro... ^_^
22 dicembre 2009 22:18
#1 Serena
Serena
OHI OHI! che male! assolutamente sconsigliato inforcare la bici quando nevica! Mi spiace tu sia caduta, l'importante è non esserti fatta male sul serio...stai attenta che poi mi fai stare in pensiero!