La scrivania è di nuovo, dopo 2 anni, invasa dai libri. E, nonostante abbia cercato di liberarla il più possibile, ho dovuto pozionare per terra una cassetta di quelle da verdura con tutti i libri in attesa di essere ripassati per l’esame di stato. Metterei l’accento sulla cassetta, a ribadire che le mie sono braccia rubate all’agricoltura, ma ora con questo cetriolo/germoglio di soia killer anche quel settore lavorativo lì è bruciato.
Sono ancora in cerca di lavoro. Razionalmente penso che è presto per disperarsi, in fondo sono disoccupata “solo” da 15 giorni, ma mi rendo anche conto che la situazione non è affatto rosea. Di posti dove mi piacerebbe lavorare ce ne sono a bizzeffe ma non solo forse non cercano persone ma dubito che in questa zona sappiano dell’esistenza di quella cosuccia chiamata internet (e figuriamoci se leggono le e-mail!). In più, intorno a me ci sono persone che hanno la tendenza a fare paragoni tra la mia situazione e quella di altri che hanno avuto delle spudorate botte di culo, facendo sembrare inutili e sbagliati tutti i miei tentativi di ricerca. Il top sono state ieri mia mamma e mia nonna (un mix letale per la mia autostima). La prima ha sentito di sfuggita una cosa al tg sull’avviamento al lavoro e ha subito decretato che era quella a cui aveva aderito la ragazza di mio cugino (peccato che quell’iniziativa non è ancora partita… ma si sa, c’è gente che è parecchio avanti!. La seconda ha detto che dovevo fare come mia cugina che ha trovato lavoro subito (peccato che lei lavori in una cantina nella patria del Sassicaia…Non era esattamente come cercare un ago in un pagliaio!).
Insomma, consigli contruttivi pochi, distruttivi un po’ di più. Ma si stringe i denti e si va avanti.
Una volta avevo scritto che il mio futuro era aperto. Mi sembra mille anni fa. Ma ho fatto una scelta (a Faenza avrei avuto un sicuro lavoro a tempo indeterminato, se l’avessi voluto) e devo credere più che mai che prima o poi cambierà qualcosa.
Cambierà Ire, secondo me l'importante è che anche nella disoccupazione non si molli la spugna, ed ogni giorno devi fare almeno una cosa costruttiva a riguardo, che ti faccia arrivare alla fine della sera dicendo "anche oggi ho fatto tutto quello che potevo per trovare lavoro". Io almeno ho vissuto i miei 15 giorni del terrore così: avevo riempito un foglio di cose da fare, e cercavo di depennarne 3-4 ogni giorno. Poi il lavoro arriva nel modo più disparato! Io l'ho trovato grazie all'iPhone!!! :D
RispondiEliminaVale
Fossi in te chiamerei quei posticini che ti stuzzicano... tentar non nuoce e magari cercano davvero!!
RispondiEliminaSe poi non sai proprio cosa fare vieni quassù, tra i monti... anche solo in ferie! Io ti aspetto eh!
Credici di più?
RispondiEliminaIo sono disoccupato da un pò più di 15 giorni ... ma forse si sta aprendo uno spiraglio. L'importante è non demordere mai. Continua a cercare, mandare mille domande e se necessario scandagliare anche città che prima non erano prese tanto in considerazione.
Ma sopratutto tanta tanta forza e tanta pazienza coi parenti "sapientoni", di cui so TANTO, anche TROPPO -.-
pazienza e forza di volontà...vedrai che andrà bene...
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