Ieri sono capitata davanti a uno specchio e mi sono messa a riflettere.
Sì, lo so che è vecchia e non fa più ridere nessuno.
Comunque, mi sono messa a riflettere e son venuti fuori tre pensieri.
Il primo è che insomma, sono stata fortunata a poter uscire dalla mia realtà, dal mio "paesello". Per poi tornarci con un grosso bagaglio (e non solo tutte le cianfrusaglie accumulate in quasi 6 anni). Cioè, uscire da una certa realtà mi ha dato la possibilità di conoscere un sacco di gente, un monte di vite tutte diverse che mi hanno lasciato tutte qualcosa. Anche se non è che disdegno la mia realtà di origine, anzi, però diciamo che ho meno legami. Anche se uno lo sto scoprendo da poco e ne sono molto felice. Ho ricevuto proprio ieri un suo messaggio con il quale voleva condividere un gradino del suo percorso e mi ha fatto un enorme piacere! Lei sa...
Comunque, basta allontanarsi poco, dalla tua via, poi il quartiere, poi il paese, e così via, come quando tiri un sasso nell'acqua e fai infiniti cerchi concetrici. Già andando alle superiori, prima la Collega, poi i miei compagni di classe, poi amici di amici, allargando la mia "rete sociale" (e qui sfodero tutta la mia conoscenza in psicologia di comunità). Andando all'università poi tra convivenze e nuove amicizie sono cresciuta tanto, grazie alle loro parole, alle loro storie, ai loro vissuti personali, che mi hanno fatto riflettere. Addirittura più dello specchio. Ognuno nel bene o nel male ti lascia qualcosa.
E ora poi con questi social network e robe varie... Si allarga ancora di più la varietà umana conoscibile. Almeno a me è successo così. In questi mesi ho conosciuto persone (per quanto possa essere bislacca la conoscenza tramite web, è pur sempre conoscenza) e storie di ogni tipo che mi hanno strappato sorrisi, mi hanno stupita, commossa, fatto ridere a crepapelle. Fatta sentire grande e piccola così.
E ora arriva il secondo pensiero. Ovvero che io sono taaanto lamentosa. Insomma, quando c'è da vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto io non vedo nemmeno il bicchiere. E spesso neanche il tavolo su cui dovrebbe essere appoggiato il bicchiere. Ho diversi "grattacapi", è vero, alcuni anche piuttosto pesanti da digerire, ma insomma alla fine c'è chi sta peggio di me eppure sta meglio. Chi ha affronta le difficoltà della vita col sorriso e senza abbattersi. E non lagnandosi e lasciandosi scoraggiare come me. Ecco, io mi barcameno tra questo pensiero e un altro. E cioè che ognuno sente il suo. E io, com'è come non è, non riesco, il più delle volte ha trovare le risorse dentro di me. Perchè non è vero che ci iscriviamo a psicologia per capire noi stessi, ma ormai, già che uno c'è... E ho ravato dentro la mia mente e sono arrivata a una conclusione. Che io queste risorse prima di usarle le devo creare. E per fare questo devo attingere da ogni persona che incontro sul mio cammino.
Come?? Qual era il terzo pensiero? Ah sì. Era "' mazza come mi si sono asciugati male i capelli".
Senza dubbio viaggiando la mente si apre. E se fai qualche stage all'estero o vivi qualche settimana con colleghi/amici stranieri si apre ancora di piú. Il paesello é bello e tranquillo ma anche noioso e monotono.
RispondiEliminaComunque anche io mi lamento parecchio, non te ne sei accorta?
:-P
Ecchecchèvolo!!! La messa in piega Lunga... la messa in piega proprio così non va!!!
RispondiEliminaSiamo entrati nella tua vita come tu nella nostra! E adesso ogni sfiga che capita la chiamo piccione, proprio grazie a te. Comunque, andata via dal paesello o no, c'è sempre da crescere, ovunque.
RispondiEliminapirandelliana!
RispondiEliminaappalla proprio, eh.
Queste strane riflessioni (anche senza specchi) arrivano quasi sempre sotto il periodo natalizio, ci hai mai fatto caso? Almeno, per me - e i miei bicchieri mezzi vuoti - è così.
RispondiEliminaLa piega non riesce bene no, con tutta 'sta maledetta umidità... :-(
@grissino: a proposito di conoscere gente straniera devo dire che mi ha lasciato molto vivere con una ragazza coreana, con un modo di vivere molto diverso dal nostro!
RispondiElimina@vale: sarà che si sente l'arrivo dell'anno nuovo e l'incombenza di fare propositi!
@piermatteo: davvero, non va bene per niente!
@digito: ma infatti mi pareva pure che mi pendesse un pò il naso da una parte...
RispondiElimina@lindoz:davvero chiami la sfiga piccione?? mi commuovo *_*