Letterina a Babbo Natale

Caro Babbo Natale, vedendo la Littizzetto in tv che leggeva la sua, mi sono ricordata che ancora non ti ho scritto la mia letterina.
In realtà non è che so esattamente cosa chiederti, sarà che lo so che non sono stata così buona quest’anno, e non so se mi merito un qualche regalo da te. Però lo prometto, cercherò davvero di essere più buona, già da adesso.
Ora come ora vorrei chiederti se puoi portare non a me, ma ai miei parenti, una bella intossicazione per il giorno di Natale. Ma non tanto forte (vedi, caro Babbo, che mi impegno ad essere più buona???), solo un po’, per contendersi un paio di giorni il water. Lo so che può sembrare una richiesta un po’ strana, ma sai, questi parenti, siccome a Natale siamo tutti più buoni, hanno la bella tradizione di smollare a noi la nonna, che ci rimane male ed è costretta a dire “Ormai loro c’hanno quella famiglia lì”, anche se loro rimangono sempre i suoi preferiti. Che poi non sono mica così cattivi che la nonna non la considerano mai, perché poi la cercano quando c’è da fare qualche lavoro un po’ pesante, anche se ha più di ottantenni e non picchia più nel segno già da un po’. Ma non sono loro gli stronzi che se ne fregano, bensì noi che ci siamo fatti questo pensiero bislacco.
E poi Babbo ho un’altra piccola richiesta. Vorrei che tu portassi un pochino di buon senso ai colleghi di Fabrizio, hai presente, il mio ragazzo. Solo un pochino, dicevo, quel tanto che serve a non far telefonare a Fabrizio nei giorni festivi per comunicargli ogni idea che gli passa per la mente. E’ che francamente non ho molta voglia di fare la fine di Fosca alla mia giovane età. L’hai visto, caro Babbo, Viaggi di nozze, quello con Verdone? Ecco, Fosca è quella che alla fine si butta dal terrazzo. Solo ora mi sono accorta di quanto fosse inquietantemente veritiero quel film. Mi rendo conto che poi per impiantare il buon senso ci voglia un cervello predisposto al funzionamento, e capisco che poi la cosa diventi laboriosa. Allora guarda, fai così: fai in modo che quando Fabrizio è con me i loro cellulari non possano comunicare. Che secondo me fai prima a creare un campo magnetico che a trovare un cervello maschile funzionante.
Vorrei farti una richiesta ancora più strana di queste due: mica ce l’hai un “friggi friggi” che t’è avanzato? Alle volte, in fondo in fondo al magazzino… Perché da quando te l'ho chiesto che ero piccina e mi è stato detto che Babbo Natale al Tremila non l’aveva trovato mi è venuto da pensare che tu non fossi così figo come vuoi far credere, e soprattutto non ci credo più che hai gli elfi che lavorano per te al Polo Nord.
Caro Babbo, è giunto il momento dei saluti, spero che tu passi la notte del 24, io farò la brava e, anche se sono notti e notti che non dormo, chiuderò gli occhietti e fingerò di non averti sentito.
Tua, LUNGA
PS. Già che ci sei Babbo, se hai voglia di fermarti a fare l’albero mi faresti un piacere giacché io non ne ho ancora avuto voglia. L’albero è nell’armadio a muro, per le palle hai solo che l’imbarazzo della scelta.