Proud to be... CHICCA

Scendo le scale dell'albergo, consegno distrattamente la chiave, e mi avvio infreddolita e pensierosa verso la facoltà, ripensando a quel cavolo di esame, alla sfiga e a quella stronza raccomandata. Tempo di svoltare l'angolo e scorgo un tizio che ha appena posteggiato nello spazio riservato ai disabili, ha il cartellino ben in vista ma mi sembra tutto fuor che disabile. "Ecco il solito furbo" penso. Lui mi sta guardando con un sorrisetto ebete, io distolgo lo sguardo, lo rialzo e ancora mi sta fissando.
TdM (tipo della macchina): ciao!
Lunga: ciao...
TdM: come ti chiami?
L: (ussignur, e ora questo che vole?) Lunga... ehm... te?
TdM: Chicca (e qui chissà perchè non mi è venuto il sospetto di nulla)
L: eh?
TdM, anzi Chicca: Chicca!!!
L: ah.
C: ti rivedo?
L: No, non sono di qui...
C: mi ha fatto comunque piacere incontrarti... voi ragazze siete le migliori amiche dei gay!
L: ah ehm eheh (sorrisino demente/imbarazzato accompagnato da colpo di tosse mimetico)
C: no perchè sai, io sono gay e sono orgogliosA di esserlo!
L: ah...
C: ho fatto bene a dirtelo vero?
L:... (ma che scherzi davvero!)

Ancora mi sto chiedendo dove erano le telecamere di Candid Camera!