C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia
... Nata sotto il segno del piccione.
Intendi dire perché ci mettono la tassa sull'elicottero?!
RispondiEliminaAbbiamo già iniziato a vederne gli effetti. Alcuni miei colleghi andranno in pensione tra molti più anni di prima.
RispondiEliminaUn abbraccio
Pensa, io non ci andrò mai in pensione! ;'(
RispondiEliminaio pure.... ;-(
RispondiEliminaahahahahahhahaha :P
RispondiEliminala parola pensione è stata appena pensionata dall'accademia della crusca...
RispondiEliminacredo che, invece, piangesse ché s'è accorta di essere tra le poche donne non corteggiate da silvio. rendersi conto di essere tanto cesse deve fare davvero male. ah.
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