Passa ai contenuti principali

I dolori del giovane Clark

Questo poteva essere il titolo più appropriato. Aveva anche un che di letterario, di culturale, che non fa mai male. Non Smallville. Smallville ti da l’idea di un posto tranquillo, dove puoi lasciare perfino la bici senza lucchetto mentre vai a fare la spesa, dove puoi stenderti su un bel prato verde sicuro che non ti succederà niente di male. Invece BAM! ti cade un meteorite sulla testa. O ti divora un mostro verde-cryptonite. O ti rapisce un pelato di nome Lex Luthor e ti fa trasforma in un robot
Per fortuna questa sesta stagione è finita perché, diciamolo, è stata un tantino ansiogena (non a caso l’hanno spostata in seconda serata), molto più delle altre. Sarà una mia impressione ma pure i colori mi sembravano più scuri, tetri. Non si capisce più chi sono i buoni e chi i cattivi. E poi… Vogliamo parlare della conclusione?? E’ finito con Lana morta, Chloe forse, Lois miracolata e Clark inseguito in volo da uno belloccio come lui ma molto più stronzo. Anzi Bizzarro, per citarlo. Io per fortuna ho trovato in rete delle anticipazioni e ve le voglio scrivere. Chi non volesse rovinarsi la sorpresa non legga quindi le scritte di nero (come sono professionale…potevo fregarvi e farvi leggere tutto ricevendo poi mille accidenti e invece no. Che blogger attenta ai suoi lettori!). Dunque della settima stagione si sa che (come c’era da aspettarsi) Lana è viva e vegeta, rifugiata a Shangai con un nuovo look ( salvatasi grazie a una delle cavie di Lex con il suo apetto). Anche Chloe, dopo esser stata dichiarata morta, ritorna in vita e, nel corso delle puntate, rivelerà a Jimmy di essere stata anche lei contaminata dai meteoriti. Ci sarà anche un nuovo personaggio: Kara, cugina di Clark, che salverà Lex dal crollo di un ponte (vizio di famiglia!?).
Devo essere sincera: io mi ero avvicinata a questo telefilm non avendo nessuna conoscenza della storia originale di Superman. Giusto il fatto che vola, che indossa un ridicolo costumino aderente e che è circondato da un manipolo di tonti che, pur non indossando maschere, non lo riconoscono mai. Ah, e che si cambia d’abito, come le vallette a San Remo, nelle cabine telefoniche. Nulla più. Quindi non so quanto sia stravolta la storia rispetto ai fumetti. Ma vedendo Smallville mi viene un sospetto. E cioè che Clark non sia stato mandato sulla Terra per salvare il mondo, ma che porti un pochinino merda.

Commenti

  1. Questa mattina credo di aver beccato un super eroe, mentre parcheggiavo ho visto un culo nudo, sono rimasta un po' attonita poi ho capito era sicuramente un superman ( dal culo flaccido) che si cambiava abito.
    Io la serie Smallville la guardo costretta dal marito, gli eroi così sfigati mi mettono una tristezza, avevo riposto le mie speranze in freccia verde ma mi ha deluso anche lui.

    RispondiElimina
  2. Un culo nudo!? Ma che gente c'è a giro!?

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Diversamente titolati

Premessa numero 1. Io non ho nessun tipo di pregiudizio legato al titolo di studio: conosco dei laureatissimi e pure masterizzati ignoranti come capre e persone che con un serale hanno fatto una mega carriera nella dirigenza di grosse aziende. Che, fra l'altro, mi hanno raccontato di ingegneri da 110 e lode che non sapevano da che parte rifarsi per svitare un bullone. Ognuno sa fare il suo, lo può avere imparato studiando o lavorando, e ognuno può essere un genio o un caprone, a prescindere. Ma soprattutto (premessa numero 2) io la penso così: Per capirsi, quando ho iniziato a sentirmi stretta nel posto in cui lavoravo, ho preso a cercare QUALSIASI lavoro mi desse la possibilità di non restare a casa disoccupata e mandai CV anche per fare le pulizie. Mi chiamarono con L'UNICA FINALITÀ di chiedermi se ero proprio sicura, perché "hai una laurea". Risposi che certo che ero sicura, che avevo bisogno di lavorare e che NONOSTANTE LA LAUREA ero perfettamente in grado