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Quando il successo uccide

Oggi sono felice. Innanzitutto perchè domani me ne ritorno a casa, e stavolta resto più di una settimana! Sarà un periodo di "studio matto e disperatissimo", ma sono ugualmente contenta. E poi sono felice perchè ieri ho passato una bella serata con le mie coinquiline normali... Che bello sarebbe se in questa casa fossimo solo noi... Ma vabbè.
Un'ombra però ha oscurato per un pò la mia serenità. Il motivo è che stamani ho letto questa notizia e ne sono rimasta un pò turbata. Brad Renfro non è stato certo un attore famoso, che ha fatto film che passeranno alla storia, però ci sono rimasta male leggendo della sua morte perchè mi ricorda la mia adolescenza. Lui è stato uno dei miei "Zach Efron" di oggi, uno degli attori, insomma, di cui durante l'adolescenza sono stata innamorata. L'avevo imparato a conoscere in "Amici per sempre", storia bellissima sull'amicizia di un ragazzino problematico e uno malato di AIDS, e poi l'avevo rivisto in "Il cliente" e "Le avventure di Tom Sawyer e Huck Finn". E infine avevo apprezzato la parte avuto in "The sleepers", film bello ma un tantino ansiogeno su 4 ragazzini abustati in riformatorio. Dopo la cotta adolescenziale lo avevo perso completamente di vista, sapevo solo che aveva partecipato a "Ghost world" con Scarlett Johansson e Thora Birch, che io purtroppo non sono ancora riuscita a vedere. Poi di nuovo il nulla. Pensavo fosse sparito nel nulla come a volte succede ai giovani attori. Invece stamani leggendo la notizia ho appreso che era tristemente noto per i suoi guai con alcol e droga. E che quasi sicuramente è stato questo ad ucciderlo.
Questo mi ha portato a riflettere su quanto sia oscuro e pericoloso il mondo dello spettacolo. Basta pensare a Britney Spears, Linsday Lohan, Kate Moss (che però ha scatenato un fenomeno inquietante: da quando l'han beccata a drogarsi ha accresciuto popolarità e ingaggi.. complimenti per il messaggio positivo che in tal modo si manda ai giovani...). Ma anche guardando a casa nostra ce ne sono di tristi esempi; quello forse più eclatante perchè ancora denso di mistero è sicuramente la morte di Marco Pantani. E pure il mio mito personale, Fiorello, ha ammesso di aver fatto uso di droghe pesanti in passato. Insomma, si farebbe prima a dire chi non ne usa.
Per spiegare certi comportamenti i luoghi comuni si sprecano. I soldi, il successo, la testa montata... Ma anche "con quei ritmi lì devono per forza prendere qualcosa". Molto poco spesso si guarda alla rete di sostegno che sta alla base di questo o quell'altro VIP. La famiglia, gli amici, chi lo circonda. E poi vogliamo parlare di quanto male fanno i media?? Ma avete visto come stanno addosso a Britney Spears? Non credo che in quelle condizioni in cui è vivere sempre sotto i flash dei paparazzi sia il massimo... Non voglio tirar sù un'arringa di difese per queste persone, non credo che siano dei martiri, e, non conoscendoli di persona, me ne frega mooooolto relativamente.
Solo che quando ho letto quella notizia ci sono rimasta male, tutto qui. Quando muore una persona dello spettacolo importante è una perdita per tutti: Enzo Biagi, Giorgi Gaber, Alberto Sordi sono solo alcuni dei GRANDI dello spettacolo che ci hanno lasciato e che si può dire che hanno fatto un pezzetto di storia.
Brad Renfro non è certo paragonabile a certi nomi, in pochi senz'altro se lo ricordano. Ma vorrei dedicare questo post alla sua memoria visto che è "stato parte" della mia adolescenza, della mia storia.

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