Passa ai contenuti principali

Chiuso per ferie


Salvo visite improvvise del piccione da domani vado in vacanza. E non si sa mai, perchè ormai so di cosa è capace il caro pennuto quando decide di scacazzare a tradimento. Per dire, a me questo doloretto all'altezza dell'appendice mica mi convince più di tanto.
Comunque, se mi volete sono a ingozzarmi di tartufi.
Ciao ciao

Commenti

  1. Ehi splendida, divertiti e goditela, che qui tra blog, MSN e librofaccia, ci mancherai.

    RispondiElimina
  2. ehi bloggamica!
    Buona vacanza!!!!!
    e divertiti!

    RispondiElimina
  3. son contenta che tu stia partendo...

    non fraintendere, non è che son felice di liberarmi di te... ma son felice che tu avda a divertirti!!

    RispondiElimina
  4. uella... buone vacanze, eh.

    mangia un risottino tartufato anche PUR MUA... ;-)

    un abbraccio a voi

    RispondiElimina
  5. Riposati e divertiti...magari il piccione se ne andrà in letargo per un po'...
    I tartufi poi....slurp!
    :-)

    RispondiElimina
  6. Buon viaggio ovunque tu sia, divertiti per chi rimane a casa e al lavoro!!!
    Chissà che il tuo piccione si perda cammin facendo...
    Buona raccolta di tartufi!
    Un abbraccio
    Franz

    RispondiElimina
  7. Mmmm...viaggetto?? Brava!! ...poi ci racconti eh?! ;-) b.viaggio!

    RispondiElimina
  8. Gòdete!!! (Divertiti in veronese...)

    RispondiElimina
  9. Che invidia... io mangerei tartufi anche a colazione!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

Il cuore dei luoghi abbandonati

Anche se ne ho visitato un numero irrisorio posso affermare con certezza che i luoghi abbandonati portano sempre su di sé i segni delle vite che vi sono passate. Sembra strano ma la storia di un luogo è raccontata anche da cosa è rimasto, e come è rimasto, dopo l'abbandono. Ed è questo secondo me che li rende tanto affascinanti.  Probabilmente in molti sono attratti dal loro lato dark e misterioso, io invece sono interessata alle vite passate di lì. Nonostante sia quello che mi ha portato a scegliere certi studi che mi hanno condannata ad essere diversamente occupata, non sono ancora riuscita a sedare il mio desiderio di osservare da vicino l'esistenza delle persone.  Io non ho avuto la possibilità di visitare il cimitero di San Finocchi, quello del manicomio di Volterra. Però ho letto che sono croci tutte uguali, senza un nome, senza una foto. Anonimi in vita per le loro malattie mentali, anonimi anche dopo la morte. Invece sono stata in un cimitero di un borgo disabitat