E niente, l'ho fatto un'altra volta. Mi sono licenziata dal mio lavoro stagionale, ormai parecchi giorni fa. Una sera sono tornata a casa coi coglioni gonfi e il pianto di rabbia in gola. E con gli anni mi saranno pur venuti i capelli bianchi ma insieme a quelli mi è venuto quel pizzico di saggezza che mi fa reagire quando le situazioni in cui mi trovo mi fanno star male.
E passino i turni di merda, passino le parti a culo gratuite, passino tante altre cose. Ma fare le due e mezzo di notte a mandare messaggi vocali per un problema inventato da quella psicopatica della mia capa no. Ho preso le mie informazioni, le mie precauzioni, e sono andata bella sicura di quel che facevo.
Il fatto di essere sempre nella precarietà agevola questo tipo di decisione. In fin dei conti non lasci "il lavoro della vita". Ho staccato la spina a un impiego che già aveva una fine segnata. Come le altre volte. Ho un po' giocato d'azzardo perché avevo un'altra opportunità in ballo, ma non era certa, ho sperato solo che la vita finalmente mi premiasse, dopo un'estate così di merda.
Diciamo di sì, che l'ha fatto. Mi ha fatto tremare, perché le cose lisce a me non vanno mai. E difatti vivo questo nuovo posto di lavoro un po' con l'ansia di vederlo sfumare. La sfiga è sempre in agguato mannaggia a lei.
Adesso (e per adesso) sto bene e sono di nuovo serena.
Ps. Cosa faccio? Beh, faccio la custode, anzi no la bidella, anzi no, la collaboratrice scolastica.
E passino i turni di merda, passino le parti a culo gratuite, passino tante altre cose. Ma fare le due e mezzo di notte a mandare messaggi vocali per un problema inventato da quella psicopatica della mia capa no. Ho preso le mie informazioni, le mie precauzioni, e sono andata bella sicura di quel che facevo.
Il fatto di essere sempre nella precarietà agevola questo tipo di decisione. In fin dei conti non lasci "il lavoro della vita". Ho staccato la spina a un impiego che già aveva una fine segnata. Come le altre volte. Ho un po' giocato d'azzardo perché avevo un'altra opportunità in ballo, ma non era certa, ho sperato solo che la vita finalmente mi premiasse, dopo un'estate così di merda.
Diciamo di sì, che l'ha fatto. Mi ha fatto tremare, perché le cose lisce a me non vanno mai. E difatti vivo questo nuovo posto di lavoro un po' con l'ansia di vederlo sfumare. La sfiga è sempre in agguato mannaggia a lei.
Adesso (e per adesso) sto bene e sono di nuovo serena.
Ps. Cosa faccio? Beh, faccio la custode, anzi no la bidella, anzi no, la collaboratrice scolastica.
Cara io ti chiamo Bidella, se ti va bene, oppure se preferisci ti chiamerò Icaro.
RispondiEliminaCome vedi sono il nuovo tuo amico, sono passato prima di rispondere al tuo commento fatto da me nel mio blog, trova la tua schiettezza molto chiara, sai nella vita tante coso possono cambiare, e qui da te sento che ne hai passato di tutti i colori.
Come noterai mi sono messo fra i tuoi lettori, spero che lo farai anche tu sul mio blog.
Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie Tomaso, ci eravamo incrociati in altri blog e ho deciso di venire a farti un saluto!
EliminaDai ! Io spero che questo posto di bidella/collaboratrisce scolastica vada bene. Te lo auguro di cuore . Ciao
RispondiEliminaSperiamo bene, la considero ormai la via per il posto fisso.
EliminaDai che va, tanto le certezze non ci appartengono più e tu sei formata benissimo per vivere questo nuovo mondo moderno.
RispondiEliminaHai fatto bene a licenziarti, ma spero tu gliel'abbia fatta pagare, in qualche modo.
Moz-
Come si dice... O si nuota o si affoga! Ho dovuto imparare a nuotare purtroppo!
EliminaCi sta. Ma almeno sai nuotare :)
EliminaMoz-
I datori di lavoro fanno spesso girare i coglioni... Che ci trattino meglio e noi daremo di più alle loro aziende.
RispondiEliminaHai perfettamente ragione . Dove ero io proprio questo anno hanno stravolto molte cose che prima ci facevano stare bene.in molti dei più seri non vogliono più tornare. Ciò rispecchia le tue parole.
EliminaSai che non ho ancora capito cosa fanno le bidelle oggi?
RispondiEliminaNon puliscono più i bagni, ad esempio.
Quindi non credo che sarà un lavoro duro.
In ogni caso, hai fatto benissimo a licenziarti. Io l'ho fatto tantissime volte. Tanto, come dici, perdi il lavoro di due mesi, non della vita.
Li puliamo, li puliamo eccome! Diciamo che risparmio di palestra!
EliminaHai fatto bene difendendo così anche la tua dignità. In bocca al lupo per la tua nuova occupazione.
RispondiEliminaCrepi!
EliminaUn po' di invidio: passi da un lavoro precario all'altro. Ma almeno lavori.
RispondiEliminaQui non si muove una foglia!
Tu l'avevi fatta domanda per il personale ata? Stai allerta per la prossima che non si sa mai.
EliminaHo sempre voluto provare a fare il bidello almeno una volta nella mia vita e comunque in bocca al lupo.
RispondiEliminaIo non ci tenevo particolarmente...e dopo averlo provato due anni fa avevo pensato di non provarci più. però è la via per il posto fisso e mi sono rotta di questo precariato
EliminaNella scuola ti troverai bene, spero che ci sia un bel clima di collaborazione perché se c’è sarà una bella esperienza, vedrai. Ciao.
RispondiEliminasinforosa
Questa è una scuola piccina, per ora mi piace starci
Elimina@claudia: dipende dalle scuole: io pulisco i bagni :)
RispondiElimina@icaro: mi sono messa a sorridere a vedere il titolo del post: immaginavo te, la tua ramazza e il tuo sexy "camicione" a sculettare in giro per la scuola deserta "ops i did it again".
E comunque per iniziare un anno al riparo dai matti mi sa che la scelta di "invocare" la Britney non è stata la scelta migliore! :)
Vabbè tanto di matti me incontriamo tanti comunque, non diamo la colpa a Britney.
EliminaCome dire, si chiude una porta, si apre un portone. Hai fatto bene!
RispondiEliminaCiao sono Alexandra, nuova follewer. Anche io sono bidella, precaria...
RispondiEliminaLa sabbia nella clessidra è il mio blog, magari ti va di passare!
Un bacio