Passa ai contenuti principali

Solo per fare un esempio

Io in realtà non ho mai descritto accuratamente la teoria del piccione. Anche se comunque chi mi segue da tanto tempo ha capito più o meno come stanno le cose. Che la sfortuna assume molte forme. Una di queste può essere il piccione, che decide di cagare proprio sulla tua acconciatura nuova, com'è successo a me anni fà. E' per questo che ho scelto il piccione, è la cagata a tradimento che ti frega.
Allora tanto per essere più chiari possiamo fare degli esempi. Il piccione è quello che ti fa stendere i panni fuori perchè c'è il sole e tempo che sei andata via da casa si mette a piovere. Ma non pioggia normale: pioggia acida infeltrente e color catrame. Oppure è quello che ti fa arrivare sul binario mentre il treno è in partenza e tu credi di riuscire a prenderlo ma arrivi lì e ti lascia a piedi. O ancora, è quello che ti fa cascare l'interrogazione l'unico giorno in cui non hai studiato.
Un esempio ancora più preciso!?
Ok.
Allora sei a casa di una tua amica, con la famiglia riunita e c'è perfino la nonna ultraottantenne, tutti molto religiosi e "per benino". Quando viene chiesto un lettore MP3 per fare la prova per sentire se funziona il nuovo lettore DVD tu offri gentilmente il tuo. Ecco: il piccione è quello che su quasi un giga di canzoni fa suonare proprio quella presa da un disco dal vivo dei Litfiba in cui un Pelù su di giri che esordisce "Che un s'ha mi'a bisogno di droghe noi...".
Ma tanto è solo un esempio.
Sigh.

Commenti

  1. allora mi sa che anche io c'ho un sacco di piccioni che mi girano intorno.
    bacio

    RispondiElimina
  2. eh eh...
    :-)
    Ma dai, lo sappiamo che sei una brava ragazza!!

    RispondiElimina
  3. penso che ognuno di noi potrebbe proporre un esempio.. :)

    RispondiElimina
  4. Ahahahah mitica (a parte che, già solo tra millemila canzoni aver beccato un live è già quella sfiga...) :-P

    RispondiElimina
  5. he he he mitico Pelù...sulla mia pennetta usb che uso in macchina (io sono troppo indietro per l'Ipod, ho un rifiuto mentale) avrebbero beccato Axl Rose che urla come un ossesso... :-D

    RispondiElimina
  6. devo avere un allevamento di piccioni da qualche parte...

    ma non un allevamento qualsiasi, eh... proprio roba simile agli allevamenti di polli cinesi...

    RispondiElimina
  7. a me caga addosso in media un piccioncino (piccione di piccole dimensioni) al giorno.
    e un piccionaccio ogni tre mesi circa.

    spettacolo questo blog.
    :)

    RispondiElimina
  8. a me caga addosso in media un piccioncino (piccione di piccole dimensioni) al giorno.
    e un piccionaccio ogni tre mesi circa.

    spettacolo questo blog.
    :)

    RispondiElimina
  9. il piccione è quello che ti fa interrogare sull'unica frase o paragrafo che non hai letto perchè non lo chiedono....
    nina

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Meglio che niente faccio l'insegnante.

C'è stato un tempo in cui volevo fare la maestra. Secondo me è in fase da cui un po' tutte passiamo (passavamo, adesso vogliono fare l'estetista e il tatuatore, e lo dico perché mi è successo di leggerlo nei temi). Come la fase del "da grande voglio fare il veterinario". Poi la fase ci passa e io ne sono stata ben lieta perché mi sono resa conto che non avrei la pazienza necessaria. Quando facevo l'educatrice nei doposcuola il lavoro mi piaceva ma c'erano alcuni ragazzetti che me le avrebbero tolte dalle mani e in una classe vera, per più ore al giorno, sarei stata veramente in difficoltà. Tutto questo preambolo per dire che nella mia mente l'insegnante è ancora una professione per cui serve una sorta di vocazione. Un qualcosa di più anche dell'esserci portati. A maggior ragione oggi giorno che queste generazioni di bambini è ragazzi sono sempre più complesse da gestire (perché tale è diventata la società, in fin dei conti). Ecco, pare che sia

Vorrei un gesso e un whisky liscio

A voi capita mai che, in certi momenti particolari, vi succeda qualcosa che vi riporta a una particolare canzone, o addirittura ad un solo suo verso? A me è venuto in mente questo:  " Quello che importa in una persona è l'immagine che dà..." In che occasione? Stamani. Quando uno dei bimbi mi ha chiesto se abitualmente bevo whisky. Devo dire che dopo lo scorso anno dove ho tenuto un profilo piuttosto basso, quest'anno mi sono data di più ai ragazzi diventandone confidente, raccogliendo battute, sfoghi, pianti, risate. E mi sono aperta alle loro curiosità (ma dove abiti? Ma come mai fai la bidella? A te che profumo piace? Veramente ti piace l'insalata di cavolo crudo?). Non mi sono mai chiesta come mi vedessero dai loro occhi. Però tutto mi pensavo fuor che essere passata da grande bevitrice!

Diversamente titolati

Premessa numero 1. Io non ho nessun tipo di pregiudizio legato al titolo di studio: conosco dei laureatissimi e pure masterizzati ignoranti come capre e persone che con un serale hanno fatto una mega carriera nella dirigenza di grosse aziende. Che, fra l'altro, mi hanno raccontato di ingegneri da 110 e lode che non sapevano da che parte rifarsi per svitare un bullone. Ognuno sa fare il suo, lo può avere imparato studiando o lavorando, e ognuno può essere un genio o un caprone, a prescindere. Ma soprattutto (premessa numero 2) io la penso così: Per capirsi, quando ho iniziato a sentirmi stretta nel posto in cui lavoravo, ho preso a cercare QUALSIASI lavoro mi desse la possibilità di non restare a casa disoccupata e mandai CV anche per fare le pulizie. Mi chiamarono con L'UNICA FINALITÀ di chiedermi se ero proprio sicura, perché "hai una laurea". Risposi che certo che ero sicura, che avevo bisogno di lavorare e che NONOSTANTE LA LAUREA ero perfettamente in grado