Passa ai contenuti principali

Bud Spencer 0 - Terence Hill 1000

Non penso di esagerare dicendo che Bud Spencer e Terence Hill sono due colonne portanti fra gli attori italiani. Hanno fatto un pò la storia con i loro film e hanno accompagnato tante infanzie.

Poi, giustamente credo, hanno preso ognuno la propria strada.

Terence Hill è diventato Don Matteo, un personaggio molto amato, e ciò è dimostrato dal fatto che dopo così tante serie (6, se non sbaglio) non ha perso il suo smalto, è sempre brillante, pulita, ha retto all'abbandono di Flavio Insinna e ad altri riaggiustamenti del cast.



Dopo tanti anni Bud Spencer diventa Carlo Banci, nei delitti del cuoco. Volutamente (?) alla concorrenza televisiva (va in onda su canale 5) e molto simile in alcune cose a Don Matteo.



In mezzo però ci passa un oceano.

Non è per Bud Spencer, anche se in reatà appare un pò più stanco e con meno verve di Terence Hill, ma è anche vero che ha diversi annetti in più sul groppone. Il vero problema è il contorno. Da Don Matteo si parte da uno standar altino, Frassica e Insinna prima, Montedoro dopo, sono due spalle fantastiche e il gruppo nel suo intero spassoso. Niente a che vedere con la sciapitezza che si percepisce nei "colleghi" di Bud Spencer. In particolar modo c'è la tipa che interpreta Elsie (una certa Sasha Zacarias) che dovrebbe fare una parte comica e invece è più noiosa del vento che alza la sabbia e te la infila in ogni pertugio.

Si salva leggermente Silvestrin che, tra l'altro, ha rilasciato un'intervista in cui ha dichiarato che era la sua prima parte da poliziotto comico. Ma Enrico, e il Trombo dove me lo metti???

(Ispettore Trombetti (stagione 1), interpretato da Enrico Silvestrin.
Trombetti (soprannominato "Trombo"),
vice ispettore, è il collega di Coliandro alla Squadra Mobile nel corso della prima stagione. Come Coliandro, anche Trombetti non si dimostra un detective dal fiuto sensazionale, ma perlomeno evita di cacciarsi nei guai. -----> fonte: Wikipedia)

Commenti

  1. #4 Lunga


    @serena:terence hill è ancora stra in forma!!!

    @grissino: sarà che io quegli attori lì li ho rivistiin altre serie e più o meno la parte era sempre "macchiettistica"... perciò che penso che sia così, insomma che siano loro... alla fine silvestrin è abbastanza tranquillo, quindi o non sa fare la macchietta o sono gli altri che non snano recitare!
    22 maggio 2010 22:33
    #3 Grissino

    Accidenti com'é invecchiato: ho appena visto qualche minuto della prima puntata.

    Insomma, secondo me il problema non é la serie TV ma come é girata. Tutti i personaggi sono un pó delle macchiette e non recitano davvero. Don matteo é recitato piú normalmente.

    In definitiva sí la colpa é della recitazione ma non so se perché impostata male o perché gli attori fan pena come dici tu....
    21 maggio 2010 21:41
    #2 Grissino



    Purtroppo Bud ha ormai parecchi annetti sulle spalle e il suo punto di forza (le scazzottate) non puó piú farle. Peró l'idea del cuoco é carina! Sicuramente meglio di un prete... e tu dovresti concordare, no?

    Nino Frassica é penoso, altro che grande attore!!!
    21 maggio 2010 21:33
    #1 Serena

    Mai visto Don Matteo e non sto seguendo neanche I delitti del cuoco Adoro Bud Spencer e Terence Hill, ma solo nei loro vecchi film...li ho visti tutti anche più di una volta ...Forse rinuncio a guardarli adesso nelle loro nuove esperienze perché mi fa un pò tenerezza vederli invecchiati

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Diversamente titolati

Premessa numero 1. Io non ho nessun tipo di pregiudizio legato al titolo di studio: conosco dei laureatissimi e pure masterizzati ignoranti come capre e persone che con un serale hanno fatto una mega carriera nella dirigenza di grosse aziende. Che, fra l'altro, mi hanno raccontato di ingegneri da 110 e lode che non sapevano da che parte rifarsi per svitare un bullone. Ognuno sa fare il suo, lo può avere imparato studiando o lavorando, e ognuno può essere un genio o un caprone, a prescindere. Ma soprattutto (premessa numero 2) io la penso così: Per capirsi, quando ho iniziato a sentirmi stretta nel posto in cui lavoravo, ho preso a cercare QUALSIASI lavoro mi desse la possibilità di non restare a casa disoccupata e mandai CV anche per fare le pulizie. Mi chiamarono con L'UNICA FINALITÀ di chiedermi se ero proprio sicura, perché "hai una laurea". Risposi che certo che ero sicura, che avevo bisogno di lavorare e che NONOSTANTE LA LAUREA ero perfettamente in grado