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Il bambino con il pigiama a righe

Ieri sera, in un raro momento di lucidità dei programmatori televisivi, c'era qualcosa di interessante da vedere.
E' infatti andato in onda il film Il bambino con il pigiama a righe.
Quest'estate avevo letto il libro e mi era piaciuto davvero tanto. Soprattutto quello stridere tra il candore di Bruno, il piccolo protagonista, e il sapere cosa è successo realmente nei campi di concentramento. Il film mi è piaciuto, forse un pò meno del libro, e non perchè il film è fatto meno bene, ma perchè era realmente difficile rendere in immagini la poesia del libro.

Peraltro questo film capita a fagiolo, perchè al SC stiamo facendo una ricerca proprio su questi temi, e sicuramente ve ne parlerò meglio più in là. Anche perchè l'olocausto, e in generale tutto quello che è accaduto durante la seconda guerra mondiale è un argomento che ho sempre avuto a cuore.
In ogni caso parlando con gli altri, ho scoperto una cosa AGGHIACCIANTE. Cioè, mi era già venuto il sospetto visionando alcune immagini di come sono i lager adesso. Però via, non ci volevo mica credere.
E invece sì! Sappiate che per visitare i campi di concentramento si paga. SI PAGA. Poco, rispetto ai normali musei, ma si paga.
La trovo una cosa fuori dal mondo, significa quindi che dopo quello che è stato fatto qualcuno ci lucra anche sopra! Sono veramente senza parole. E non mi si dica che è per il mantenimento e il personale perchè a tutt'oggi i tedeschi (le autorità tedesche) si stanno comportando come i padroni dell'Europa e quindi sarebbe il caso che si frugassero nelle tasche e togliessero quel biglietto d'ingresso.

Quelli sono luoghi della memoria, non fabbriche di denaro!


VERGOGNA!


Commenti

  1. Ti confermo questa cosa perchè quando ero andata a visitare Auschwitz avevamo pagato, se non mi ricordo male, un euro simbolico. La guida ci ha spiegato che sono soldi che vengono utilizzati per il mantenimento e per varie iniziative in ricordo della Shoah

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  2. Fra parentesi quel film non sono riuscita a vederlo...ho letto la trama su internet e mi sono sentita male solo a leggerla, figurati se lo vedo!

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  3. anche se è solo un euro simbolico in fondo alla giornata sono parecchi gli euro... e quando meno dovrebbero essere loro a mantenere queste opere. per carità, non è che bisogna condannarli in eterno ma a volote mi sembra anche che certe tematiche siano passate un pò sottogamba.

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  4. il film l'ho visto, e lo hanno fatto vedere ai miei figli a scuola. Devastante ....ma bello!

    per quanto riguarda il costo d'entrata , non lo so, non ci sono mai stata. Ma penso che dietro ci siano i soliti costi di manutenzione e mi auguro anche qualche OPERA DI BENE.
    Sono volontaria in un'associazione e vedo quanto tutto sia comunque caro e costoso, anche per associazioni ONLUS e di vero spirito di volontariato ( per avere il telefono con Internet paghiamo proprio perchè siamo un'associazione nel migliore dei casi 60 €/mese con un collegamento Internet da far pietà, ma mi rendo conto che il paragone è infelicissimo, dato l'argomento)
    vorrei solamente che non venga dimenticato di pensare che per mantenere una struttura e l'organizzazione che la governa , purtroppo ci vogliono i maledetti SOLDI...
    tutto qui

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  5. Sono assolutamente contraria al far pagare la visita ai campi di concentramento...è una vergogna come dici tu...tempo fa, non ricordo dove e come, lessi che i tedeschi nati e cresciuti dopo la guerra, durante le loro lezioni di storia a scuola, studiavano naturalmente la seconda guerra mondiale ma quello che apprendevano oltre a fatti storici, era il senso di vergogna verso quello che la loro nazione aveva fatto, in primis per quel genocidio orribile perpetrato in quegli anni...ora, non dico che le colpe dei padri debbano sempre ricadere sui figli, ma il gesto di non far pagare quei luoghi del dolore e che siano le autorità a occuparsene, garantendo il sostegno economico per dipendenti e manutenzione, sarebbe sicuramente molto più apprezzabile e forse un atto di giustizia verso una Storia che non va non solo dimenticata, ma neanche calpestata...

    A proposito del film, mi ha fatto così stare male quando lo vidi che mi ci sono voluti giorni per riprendermi...

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