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Riciclare è bello! ... o no?


Ormai da giorni rimbalza tra tg e giornali e, con la crisi, la notizia è ancora più ghiotta. Quale? Ma che è iniziata la corsa al regalo, ovviamente.
Personalmente sto iniziando solo ora ad apprezzare il fatto che quasi tutte le mie amiche abitano lontano da me e quindi "devo" fare pochissimi regali. Me ne mancano solo due, ma ho già le idee quasi chiare. E poi sono stata brava, ho iniziato molto in anticipo. A fine settembre, quando venne la Collega a trovarmi a Cesena. Siamo capitate in un negozietto di roba un pò tutta strana e siamo state folgorate all'istante:
Collega & Lunga: Nooooooooo, bada bellino!
C: questo è perfetto...
L: per un regalino...
C: anche a Natale...
L: tanto qualcuno...
C: a cui rifilarlo...
L: si trova...
C: basta solo ricordarsi...
L: di non regalarcelo tra di noi!
Poi ci sono quelli che non corrono per i regali, ma che si ingegnano nella nobile (?) arte del riciclo. Ovvero riregalare quei doni che non proprio non vi erano stati graditi. A me come cosa non è che piaccia grancè, e soprattutto sono piuttosto a "banda larga" per quanto riguarda i regali. Mi piacciono sempre e se proprio sono brutti trovo il modo di riciclarli per conto mio. Collana con ciondolo brutto orribile? Bene, si stacca il ciondolo e il filo si trasforma in un reggi-mp3, che a comprare quelli originali mi vengono a costare più dell' mp3. Maglietta arancione-protezione-civile della vostra marca preferita? Si lava accidentalmente nell'acqua un pelino troppo calda, anche più volte, finchè non diventa un arancione-quantomeno-mettibile.
Una volta però sono stata tentata. Praticamente mi era stato regalato un coso non ben identificato, senza una particolare utilità se non quella di costringerti a girare lo sguardo dall'altra parte, tanto era brutto. L'ho chiamato "cazzo a molla" e l'ho tenuto per un anno a prender polvere. Poi il Natale successivo mi rendo conto troppo tardi di essermi dimenticata un regalo: quello tappa buchi, un regalo neutro da affibbiare a chi si presenta con un regalo inaspettato. E avevo un'amica che non sapevo se mi avrebbe portato qualcosa o no. Ho incartato con cura il cazzo a molla. E ho ringraziato che questa mia amica non mi avesse regalato nulla, visto che mi vergognavo di più a dargli quel coso informe che a presentarmi a mani vuote.
Ora giace in uno scatolone in cantina nell'attesa che qualcuno lo destini a dove era stato destinato a finire: nella spazzatura. E non si può nemmeno riciclare, va dritto nell'indifferenziato. Sigh.

Commenti

  1. c'è un'altra soluzione: i mercatini dell'usato... non è che ci fai i miliardi però eviti di buttarli... e non dire Quel coso non me lo comprerà mai nessuno perchè di gente con gusti strani è pieno il mondo

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  2. Beh, nel mio caso si va sul facile: qualcosa per la cucina o, meglio, la pasticceria!
    Comunque sí di regali brutti cavolo ne ho ricevuti anche io sigh..

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  3. Basta professare il credo: "mai più regali alle amiche". Se lo pratichi, li eviti! ;-)

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  4. @fede e stefy: purtroppo da me non ci sono questi mercatini, e ci rimetterei pure di soldi di benzina a cercarne uno! quel coso sarà costato al max 5 euro!
    @annachiara: con una mia amica pratichiamo quell'usanza fin da piccole e ne andiamo molto fiere!
    @grissino: è vero, con qualcosa di pasticceria mi sa che ti fanno molto contento!

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